Mabo, la forza del cuore

LIVORNO — Quinta vittoria casalinga, sesta totale con quella di Varese, per la Mabo che girerà in campionato con almeno 12 punti e la possibilità quindi di rimanere in lotta per un posto nei play-off. Una vittoria, quella contro la Skipper Bologna, che non era affatto scontata, ma che è stata netta e meritata. Frutto di gioco migliore, di motivazioni più forti, di rendimento più elevato da parte dei singoli nei confronti di un gruppo di giocatori quasi tutti sotto tono e ruotati malissimo in campo. I perni su cui la Mabo ha costruito la sua vittoria sono stati essenzialmente due: la grinta e la determinazione che Daniele Parente ha dato a tutti i compagni in difesa e i ritmi, le accelerazioni, le invenzioni che Giachetti ha dato in attacco. Perché la Mabo ha costruito il suo successo sui due fronti. Impedendo buoni tiri e buone penetrazioni alla Skipper, ma anche superando bene le trappole difensive dei bolognesi che non hanno difeso affatto male ed hanno subito solo quando da play ha giocato Giachetti. Le cifre dicono che la Skipper ha tirato meglio, ma la Mabo ha avuto qualcosa più degli avversari nei momenti top della partita. La partita con Bologna ha anche detto che Mc Leod ha grossi problemi a giocare da play quando le difese avversarie sono dure e reattive e che rende più assai da guardia, che Garri il suo contributo riesce sempre a darlo e costituisce un'alternativa eccellente a Mutadvzic, soprattutto in attacco, che Santarossa può essere recuperato. Contro Bologna ha iniziato bene poi, tolto dal campo, quando è stato rimesso non ha più reso come si voleva ed aveva fatto sperare. E qui sembra solo una questione di morale. Il ragazzo probabilmente deve essere trattato in maniera diversa, specialmente nei momenti in cui qualcosa gli va storto perché si crea quel complesso di sbagliare che lo limita e lo fa sbagliare davvero come sa chi ha giocato il basket a buoni livelli.
Lorenzo Gremigni