Mabo: anno nuovo, vita vecchia

NAPOLI — Anno nuovo, vita vecchia. La Mabo, in trasferta, è solo una lontana parente (è proprio il caso di dirlo: quando manca il capitano tutto si complica maledettamente) di quella protagonista sul parquet amico. Così come a Reggio Calabria, a Cantù, a Roseto e a Roma, nelle ultime quattro gare giocate nel 2002 lontano dal Palamacchia, la squadra livornese, anche a Napoli, nel primo impegno esterno del 2003, è costretta ad alzare bandiera bianca. Luca Banchi, maledice in particolare il primo distastroso tempino: "E' stata decisiva - ripercorre così l'inerzia della gara l'allenatore labronico - la nostra disastrosa partenza. Avevamo preparato quest'incontro in un certo modo, con Daniele Parente in campo. Purtroppo il nostro capitano si è infortunato alla caviglia proprio nell'ultimo allenamento e ha dovuto dare forfait. Dopo il primo quarto così mal giocato da tutta la squadra alla ripresa delle ostilità siamo cresciuti in modo evidente, abbiamo toccato anche il meno sette e abbiamo creato per ben tre volte l'occasione, con Conley, per tornare definitivamente in corsa. Purtroppo la nostra guardia era in giornata completamente storta e fallemdo quelle occasioni ha permesso alla formazione partenopea di andare all'intervallo lungo in vantaggio di dodici lunghezze. Un punteggio forse severo per quanto da noi mostrato nel secondo tempino. Nel primo quarto ad Elliott sono stati fischiati tre falli ed inevitabilmente l'ho dovuto tenere a lungo in panchina. In generale hanno giocato nettamente al di sotto delle possibilità i nostri tre americani: Mac Leod, Elliott e Conley. Il peso di tutta la partita è dunque passata sulle spalle del nostro nucleo italiano e di Mutadzvic. Dopo l'intervallo lungo Napoli ha controllato il nostro tentativo di rimonta. Onore e merito ai nostri avversari che hanno vinto in modo limpido dimostrando il loro valore. Non è un caso che al termine del girone di andata la squadra campana occupi addiruttura il quarto posto. Si tratta di un'ottima formazione, per noi non era assolutamente facile ribaltare il pronostico favorevole. La Pompea - continua nella sua analisi Banchi - è un'ottima squadra e può trovare il sesto uomo in campo con un palasport gremito e caldo".
A.C.