Nella battaglia dei cori e degli striscioni perde Varese. E invitiamo la Fip a una multa esemplare perché il coro varesino - «Siamo in pullman perché la stazione a Bologna non c'è» – non solo è becero, ma ributtante. Il coro che offende una città e soprattutto la memoria di 85 persone, perite il 2 agosto 1980, alla stazione. La Fossa dei Leoni, invece, ce l'ha con gli avversari – «Ma quale cantù, ma quale Milano, il vostro derby è con Lugano» —, ma anche con i propri giocatori: «Noi per l'Italia come leoni, voi… fuori i c…».
A fine partita, però, scatta l'analisi impietosa su 40 minuti da dimenticare e una final eight mancata (primo obiettivo stagionale fallito). «Ripeto una cosa – dice Repesa – che avevo già detto appena arrivato. Senza difesa non è possibile giocare un vero basket. Sotto di 14 abbiamo cambiato qualcosa, trovando la reazione del gruppo».
Un gruppo incapace di attaccare la zona 3-2 di Varese. Un aspetto che ha stupito lo stesso tecnico (che un minimo di responsabilità, però…).
«Sono rimasto sorpreso – prosegue – perché in quel momento avevamo in campo i giocatori più esperti». Nemmeno Scepanovic, al quale Repesa accorda troppa fiducia (il tempo degli esperimenti è finito), combina molto. «Sono d'accordo – commenta – sul fatto che Vlado abbia giocato troppo. Ma è un discorso che possiamo fare per altri. Non è la prima volta che gioca lontano dal suo paese. E' un professionista, deve reagire. Mi auguro entri presto in forma».
Chiosa sul Poz, Repesa, e sulla sua concentrazione. «E' un giocatore eccellente e un ottimo ragazzo fuori dal campo. Ma molto emotivo, per questo, talvolta, perde la concentrazione. Sto lavorando su questo. Non gli parlo tutti i giorni, ma spesso sì, perché voglio aiutarlo a crescere».
FULTZ 7. Decisivo: 1/3 nelle triple e 3/4 nei liberi. Liberi pesanti, quelli del pareggio. Anche un rimbalzo, 3 recuperi e 2 assist. Coraggioso.
SCEPANOVIC 3. Non è l'1/5 che spaventa o i 3 palloni persi o ancora i 4 falli commessi. E' la latitanza totale nei momenti caldi, quando i compagni cercano di rimettere in piedi la baracca. Spreca l'ennesima occasione.
DELFINO 7. Sua la tripla che chiude il match: 3/5 da due, 1/4 dalla lunga distanza, 6 rimbalzi, 3 perse e 3 recuperi, un assist.
GALANDA 6,5. Repesa lo lascia fuori alla fine. Ma se la Skipper non affonda prima c'è la mano di Gek: 3/4 da due, 1/2 da tre, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi, 2 stoppate, 3 perse e un recupero.
SKELIN 5. Riesce a trasformare Zanus Fortes (sospetta frattura al setto nasale) in un fenomeno. E 4 rimbalzi sono pochi.
BASILE 5. Le cifre (14 di valutazione con 1/3 da due, 1/4 da tre e 7/7 ai liberi) non lo condannano. La gestione dei palloni bollenti sì.
POZZECCO 6. Tira pochissimo, 1/2 da due, 0/2 da tre, ma monetizza dalla lunetta: i 6 falli subiti valgono 12/12 ai liberi. Anche 4 perse, 2 recuperi e 6 assist.
VAN DEN SPIEGEL 6. Il solito apporto energetico: 3/5 da due con un paio di schiacciate, un rimbalzo, una persa e 4 recuperi.
BARTON 6,5. L'anima della rimonta: 3/4 da due, 2/4 da tre, 6 rimbalzi, 2 perse e un recupero.
Alessandro Gallo
A fine partita, però, scatta l'analisi impietosa su 40 minuti da dimenticare e una final eight mancata (primo obiettivo stagionale fallito). «Ripeto una cosa – dice Repesa – che avevo già detto appena arrivato. Senza difesa non è possibile giocare un vero basket. Sotto di 14 abbiamo cambiato qualcosa, trovando la reazione del gruppo».
Un gruppo incapace di attaccare la zona 3-2 di Varese. Un aspetto che ha stupito lo stesso tecnico (che un minimo di responsabilità, però…).
«Sono rimasto sorpreso – prosegue – perché in quel momento avevamo in campo i giocatori più esperti». Nemmeno Scepanovic, al quale Repesa accorda troppa fiducia (il tempo degli esperimenti è finito), combina molto. «Sono d'accordo – commenta – sul fatto che Vlado abbia giocato troppo. Ma è un discorso che possiamo fare per altri. Non è la prima volta che gioca lontano dal suo paese. E' un professionista, deve reagire. Mi auguro entri presto in forma».
Chiosa sul Poz, Repesa, e sulla sua concentrazione. «E' un giocatore eccellente e un ottimo ragazzo fuori dal campo. Ma molto emotivo, per questo, talvolta, perde la concentrazione. Sto lavorando su questo. Non gli parlo tutti i giorni, ma spesso sì, perché voglio aiutarlo a crescere».
FULTZ 7. Decisivo: 1/3 nelle triple e 3/4 nei liberi. Liberi pesanti, quelli del pareggio. Anche un rimbalzo, 3 recuperi e 2 assist. Coraggioso.
SCEPANOVIC 3. Non è l'1/5 che spaventa o i 3 palloni persi o ancora i 4 falli commessi. E' la latitanza totale nei momenti caldi, quando i compagni cercano di rimettere in piedi la baracca. Spreca l'ennesima occasione.
DELFINO 7. Sua la tripla che chiude il match: 3/5 da due, 1/4 dalla lunga distanza, 6 rimbalzi, 3 perse e 3 recuperi, un assist.
GALANDA 6,5. Repesa lo lascia fuori alla fine. Ma se la Skipper non affonda prima c'è la mano di Gek: 3/4 da due, 1/2 da tre, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi, 2 stoppate, 3 perse e un recupero.
SKELIN 5. Riesce a trasformare Zanus Fortes (sospetta frattura al setto nasale) in un fenomeno. E 4 rimbalzi sono pochi.
BASILE 5. Le cifre (14 di valutazione con 1/3 da due, 1/4 da tre e 7/7 ai liberi) non lo condannano. La gestione dei palloni bollenti sì.
POZZECCO 6. Tira pochissimo, 1/2 da due, 0/2 da tre, ma monetizza dalla lunetta: i 6 falli subiti valgono 12/12 ai liberi. Anche 4 perse, 2 recuperi e 6 assist.
VAN DEN SPIEGEL 6. Il solito apporto energetico: 3/5 da due con un paio di schiacciate, un rimbalzo, una persa e 4 recuperi.
BARTON 6,5. L'anima della rimonta: 3/4 da due, 2/4 da tre, 6 rimbalzi, 2 perse e un recupero.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino