TRIESTE - Travolta dall’uragano Benetton, la Pallacanestro Trieste si lecca le ferite. Il 116-70 rimediato giovedì al PalaVerde brucia perché, almeno in campionato, rappresenta il passivo più pesante accumulato nel corso del campionato.
Per giustificare la sconfitta ci sono mille attenuanti: la forza straripante della formazione trevigiana, il cattivo momento di forma attraversato da alcuni degli elementi chiave della squadra e l’assenza fondamentale di Podestà. Giustificazioni che reggono per spiegare una sconfitta in casa dei campioni d’Italia ma che non bastano per accettare serenamente il «meno 46» rimediato contro la squadra di Ettore Messina. Perché, come ha ricordato anche Cesare Pancotto al termine della gara di giovedì, se è vero che non era contro la Benetton che Trieste doveva sperare di fare punti, è anche vero che questo gruppo non può permettersi di scendere in campo senza la grinta, la determinazione e il sangue negli occhi che hanno caratterizzato la prima parte di stagione.
Adesso, a poco più di 24 ore dal terribile impegno contro la Oregon Cantù (domani alle 18.15 al PalaTrieste) c’è bisogno di una reazione d’orgoglio. Trieste è una squadra che ha i mezzi per risollevarsi da un momento difficile e che, soprattutto davanti al suo pubblico, ha le potenzialità per giocare alla pari anche di fronte alle migliori squadre del campionato.
Serve, però, una scossa. Trieste deve ritrovare la regia di Maric, l’apporto di un Erdmann e di un Robertson capaci di guardare non solo al tabellino personale, ma anche al coinvolgimento dei propri compagni, la pericolosità offensiva di unKalecevic che, anche a Treviso, si è confermato sottotono.
Gioco di squadra, dunque, per fermare quella che, in questo momento, va considerata come la formazione più in forma del campionato. La Cantù dei miracoli, seconda dopo aver fermato al Pianella prima la Benetton e quindi la Virtus Roma. Una squadra forte, in salute ma battibile da una Trieste capace di ritrovare sul campo quelle caratteristiche che l’avevano lanciata al secondo posto non più tardi di un mese fa.
Oggi, intanto, l’anticipo della diciassettesima giornata della Foxy Cup propone la sfida tra Montepaschi Siena e Virtus Bologna. Gara tutta da seguire con Siena alla ricerca del riscatto dopo la sconfitta di Roseto e la Virtus di Bianchini che tenta l’ultimo, disperato assalto alle final-eight di coppa Italia.
Si gioca al PalaScalvo di Siena dalle 17.05, diretta su Rai3 dalle 18.
Lorenzo Gatto
Per giustificare la sconfitta ci sono mille attenuanti: la forza straripante della formazione trevigiana, il cattivo momento di forma attraversato da alcuni degli elementi chiave della squadra e l’assenza fondamentale di Podestà. Giustificazioni che reggono per spiegare una sconfitta in casa dei campioni d’Italia ma che non bastano per accettare serenamente il «meno 46» rimediato contro la squadra di Ettore Messina. Perché, come ha ricordato anche Cesare Pancotto al termine della gara di giovedì, se è vero che non era contro la Benetton che Trieste doveva sperare di fare punti, è anche vero che questo gruppo non può permettersi di scendere in campo senza la grinta, la determinazione e il sangue negli occhi che hanno caratterizzato la prima parte di stagione.
Adesso, a poco più di 24 ore dal terribile impegno contro la Oregon Cantù (domani alle 18.15 al PalaTrieste) c’è bisogno di una reazione d’orgoglio. Trieste è una squadra che ha i mezzi per risollevarsi da un momento difficile e che, soprattutto davanti al suo pubblico, ha le potenzialità per giocare alla pari anche di fronte alle migliori squadre del campionato.
Serve, però, una scossa. Trieste deve ritrovare la regia di Maric, l’apporto di un Erdmann e di un Robertson capaci di guardare non solo al tabellino personale, ma anche al coinvolgimento dei propri compagni, la pericolosità offensiva di unKalecevic che, anche a Treviso, si è confermato sottotono.
Gioco di squadra, dunque, per fermare quella che, in questo momento, va considerata come la formazione più in forma del campionato. La Cantù dei miracoli, seconda dopo aver fermato al Pianella prima la Benetton e quindi la Virtus Roma. Una squadra forte, in salute ma battibile da una Trieste capace di ritrovare sul campo quelle caratteristiche che l’avevano lanciata al secondo posto non più tardi di un mese fa.
Oggi, intanto, l’anticipo della diciassettesima giornata della Foxy Cup propone la sfida tra Montepaschi Siena e Virtus Bologna. Gara tutta da seguire con Siena alla ricerca del riscatto dopo la sconfitta di Roseto e la Virtus di Bianchini che tenta l’ultimo, disperato assalto alle final-eight di coppa Italia.
Si gioca al PalaScalvo di Siena dalle 17.05, diretta su Rai3 dalle 18.
Lorenzo Gatto
Fonte: Il Piccolo