ROMA - E’ il giorno del debutto di Anthony Parker. Il nuovo americano della Virtus non ha faticato troppo per capire come gioca la sua nuova squadra. Un paio di allenamenti tra venerdì e ieri (e c’è anche la seduta di stamani) ed eccolo pronto per l’avventura romana che lo vedrà debuttare nel pomeriggio al Palazzetto (alle 18.15) contro l’Air Avellino. Sfida questa che non è proprio priva di rischi per Roma. «Loro sono in grado di giocare partite bellissime - osserva Piero Bucchi - ed anche di metterti in difficoltà». Aggiungiamo poi che in casa Virtus non tutto è perfetto sotto il profilo della salute. Tonolli neppure oggi è disponibile con la schiena che ancora lo tormenta e anche Carlton Myers non è al meglio, con il ginocchio destro che gli crea fastidi. Ma il capitano dell’Italia, pur non partendo nel primo quintetto, ci sarà.
Bucchi non ama esaltarsi neppure dopo una vittoria, figuriamoci prima. Mette le mani avanti il coach, predica prudenza e concentrazione. «Non mi illudo anche perché non siamo tutti, ci manca Tonolli e lui è importante». Avellino vanta uomini che non s’arrendono mai. Hanno perso giovedì contro Milano e oggi il gruppo allenato da Markovski spera di ripartire. Correlas è un buon playmaker e Collins non demerita senza dimenticare che il reparto dei lunghi, pur con giocatori non appariscenti, sa farsi rispettare e con il croato Grgurevic che non è un gigante - arriva a un metro e 98 - ma sa tirare giù 11 rimbalzi a partita.
Sabato di passione, quello di ieri, per Valerio Bianchini che a Siena, dov’è un ex, ha subìto un pesante stop. La Virtus Bologna ha perso nell’anticipo, ha salutato - solo un miracolo poteva darle un posto - le final eight della coppa Italia che non sarà un gran trofeo ma vale pur sempre qualcosa. La Montepaschi di Ataman ha mostrato uno splendente Stefanov e Ford non ha fatto mancare il suo bottino di punti. Le Vu nere, invece, hanno trovato solo difficoltà mostrandosi squadra non fluida, priva di pericolosità (se poi manca Charlie Bell sono guai) e senza un elemento capace di lottare, di penetrare e vincere nell’uno contro uno. Manca, in una parola, un giocatore come Granger che sembra poter tornare alla corte della Virtus molto presto.
Giornata, quella di oggi, che è l’ultima del girone di andata e che manda sul trapezio diverse squadre alla ricerca del posto per le finali della coppa Italia. Qualcuno trema, è il caso di Milano che oggi affronta la Scavolini. Attilio Caja cerca il successo contro gli uomini di Pesaro per staccare l’ultimo posto utile e salvare questa prima parte di stagione che lo aveva visto, fino ad un mese fa, tra le stelle. La Skipper e Trieste sono le altre due contendenti, ma Milano ha un piccolo vantaggio. A proposito della Trieste di Cesare Pancotto che giovedì notte ha incassato una pesante sconfitta contro la Benetton (-46), oggi farà l’esame a Cantù. L’Oregon dei miracoli e dello splendore che corre felice inseguendo i tuttiverdi della Benetton dovrà fare attenzione, soprattutto se penserà di aver già vinto la partita ancora prima di giocarla.
Carlo Santi
Bucchi non ama esaltarsi neppure dopo una vittoria, figuriamoci prima. Mette le mani avanti il coach, predica prudenza e concentrazione. «Non mi illudo anche perché non siamo tutti, ci manca Tonolli e lui è importante». Avellino vanta uomini che non s’arrendono mai. Hanno perso giovedì contro Milano e oggi il gruppo allenato da Markovski spera di ripartire. Correlas è un buon playmaker e Collins non demerita senza dimenticare che il reparto dei lunghi, pur con giocatori non appariscenti, sa farsi rispettare e con il croato Grgurevic che non è un gigante - arriva a un metro e 98 - ma sa tirare giù 11 rimbalzi a partita.
Sabato di passione, quello di ieri, per Valerio Bianchini che a Siena, dov’è un ex, ha subìto un pesante stop. La Virtus Bologna ha perso nell’anticipo, ha salutato - solo un miracolo poteva darle un posto - le final eight della coppa Italia che non sarà un gran trofeo ma vale pur sempre qualcosa. La Montepaschi di Ataman ha mostrato uno splendente Stefanov e Ford non ha fatto mancare il suo bottino di punti. Le Vu nere, invece, hanno trovato solo difficoltà mostrandosi squadra non fluida, priva di pericolosità (se poi manca Charlie Bell sono guai) e senza un elemento capace di lottare, di penetrare e vincere nell’uno contro uno. Manca, in una parola, un giocatore come Granger che sembra poter tornare alla corte della Virtus molto presto.
Giornata, quella di oggi, che è l’ultima del girone di andata e che manda sul trapezio diverse squadre alla ricerca del posto per le finali della coppa Italia. Qualcuno trema, è il caso di Milano che oggi affronta la Scavolini. Attilio Caja cerca il successo contro gli uomini di Pesaro per staccare l’ultimo posto utile e salvare questa prima parte di stagione che lo aveva visto, fino ad un mese fa, tra le stelle. La Skipper e Trieste sono le altre due contendenti, ma Milano ha un piccolo vantaggio. A proposito della Trieste di Cesare Pancotto che giovedì notte ha incassato una pesante sconfitta contro la Benetton (-46), oggi farà l’esame a Cantù. L’Oregon dei miracoli e dello splendore che corre felice inseguendo i tuttiverdi della Benetton dovrà fare attenzione, soprattutto se penserà di aver già vinto la partita ancora prima di giocarla.
Carlo Santi
Fonte: Il Messaggero
