PIPPO MILANO: Simpkins, Coldebella 5, Sconochini 6, Alberti 6, Kidd 17, Niccolai 7, Rancik 20, Vannuzzo 9, Naumoski 36, Gallea 1. All. Caja.
SCAVOLINI PESARO: Beric 8, Gilbert 1, Richardson 7, Gigena 10, Malaventura 4, Lacey 10, Pecile 17, Mc Ghee 7, Albano 8, Christoffersen 4. All. Crespi.
Arbitri: Paternicò di Enna, Reatto di Feltre e Vianello di Mestre.
Note: Parziali: 25-20, 53-34, 81-56. Usciti per 5 falli: Alberti, Rancik, Coldebella, Gigena e McGhee. Tiri liberi: Milano 24/32, Pesaro 20/31. Spettatori 3500 per 40 mila euro di incasso. Un minuto di silenzio per il dottor Alessandro Carones, dello staff medico Olimpia, morto in un incidente in Niger.
MILANO _ Dieci minuti di partita vera, poi Naumoski sale in cattedra ed impartisce ai giovanotti della Scavolini una lezione che si ricorderanno a lungo. Una partita da favola: 36 punti con 5/5 da due e nei liberi, 7/12 nelle bombe, 8 assist, 39 di valutazione. Un dominatore. La Scavolini ha poco o nulla da opporgli. Beric si trova Coldebella attaccato come il Bostik e scompare. Richardson vede i sorci verdi con il macedone e speriamo che gli serva di lezione.
Il resto è modesto di suo e contro la difesa aggressiva di Caja si perde come Cappuccetto rosso nel bosco: il tiro dalla lunga è ai minimi storici e sotto non si passa. Il lupo milanese però infierisce: Caja non si accontenta della qualificazione alle Final Eight, vuole stravincere. Il primo ritorno di Crespi a Milano da avversario è da umiliazione totale: 107-76. Contro le squadre organizzate la Scavolini dimostra tutta la sua modestia, che è strutturale.
Richardson in quintetto su Naumoski ed a farsi vedere subito in attacco dopo la cura infrasettimanale. Grande agitazione e confusione in campo. Ne approfitta Milano con Naumoski e Kidd. Asse play-pivot, off course. Coldebella come un mastice su Beric, raddoppiatissimo. Tre bombe di Naumoski fanno chiudere la Pippo avanti al 10': 25-20.
La Caja-band è molto aggressiva e la Scavolini, molliccia, fa una fatica maledetta a fare gioco, con Pecile asfissiato: 31-20 al 12'. Dentro Sconochini, Milano ha fretta di chiudere la pratica. E prende il largo con gli uomini di maggior classe. La difesa è così aggressiva che Beric segna il suo primo canestro al 19'. Il resto della Scavolini ha limiti evidenti, il tiro da fuori (4/22 alla fine) non esiste e sotto canestro per McGhee non è aria. Il re macedone domina (23 punti nel solo primo tempo con 5 bombe, poi a match chiuso momenti di vero show) e Sconochini può permettesi un accenno di rissa con McGhee. Troppa la differenza tra le due squadre: 53-34 all'intervallo. Il match è praticamente finito. Il resto è accademia, anzi show-time fino a che resta in campo Naumoski. Poi lenta dissolvenza sul trionfo di Caja.
Luigi Luminati
SCAVOLINI PESARO: Beric 8, Gilbert 1, Richardson 7, Gigena 10, Malaventura 4, Lacey 10, Pecile 17, Mc Ghee 7, Albano 8, Christoffersen 4. All. Crespi.
Arbitri: Paternicò di Enna, Reatto di Feltre e Vianello di Mestre.
Note: Parziali: 25-20, 53-34, 81-56. Usciti per 5 falli: Alberti, Rancik, Coldebella, Gigena e McGhee. Tiri liberi: Milano 24/32, Pesaro 20/31. Spettatori 3500 per 40 mila euro di incasso. Un minuto di silenzio per il dottor Alessandro Carones, dello staff medico Olimpia, morto in un incidente in Niger.
MILANO _ Dieci minuti di partita vera, poi Naumoski sale in cattedra ed impartisce ai giovanotti della Scavolini una lezione che si ricorderanno a lungo. Una partita da favola: 36 punti con 5/5 da due e nei liberi, 7/12 nelle bombe, 8 assist, 39 di valutazione. Un dominatore. La Scavolini ha poco o nulla da opporgli. Beric si trova Coldebella attaccato come il Bostik e scompare. Richardson vede i sorci verdi con il macedone e speriamo che gli serva di lezione.
Il resto è modesto di suo e contro la difesa aggressiva di Caja si perde come Cappuccetto rosso nel bosco: il tiro dalla lunga è ai minimi storici e sotto non si passa. Il lupo milanese però infierisce: Caja non si accontenta della qualificazione alle Final Eight, vuole stravincere. Il primo ritorno di Crespi a Milano da avversario è da umiliazione totale: 107-76. Contro le squadre organizzate la Scavolini dimostra tutta la sua modestia, che è strutturale.
Richardson in quintetto su Naumoski ed a farsi vedere subito in attacco dopo la cura infrasettimanale. Grande agitazione e confusione in campo. Ne approfitta Milano con Naumoski e Kidd. Asse play-pivot, off course. Coldebella come un mastice su Beric, raddoppiatissimo. Tre bombe di Naumoski fanno chiudere la Pippo avanti al 10': 25-20.
La Caja-band è molto aggressiva e la Scavolini, molliccia, fa una fatica maledetta a fare gioco, con Pecile asfissiato: 31-20 al 12'. Dentro Sconochini, Milano ha fretta di chiudere la pratica. E prende il largo con gli uomini di maggior classe. La difesa è così aggressiva che Beric segna il suo primo canestro al 19'. Il resto della Scavolini ha limiti evidenti, il tiro da fuori (4/22 alla fine) non esiste e sotto canestro per McGhee non è aria. Il re macedone domina (23 punti nel solo primo tempo con 5 bombe, poi a match chiuso momenti di vero show) e Sconochini può permettesi un accenno di rissa con McGhee. Troppa la differenza tra le due squadre: 53-34 all'intervallo. Il match è praticamente finito. Il resto è accademia, anzi show-time fino a che resta in campo Naumoski. Poi lenta dissolvenza sul trionfo di Caja.
Luigi Luminati
Fonte: Il Resto del Carlino