Serviva uno spruzzo di pioggia, è arrivata la grandinata. La Pippo stacca il biglietto per le Final Eight di Forlì nel migliore dei modi, sommergendo una Scavolini impresentabile col contorno delle occasioni migliori: la ola e gli "olé" di un Palalido pieno, complice lo stop del calcio, il muro dei 100 punti sfondato per la prima volta in campionato, spettacolo e gloria per tutti, anche per «Lazzaro» Sconochini e il baby Gallea, che firma dalla lunetta il suo primo punto stagionale.
Fin troppo facile, e i numeri testimoniano a fatica l´abisso tra un´Olimpia con autorità inserita nel gruppo che conta e le scommesse perse di Pesaro, leggi gli irritanti Beric e Richardson. «Noi volevamo questo risultato - commenta Attilio Caja - eravamo molto carichi, determinati e siamo partiti subito forte in difesa, dove non li abbiamo fatti ragionare. Mi piace ricordare anche il contributo della panchina, Rancik, Alberti e gli altri hanno fatto cose importanti». Un dato su tutti, la valutazione complessiva che dice 134-71 per Milano: k.o tecnico.
La partita dura 9 minuti: Naumoski e Kidd mettono subito in piedi uno show, ma sei punti in fila di Albano e l´energia di McGhee sotto canestro tengono a galla gli uomini di Crespi (22-20 al 9´). Poi straripa Naumoski (23 all´intervallo), mentre Coldebella cancella Beric, Richardson si cancella da solo e Rancik (9 punti in 8 minuti) porta a spasso Albano, permettendosi anche una stoppata stellare su Richardson. Naumoski fissa il +19 all´intervallo con la quinta tripla, dopo è solo banchetto. Unico brivido, un battibecco tra Sconochini e Beric per un colpo fortuito sotto i tabelloni.
La ripresa è una festa, c´è tempo per annotare il +20 (Rancik dalla lunetta al 20´53"), il tripudio per il +30 (di Vanuzzo, al 32´15"), i canti al +34 (Rancik, 37´43"). Si torna in Coppa Italia, sarà derby con Cantù. «È il giusto premio per un gruppo convinto dei suoi mezzi - chiosa Caja - una squadra in cui c´è rispetto e gusto per il lavoro. Coppa Italia sminuita per l´assenza delle bolognesi? No, nobilitata da Milano, Roma, Napoli e Reggio Calabria. E nel ritorno puntiamo a scalare la classifica». Già con Roseto, domenica, suonerà un´altra musica.
Pippo-Scavolini 107-76
PIPPO: Coldebella 5, Simpkins, Naumoski 36, Vanuzzo 9, Kidd 17; Gallea 1, Sconochini 6, Alberti 6, Niccolai 7, Rancik 20. Coach: Caja.
SCAVOLINI: Pecile 17, Richardson 7, Beric 8, Albano 8, Lacey 10; Gilbert 1, Gigena 10, Malaventura 4, McGhee 7, Christoffersen 4. Coach: Crespi.
Parziali: 25-20, 53-34, 81-56.
Note - Tiri da due: Mi 28/39, Ps 22/42; da tre: Mi 9/21, Ps 4/22; liberi: Mi 24/32, Ps 20/31. Rimbalzi: Mi 42 (Kidd 14), Ps 30 (Richardson 6). Assist: Mi 18 (Naumoski 8), Ps 8 (tre con 2). Usciti per 5 falli: Alberti al 31´24", McGhee al 32´15", Gigena al 38´18", Coldebella al 38´48", Rancik al 39´. Spettatori 3.500.
Massimo Pisa
Fin troppo facile, e i numeri testimoniano a fatica l´abisso tra un´Olimpia con autorità inserita nel gruppo che conta e le scommesse perse di Pesaro, leggi gli irritanti Beric e Richardson. «Noi volevamo questo risultato - commenta Attilio Caja - eravamo molto carichi, determinati e siamo partiti subito forte in difesa, dove non li abbiamo fatti ragionare. Mi piace ricordare anche il contributo della panchina, Rancik, Alberti e gli altri hanno fatto cose importanti». Un dato su tutti, la valutazione complessiva che dice 134-71 per Milano: k.o tecnico.
La partita dura 9 minuti: Naumoski e Kidd mettono subito in piedi uno show, ma sei punti in fila di Albano e l´energia di McGhee sotto canestro tengono a galla gli uomini di Crespi (22-20 al 9´). Poi straripa Naumoski (23 all´intervallo), mentre Coldebella cancella Beric, Richardson si cancella da solo e Rancik (9 punti in 8 minuti) porta a spasso Albano, permettendosi anche una stoppata stellare su Richardson. Naumoski fissa il +19 all´intervallo con la quinta tripla, dopo è solo banchetto. Unico brivido, un battibecco tra Sconochini e Beric per un colpo fortuito sotto i tabelloni.
La ripresa è una festa, c´è tempo per annotare il +20 (Rancik dalla lunetta al 20´53"), il tripudio per il +30 (di Vanuzzo, al 32´15"), i canti al +34 (Rancik, 37´43"). Si torna in Coppa Italia, sarà derby con Cantù. «È il giusto premio per un gruppo convinto dei suoi mezzi - chiosa Caja - una squadra in cui c´è rispetto e gusto per il lavoro. Coppa Italia sminuita per l´assenza delle bolognesi? No, nobilitata da Milano, Roma, Napoli e Reggio Calabria. E nel ritorno puntiamo a scalare la classifica». Già con Roseto, domenica, suonerà un´altra musica.
Pippo-Scavolini 107-76
PIPPO: Coldebella 5, Simpkins, Naumoski 36, Vanuzzo 9, Kidd 17; Gallea 1, Sconochini 6, Alberti 6, Niccolai 7, Rancik 20. Coach: Caja.
SCAVOLINI: Pecile 17, Richardson 7, Beric 8, Albano 8, Lacey 10; Gilbert 1, Gigena 10, Malaventura 4, McGhee 7, Christoffersen 4. Coach: Crespi.
Parziali: 25-20, 53-34, 81-56.
Note - Tiri da due: Mi 28/39, Ps 22/42; da tre: Mi 9/21, Ps 4/22; liberi: Mi 24/32, Ps 20/31. Rimbalzi: Mi 42 (Kidd 14), Ps 30 (Richardson 6). Assist: Mi 18 (Naumoski 8), Ps 8 (tre con 2). Usciti per 5 falli: Alberti al 31´24", McGhee al 32´15", Gigena al 38´18", Coldebella al 38´48", Rancik al 39´. Spettatori 3.500.
Massimo Pisa
Fonte: La Repubblica