CARIFAC FABRIANO: Gattoni 4, Nunez 11, Balliro 8, Clark 7, Turner 19; Kingombe 6, Carney, Romagnoli 4, Paleco ne, Genovese ne. All. Carmenati
SNAIDERO UDINE: Vujacic 10, Nikagbatse 14, Mian 14, Mikhailov 9, Alexander 22; Burke 2, Thompson 13, Stern 4, Zacchetti, Cantarello ne. All. Pillastrini
Arbitri: D'Este, Filippini, Pallonetto
Note: Parziali 12-24, 27-44. Spettatori 2007, incasso 28 mila euro. Nessun uscito per cinque falli
FABRIANO — Forse è già ufficiale: con mezzo campionato esatto di anticipo, la serie A ha chiuso il capitolo legato alla lotta per la retrocessione. La disastrata Carifac Fabriano ha ormai in tasca l'unico biglietto disponibile di sola andata per il purgatorio della Legadue sospinta verso il baratro da una società in attesa del verdetto sulla sua sopravvivenza previsto per febbraio e definitivamente affondata ieri sera da una delle migliori Snaidero della stagione.
Doveva essere uno spareggio tra una Udine in piena crisi di identità e gerarchie in un organico fin troppo profondo e una Fabriano tanto malmessa tecnicamente, quanto infinita nella dignità agonistica dei suoi ultimi baluardi sul parquet. E' stata, invece, una pura e semplice formalità per i friulani, mai cosi decisi nell'approccio alla partita e sùbito in grado di mettere in chiaro la nettissima differenza di talento.
Fabriano non ha nemmeno il tempo di emozionarsi per il ritorno del «mito» Chandler Thompson, accolto con premi e ovazioni, che la Snaidero è già scappata via. Alla vigilia si chiosava su una Udine di solisti slegati ed egocentrici, invece in campo va una squadra vera, quella che gestisce i ritmi con sapienza e allunga (9-23 al 9', 23-41 al 17') quando Mihailov e soprattutto Alexander trovano le piastrelle giuste per i giochi spalle e fronte a canestro.
La Carifac fatica a contenere i lunghi avversari, ma anche nell'altra metà del campo c'è poco da stare allegri. Il vecchio Turner non si arrende all'evidenza (14 punti al riposo sui 27 di squadra), ma Nunez è l'ombra di sé stesso (quattro falli e un punto nei primi, disarmanti 17 minuti) e anche l'impatto di Carney, al debutto in biancoblù dopo otto mesi di fermo assoluto, non può essere granchè.
La partita dal padrone unico fin lì certificata solo dalle percentuali al tiro (9/29 a metà incontro per Fabriano, 17/29 Udine) si fortifica quando il gigante Alexander si esalta anche dalla lunga (8/8 fino al 29' con due sorprendenti triple) e tirà giù in largo anticipo il sipario. La Snaidero sì dà allo showtime con Stern e Nikagbatse quando il tabellone (43-73 al 33') emette la più spietata ed inequivocabile delle sue sentenze.
Alessandro Di Marco
SNAIDERO UDINE: Vujacic 10, Nikagbatse 14, Mian 14, Mikhailov 9, Alexander 22; Burke 2, Thompson 13, Stern 4, Zacchetti, Cantarello ne. All. Pillastrini
Arbitri: D'Este, Filippini, Pallonetto
Note: Parziali 12-24, 27-44. Spettatori 2007, incasso 28 mila euro. Nessun uscito per cinque falli
FABRIANO — Forse è già ufficiale: con mezzo campionato esatto di anticipo, la serie A ha chiuso il capitolo legato alla lotta per la retrocessione. La disastrata Carifac Fabriano ha ormai in tasca l'unico biglietto disponibile di sola andata per il purgatorio della Legadue sospinta verso il baratro da una società in attesa del verdetto sulla sua sopravvivenza previsto per febbraio e definitivamente affondata ieri sera da una delle migliori Snaidero della stagione.
Doveva essere uno spareggio tra una Udine in piena crisi di identità e gerarchie in un organico fin troppo profondo e una Fabriano tanto malmessa tecnicamente, quanto infinita nella dignità agonistica dei suoi ultimi baluardi sul parquet. E' stata, invece, una pura e semplice formalità per i friulani, mai cosi decisi nell'approccio alla partita e sùbito in grado di mettere in chiaro la nettissima differenza di talento.
Fabriano non ha nemmeno il tempo di emozionarsi per il ritorno del «mito» Chandler Thompson, accolto con premi e ovazioni, che la Snaidero è già scappata via. Alla vigilia si chiosava su una Udine di solisti slegati ed egocentrici, invece in campo va una squadra vera, quella che gestisce i ritmi con sapienza e allunga (9-23 al 9', 23-41 al 17') quando Mihailov e soprattutto Alexander trovano le piastrelle giuste per i giochi spalle e fronte a canestro.
La Carifac fatica a contenere i lunghi avversari, ma anche nell'altra metà del campo c'è poco da stare allegri. Il vecchio Turner non si arrende all'evidenza (14 punti al riposo sui 27 di squadra), ma Nunez è l'ombra di sé stesso (quattro falli e un punto nei primi, disarmanti 17 minuti) e anche l'impatto di Carney, al debutto in biancoblù dopo otto mesi di fermo assoluto, non può essere granchè.
La partita dal padrone unico fin lì certificata solo dalle percentuali al tiro (9/29 a metà incontro per Fabriano, 17/29 Udine) si fortifica quando il gigante Alexander si esalta anche dalla lunga (8/8 fino al 29' con due sorprendenti triple) e tirà giù in largo anticipo il sipario. La Snaidero sì dà allo showtime con Stern e Nikagbatse quando il tabellone (43-73 al 33') emette la più spietata ed inequivocabile delle sue sentenze.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino