MONTEPASCHI MENS SANA: Stefanov 20, Zukauskas 8, Turkcan 14, Marcaccini 2, Vukcevic 10, Ford 27, Chiacig 9, Maggioli ne, Bowdler 5, Mitchell. Allenatore: Ataman
VIRTUS BOLOGNA: Avleev 2, Dial 18, Gagneur, Sekuralac ne, Frosini 8, Andersen 9, Rigadeau 19, Scarone 8, Brkic, Smodis 16. Allenatore: Bianchini
ARBITRI: Zancanella, Sabetta e Pasetto
SPETTATORI: 4.813 per un incasso di 28.748 Euro
NOTE - Tiri da 2: Montepaschi 21/37, Virtus 17/35. Tiri da 3: Montepaschi 10/23, Virtus 11/24. Tiri liberi: Montepaschi 25/35, Virtus 13/20. Rimbalzi: Montepaschi 39, Virtus 30
SIENA - La Mens Sana chiude il girone di andata con una vittoria che sa tanto di vendetta. Nello scorso febbraio la Virtus strappò ai biancoverdi una Coppa Italia già vinta nella finale di Forlì e alle prossime Final 8 in Romagna non si schiererà neanche ai nastri di partenza. Questo primo fallimento non è certo da imputare solo allo stop del Palasclavo, ma vestire i panni della stazione di arrivo per le ”Vu” nere aumenta il valore del risultato. Al cospetto degli ex campioni d’Europa sono in tanti ad aver meritato gli applausi, a cominciare da Ford, scatenato in attacco, per proseguire con il Turkcan della ripresa, Chiacig (finché ha ricevuto palloni giocabili), Stefanov e lo spesso dimenticato Marcaccini.
Venendo alla cronaca, Ataman lascia nel cassetto la voglia di fare esperimenti e apre la contesa con il quintetto classico Stefanov, Ford, Zukauskas, Turkcan e Chiacig, a cui risponde il contestatissimo Bianchini con Rigaudeau, Dial, Avleev, Smodis e Andersen. E’ Ford a sbloccare subito il tabellone e a dare il via a una sfida altamente equilibrata. Stefanov e Chiacig rispondono ai vari Smodis, Dial, Rigaudeau e Smodis, ma è il cecchino americano della Montepaschi a dimostrarsi incontenibile quando si alza dalla lunga distanza o quando riduce ai minimi termini i danni per un fallo tecnico fischiato alla panchina senese (15-13 al 7’). La Virtus inserisce l’ex Scarone e tenta l’allungo con Dial e Smodis (15-18), ma viene risucchiata da una tripla di Stefanov da standing ovation (20-18). Il primo quarto si chiude sul 21-20.
L’avvio di seconda frazione è faticoso, con errori da una parte e dall’altra e con difese attente. Solo al 2’ Bologna trova il pareggio dalla lunetta (1/2 di Andersen), proprio in occasione del primo cambio nel quintetto di casa, dove Vukcevic prende il posto di Zukauskas. Frosini e Andersen fanno male, Ford tampona dai 6 metri e 25 mentre Ataman continua a inserire forze nuove facendo alzare prima Bowdler e poi Marcaccini. Scarone al 5’ commette un antisportivo su Stefanov, il macedone ai liberi e Zukauskas dalla lunga non perdonano, così anche Vukcevic decide di mettere la propria firma e Siena vola (32-25 al 6’). Le ”Vu” nere chiedono aiuto a Rigaudeau e il nemico di Coppa non si fa pregare con 6 punti consecutivi (35-31), ma commette anche il terzo fallo e viene chiamato fuori. Bowdler si esalta sotto entrambe le plance e punisce gli ex compagni di un’estate dal campo e dalla lunetta (42-33 al 9’), ma anche Scarone, nell’ultimo minuto, fa vedere di non aver dimenticato gli impianti del Palasclavo e ricuce lo strappo da solo, mandando tutti al riposo sul 42-38.
Comincia la ripresa e Turkcan, rimasto a lungo in panchina per scarso rendimento, si scatena: due triple e un rimbalzo, in un amen Bologna è a -10 (50-40 al 3’). Rispetto al primo tempo, il turco è decisamente un altro: spettacolare, concreto, lotta e spazza i tabelloni. Le cose girano a meraviglia, così Ataman regala un po’ di fiato a Stefanov e al 4’ lancia nella mischia l’ultimo arrivato, Aaron Mitchell, che prende in consegna Rigaudeau e non disdegna di smistare sotto per Chiacig il pallone che vale il 60-45 del 6’. Al 9’, con la Virtus in netto recupero (64-55), si conclude però la sua apparizione di Mitchell con un contestato antisportivo su Scarone: l’ex Galatasaray passa di nuovo il testimone a Stefanov mentre German fa 0/2 dalla lunetta e gli ospiti nono sfruttano la rimessa da centrocampo. Sul ribaltamento di fronte, a Turkcan viene schiaffeggiato via un dubbio pallone che ha toccato il ferro: era in parabola discendente? Il pubblico, memore dello scippo Benetton, si infuria. Alla terza boa il tabellone dice 68-58.
La Mens Sana questa partita la vuole mettere in cascina a tutti costi e lo si capisce sia dall’allungo che inaugura l’ultimo periodo (76-61 al 3’, con le firme di Turkcan, Stefanov e Zukauskas), sia dal fatto che Ford non si tira indietro nemmeno se si tratta di andare al rimbalzo. I bolognesi, che vedono sfumare la partecipazione alle Final 8 di Coppa Italia, non ci stanno e infilano una serie impressionante di 4 triple che partono dalle mani di Smodis e Rigaudeau e che rimettono tutto in discussione (81-70 al 6’). Gli emiliani perdono pezzi per strada per falli: prima tocca a Scarone, poi a Rigaudeau. Il cronometro scorre, non c’è più tempo per recuperare e la tensione cala mentre sale il canto della Verbena. Vukcevic e Turkcan arrotondano il loro tabellino e il match si chiude sul 95-80 sottolineato dagli applausi degli spalti.
Marco De Candia
VIRTUS BOLOGNA: Avleev 2, Dial 18, Gagneur, Sekuralac ne, Frosini 8, Andersen 9, Rigadeau 19, Scarone 8, Brkic, Smodis 16. Allenatore: Bianchini
ARBITRI: Zancanella, Sabetta e Pasetto
SPETTATORI: 4.813 per un incasso di 28.748 Euro
NOTE - Tiri da 2: Montepaschi 21/37, Virtus 17/35. Tiri da 3: Montepaschi 10/23, Virtus 11/24. Tiri liberi: Montepaschi 25/35, Virtus 13/20. Rimbalzi: Montepaschi 39, Virtus 30
SIENA - La Mens Sana chiude il girone di andata con una vittoria che sa tanto di vendetta. Nello scorso febbraio la Virtus strappò ai biancoverdi una Coppa Italia già vinta nella finale di Forlì e alle prossime Final 8 in Romagna non si schiererà neanche ai nastri di partenza. Questo primo fallimento non è certo da imputare solo allo stop del Palasclavo, ma vestire i panni della stazione di arrivo per le ”Vu” nere aumenta il valore del risultato. Al cospetto degli ex campioni d’Europa sono in tanti ad aver meritato gli applausi, a cominciare da Ford, scatenato in attacco, per proseguire con il Turkcan della ripresa, Chiacig (finché ha ricevuto palloni giocabili), Stefanov e lo spesso dimenticato Marcaccini.
Venendo alla cronaca, Ataman lascia nel cassetto la voglia di fare esperimenti e apre la contesa con il quintetto classico Stefanov, Ford, Zukauskas, Turkcan e Chiacig, a cui risponde il contestatissimo Bianchini con Rigaudeau, Dial, Avleev, Smodis e Andersen. E’ Ford a sbloccare subito il tabellone e a dare il via a una sfida altamente equilibrata. Stefanov e Chiacig rispondono ai vari Smodis, Dial, Rigaudeau e Smodis, ma è il cecchino americano della Montepaschi a dimostrarsi incontenibile quando si alza dalla lunga distanza o quando riduce ai minimi termini i danni per un fallo tecnico fischiato alla panchina senese (15-13 al 7’). La Virtus inserisce l’ex Scarone e tenta l’allungo con Dial e Smodis (15-18), ma viene risucchiata da una tripla di Stefanov da standing ovation (20-18). Il primo quarto si chiude sul 21-20.
L’avvio di seconda frazione è faticoso, con errori da una parte e dall’altra e con difese attente. Solo al 2’ Bologna trova il pareggio dalla lunetta (1/2 di Andersen), proprio in occasione del primo cambio nel quintetto di casa, dove Vukcevic prende il posto di Zukauskas. Frosini e Andersen fanno male, Ford tampona dai 6 metri e 25 mentre Ataman continua a inserire forze nuove facendo alzare prima Bowdler e poi Marcaccini. Scarone al 5’ commette un antisportivo su Stefanov, il macedone ai liberi e Zukauskas dalla lunga non perdonano, così anche Vukcevic decide di mettere la propria firma e Siena vola (32-25 al 6’). Le ”Vu” nere chiedono aiuto a Rigaudeau e il nemico di Coppa non si fa pregare con 6 punti consecutivi (35-31), ma commette anche il terzo fallo e viene chiamato fuori. Bowdler si esalta sotto entrambe le plance e punisce gli ex compagni di un’estate dal campo e dalla lunetta (42-33 al 9’), ma anche Scarone, nell’ultimo minuto, fa vedere di non aver dimenticato gli impianti del Palasclavo e ricuce lo strappo da solo, mandando tutti al riposo sul 42-38.
Comincia la ripresa e Turkcan, rimasto a lungo in panchina per scarso rendimento, si scatena: due triple e un rimbalzo, in un amen Bologna è a -10 (50-40 al 3’). Rispetto al primo tempo, il turco è decisamente un altro: spettacolare, concreto, lotta e spazza i tabelloni. Le cose girano a meraviglia, così Ataman regala un po’ di fiato a Stefanov e al 4’ lancia nella mischia l’ultimo arrivato, Aaron Mitchell, che prende in consegna Rigaudeau e non disdegna di smistare sotto per Chiacig il pallone che vale il 60-45 del 6’. Al 9’, con la Virtus in netto recupero (64-55), si conclude però la sua apparizione di Mitchell con un contestato antisportivo su Scarone: l’ex Galatasaray passa di nuovo il testimone a Stefanov mentre German fa 0/2 dalla lunetta e gli ospiti nono sfruttano la rimessa da centrocampo. Sul ribaltamento di fronte, a Turkcan viene schiaffeggiato via un dubbio pallone che ha toccato il ferro: era in parabola discendente? Il pubblico, memore dello scippo Benetton, si infuria. Alla terza boa il tabellone dice 68-58.
La Mens Sana questa partita la vuole mettere in cascina a tutti costi e lo si capisce sia dall’allungo che inaugura l’ultimo periodo (76-61 al 3’, con le firme di Turkcan, Stefanov e Zukauskas), sia dal fatto che Ford non si tira indietro nemmeno se si tratta di andare al rimbalzo. I bolognesi, che vedono sfumare la partecipazione alle Final 8 di Coppa Italia, non ci stanno e infilano una serie impressionante di 4 triple che partono dalle mani di Smodis e Rigaudeau e che rimettono tutto in discussione (81-70 al 6’). Gli emiliani perdono pezzi per strada per falli: prima tocca a Scarone, poi a Rigaudeau. Il cronometro scorre, non c’è più tempo per recuperare e la tensione cala mentre sale il canto della Verbena. Vukcevic e Turkcan arrotondano il loro tabellino e il match si chiude sul 95-80 sottolineato dagli applausi degli spalti.
Marco De Candia