Sarà quasi come una finale per la Pippo il match di questa sera contro la Scavolini Pesaro, ultima giornata del girone d'andata. Se l'Olimpia troverà il successo sarà certo il passaggio alle Final Eight di Coppa Italia di Forlì e per Milano sarebbe la prima partecipazione da quando è stata istituita questa nuova formula.
«Abbiamo lavorato duro fino ad adesso, ce l'abbiamo messa tutta, ce lo meritiamo, non possiamo sbagliare ora» dichiara il play milanese Claudio Coldebella. La vittoria contro Avellino è stata una bella iniezione di fiducia per il team biancorosso, dopo le ultime delusioni, adesso però ci vuole la conferma contro Pesaro. La Scavolini si presenta al PalaLido con un bilancio stagionale non particolarmente positivo, anche se, rispetto alle ultime stagioni, le aspettative dei dirigenti marchigiani si sono ridotte di molto. Il team pesarese occupa il 12° posto con 7 vittorie e 9 sconfitte ed arriva dalla brutta caduta interna contro la Viola Reggio Calabria.
Ben accolto sarà il coach della Scavolini Marco Crespi, cresciuto come allenatore nel settore giovanile milanese e alla guida della prima squadra per due stagioni (5° nel 1999); il coach crede molto nel progetto giovani pesarese, ed il suo gioco aggressivo e veloce vuole esserne il marchio di fabbrica.
Arma principale della «Vuelle» è l'ala statunitense Aaron McGhee, che si muove bene sia in attacco che in difesa ed è la vera anima dei marchigiani, mentre gli altri due americani, Clarence Gilbert e Norm Richardson, alternano ancora troppo spesso prove positive a prestazioni incolori. Ago della bilancia della squadra marchigiana è l'esperto tiratore Miroslav Beric, che, in questa stagione, sta deludendo parecchio la sua platea, ma capace di infilare serie di canestri in grado di chiudere ogni incontro e proprio in queste ultime partite sta ritrovando lo smalto perduto.
Il playmaker è l'azzurro Andrea Pecile, giovane talento di razza, che Crespi sta cercando di portare verso la consacrazione definitiva. Ex di turno per Pesaro l'italo-argentino Silvio Gigena, a Milano proprio sotto la guida di Marco Crespi nella stagione 1998-99.
In casa Pippo la situazione di Hugo Sconochini, rimasto out nella vittoriosa trasferta irpina, a causa di una contrattura all'inguine, pare volgersi al meglio ed il capitano, che ieri si è ben allenato, quasi sicuramente sarà in campo.
Milano tornerà così a ranghi completi anche se sarà ancora importante il contributo di Andrea Niccolai, che quando viene chiamato in causa, risponde sempre bene, ma fatica ancora a trovare la giusta dimensione nella squadra.
Ancora da chiarire, invece, la situazione di Martin Rancik, dopo lo scarsissimo minutaggio di Avellino (6 minuti), a causa della svogliata partita di Biella; potrebbe trovare ancora minuti importanti Manuel Vanuzzo, anche se Rancik dovrebbe aver capito la lezione. Sarà un test importante questo per capire quanto potrà fare la Pippo nelle partite che davvero contano, le squadre scenderanno in campo alle 18.15 al PalaLido.
Sandro Pugliese
«Abbiamo lavorato duro fino ad adesso, ce l'abbiamo messa tutta, ce lo meritiamo, non possiamo sbagliare ora» dichiara il play milanese Claudio Coldebella. La vittoria contro Avellino è stata una bella iniezione di fiducia per il team biancorosso, dopo le ultime delusioni, adesso però ci vuole la conferma contro Pesaro. La Scavolini si presenta al PalaLido con un bilancio stagionale non particolarmente positivo, anche se, rispetto alle ultime stagioni, le aspettative dei dirigenti marchigiani si sono ridotte di molto. Il team pesarese occupa il 12° posto con 7 vittorie e 9 sconfitte ed arriva dalla brutta caduta interna contro la Viola Reggio Calabria.
Ben accolto sarà il coach della Scavolini Marco Crespi, cresciuto come allenatore nel settore giovanile milanese e alla guida della prima squadra per due stagioni (5° nel 1999); il coach crede molto nel progetto giovani pesarese, ed il suo gioco aggressivo e veloce vuole esserne il marchio di fabbrica.
Arma principale della «Vuelle» è l'ala statunitense Aaron McGhee, che si muove bene sia in attacco che in difesa ed è la vera anima dei marchigiani, mentre gli altri due americani, Clarence Gilbert e Norm Richardson, alternano ancora troppo spesso prove positive a prestazioni incolori. Ago della bilancia della squadra marchigiana è l'esperto tiratore Miroslav Beric, che, in questa stagione, sta deludendo parecchio la sua platea, ma capace di infilare serie di canestri in grado di chiudere ogni incontro e proprio in queste ultime partite sta ritrovando lo smalto perduto.
Il playmaker è l'azzurro Andrea Pecile, giovane talento di razza, che Crespi sta cercando di portare verso la consacrazione definitiva. Ex di turno per Pesaro l'italo-argentino Silvio Gigena, a Milano proprio sotto la guida di Marco Crespi nella stagione 1998-99.
In casa Pippo la situazione di Hugo Sconochini, rimasto out nella vittoriosa trasferta irpina, a causa di una contrattura all'inguine, pare volgersi al meglio ed il capitano, che ieri si è ben allenato, quasi sicuramente sarà in campo.
Milano tornerà così a ranghi completi anche se sarà ancora importante il contributo di Andrea Niccolai, che quando viene chiamato in causa, risponde sempre bene, ma fatica ancora a trovare la giusta dimensione nella squadra.
Ancora da chiarire, invece, la situazione di Martin Rancik, dopo lo scarsissimo minutaggio di Avellino (6 minuti), a causa della svogliata partita di Biella; potrebbe trovare ancora minuti importanti Manuel Vanuzzo, anche se Rancik dovrebbe aver capito la lezione. Sarà un test importante questo per capire quanto potrà fare la Pippo nelle partite che davvero contano, le squadre scenderanno in campo alle 18.15 al PalaLido.
Sandro Pugliese
Fonte: Il Giorno