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Euro Roseto indomabile

Anche il Monte Paschi s'inchina agli uomini di Melillo

Roseto è la città della gioia! L'Euro batte il Monte Paschi al termine di una partita appassionante, avvincente, travolgente, e si conferma una grande di questo campionato. Altro che sorpresa. Un segreto resta tale finchè non supera i confini della mente; il Roseto di Melillo è una realtà di cui andare fieri, e lo hanno dimostrato i rosetani, accorsi in 3.000 (record stagionale di presenze) al PalaSalara. Oltre alla difficoltà di un avversario con tanti nomi illustri nel roster, peraltro straordinariamente cinico e determinato per 26', ci si è messa la prima serata storta del fuoriclasse Milic, per la seconda volta nella stagione non in doppia cifra in quanto a realizzazioni, e la solita fatica ad arginare un lungo grande, grosso e bravo come Chiacig.
Dopo un iniziale equilibrio (9-9 al 6'), una salve da tre punti (Zukauskas e due di Stefanov) metteva le ali al Montepaschi, che piazzava un break di 0-13 per il 9-22 del 9'. Ci voleva una"magata" di Rannikko da metà campo per limitare i danni (14-24) alla prima sirena. Nonostante il cervello Stefanov commettesse il 3º fallo dopo 4' del secondo quarto, era ancora Siena a dominare fino al +16 (19-35) del 17'. L'unico lampo di Milic, tuttavia, serviva a rianimare l'Euro che andava al riposo con un ritardo più che dimezzato, 31-38.
La partita, fin lì bella, diventava entusiasmante dopo l'intervallo. In rapida successione Zukauskas segnava la tripla del 32-41 quindi commetteva tre falli in 2' con un tecnico e aveva il demerito di salutare la partita ed esaltare l'atmosfera sugli spalti. Melillo provava due azioni di zona mortificate da altrettanti canestri di Chiacig.
L'Euro sembrava sull'orlo del precipizio quando anche Marcaccini diventava protagonista favorendo un nuovo +16 (37-53) al 26', anche perché Roseto impiegava 6' per trovare il primo canestro dal campo. Qualche volta, le ragioni risiedono nelle passioni. Il cuore di Fajardo indicava la via, la classe di Monroe e la precisione di Davis e Rannikko facevano il resto: parzialone di 16-0 in 3' e punto a capo!
L'ultimo quarto diventava una lotta tra Highlander! Roseto sorpassava per la prima volta nella partita al 31' con Moltedo. Appassionante l'epilogo. Dalla lunetta Turkcan faceva 1/2 per il 72-71, così come Rannikko a 17" dalla fine (73-71).
Piuttosto che tentare una penetrazione o il tiro dell'overtime, tuttavia, Siena aveva il coraggio (o la presunzione) di voler vincere, ma la tripla di Stefanov si piantava sul ferro e Roseto poteva impazzire continuando ad inseguire la sua utopia tricolore.
Giorgio Pomponi
Fonte: Il Centro
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