Il solo dato certo, quando la Benetton scende al Pentimele, è che è destinata a soffrire: l'unica volta che andò liscia fu l'anno scorso (+18) ma di fronte c'erano i bambini. Sarà perché è una trasferta laboriosa tipo Eurolega, sarà per una certa rivalità mai sopita (ancor oggi laggiù si ricordano con rabbia del canestro non convalidato a Dean Garrett al Palaverde nei playoff del 1993). Oppure, più semplicemente, sarà per la forza di un avversario vero, tosto, sorretto da un gran pubblico e che che ci mette tanto agonismo. «Vorrei ricordare - ammonisce Ettore Messina - che in Calabria ha vinto Roma solo perchè non c'era Eubanks ed hanno perso Oregon e Montepaschi. Sicuramente per noi non sarà una partita facile, anche se credo che il fresco ricordo di Cantù ci possa tornare utile: anche questa è una gara che dobbiamo prendere noi, senza attendere che ci cada in mano».
La Viola è già qualificata alle Final Eight...
«E ciò può sortire due effetti: o li troviamo rilassati, nel senso che mordono meno, oppure senza pressione e, quindi, capaci di tirar fuori una grande prestazione. Il pericolo pubblico numero uno è J.J. Eubanks, ma anche Tomidy, un ex biancoverde, vorrà fare la sua figura. E credo che in casa sua Williams sia un tipo da tenere d'occhio, come abbiamo fatto giovedì con Kelecevic: «Garba» è stato bravo».
Su Eubanks ha pensato ad una staffetta?
«Inizierà Pittis, poi ci andranno anche Langdon e Calabria, ma non escludo nemmeno Garbajosa, che è più alto e potente, e potrebbe ostruirgli la visuale. Ad ogni modo lui i suoi punti se li farà lo stesso, l'importante sarà sporcargli le percentuali, non regalargli tiri liberi e non regalare canestri facili ai suoi compagni. Penso che vincere a Reggio Calabria sia per noi estremamente importante: lo considero uno scontro diretto, né più né meno come con Siena, le bolognesi, Roseto, ecc.».
Meglio non sottovalutare neanche la loro difesa aggressiva.
«Sicuramente. Non dovremo cadere nell'errore di Cantù, ma ribaltare spesso il lato dell'attacco dove c'è la palla: se non c'è la prima opzione bisogna trovarne una di diversa. La lezione è servita, ho a che fare con persone intelligenti, che ci terranno a fare una buona prestazione».
Pancotto ha proposto la match up, da Lardo cosa si aspetta?
«Qualche difesa mista, tipo triangolo e due ed altro, contro le quali cercheremo di farci trovare pronti. Da parte nostra stiamo lavorando in allenamento sulla zona, ma in partita, per ora, non c'è mai stata occasione per provarla».
Precedenti. Trentacinque le occasioni finora in cui biancoverdi e reggini si sono affrontati, con 20 successi per la Benetton e 15 per la Viola: lo scorso anno, nel doppio confronto, la spuntarono sempre i «casual».
Si gioca. PalaPentimele, ore 18.15. Arbitri: Facchini-Cerebuch-Quacci.
Viola. 4 Rombaldoni, 6 Anspach, 8 Mazzarino, 9 Lamma, 11 Eze, 12 Eubanks, 14 Ivory, 15 Williams, 16 Cittadini, 20 Tomidy. All. Lardo.
Benetton. 4 Nicola, 5 Edney, 6 Langdon, 7 Pittis, 8 Marconato, 9 Bulleri, 10 Loncar, 12 Nemeth, 15 Garbajosa, 17 Calabria. All. Messina.
Silvano Focarelli
La Viola è già qualificata alle Final Eight...
«E ciò può sortire due effetti: o li troviamo rilassati, nel senso che mordono meno, oppure senza pressione e, quindi, capaci di tirar fuori una grande prestazione. Il pericolo pubblico numero uno è J.J. Eubanks, ma anche Tomidy, un ex biancoverde, vorrà fare la sua figura. E credo che in casa sua Williams sia un tipo da tenere d'occhio, come abbiamo fatto giovedì con Kelecevic: «Garba» è stato bravo».
Su Eubanks ha pensato ad una staffetta?
«Inizierà Pittis, poi ci andranno anche Langdon e Calabria, ma non escludo nemmeno Garbajosa, che è più alto e potente, e potrebbe ostruirgli la visuale. Ad ogni modo lui i suoi punti se li farà lo stesso, l'importante sarà sporcargli le percentuali, non regalargli tiri liberi e non regalare canestri facili ai suoi compagni. Penso che vincere a Reggio Calabria sia per noi estremamente importante: lo considero uno scontro diretto, né più né meno come con Siena, le bolognesi, Roseto, ecc.».
Meglio non sottovalutare neanche la loro difesa aggressiva.
«Sicuramente. Non dovremo cadere nell'errore di Cantù, ma ribaltare spesso il lato dell'attacco dove c'è la palla: se non c'è la prima opzione bisogna trovarne una di diversa. La lezione è servita, ho a che fare con persone intelligenti, che ci terranno a fare una buona prestazione».
Pancotto ha proposto la match up, da Lardo cosa si aspetta?
«Qualche difesa mista, tipo triangolo e due ed altro, contro le quali cercheremo di farci trovare pronti. Da parte nostra stiamo lavorando in allenamento sulla zona, ma in partita, per ora, non c'è mai stata occasione per provarla».
Precedenti. Trentacinque le occasioni finora in cui biancoverdi e reggini si sono affrontati, con 20 successi per la Benetton e 15 per la Viola: lo scorso anno, nel doppio confronto, la spuntarono sempre i «casual».
Si gioca. PalaPentimele, ore 18.15. Arbitri: Facchini-Cerebuch-Quacci.
Viola. 4 Rombaldoni, 6 Anspach, 8 Mazzarino, 9 Lamma, 11 Eze, 12 Eubanks, 14 Ivory, 15 Williams, 16 Cittadini, 20 Tomidy. All. Lardo.
Benetton. 4 Nicola, 5 Edney, 6 Langdon, 7 Pittis, 8 Marconato, 9 Bulleri, 10 Loncar, 12 Nemeth, 15 Garbajosa, 17 Calabria. All. Messina.
Silvano Focarelli
Fonte: La Tribuna