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Roma, in palio il secondo posto

Stasera contro l’Oregon. Domani Parker a Settebagni

Dopo i botti casalinghi con Livorno che hanno preceduto quelli canonici di Capodanno, la Virtus Roma va a giocare la sua ultima trasferta d’andata (il traguardo di metà campionato si taglierà domenica 5 al Palazzetto contro Avellino) a Cantù, in casa di quell’Oregon Scientific che nelle ultime giornate è salita alla ribalta come la più accreditata rivale della Benetton Treviso nella corsa al tricolore. Dopo un avvio di stagione al rallentatore, il mosaico multietnico che Sacripanti ha trasformato in un eccellente collettivo, ha iniziato a macinare gioco ed avversari, vincendo 9 delle ultime 10 partite disputate e prendendosi il lusso di arginare domenica scorsa la marcia trionfale di Treviso, dopo essere andata al PalaDozza a firmare l’esonero di Boscia Tanjevic dalla panchina della Virtus Bologna. Per Roma sulla carta quella di stasera (ore 20.30) appare un’impresa impossibile, pur avendo ancora negli occhi lo spettacolo messo in scena contro Livorno, perché Carlton Myers resterà a casa a curarsi il ginocchio malandato per evitare ulteriori guai e capitan Tonolli, bloccato da un fastidioso colpo della strega, deciderà solo questa mattina se salire sul primo aereo disponibile ed unirsi alla squadra. Ecco, dunque, che contro un gruppo eccezionale Piero Bucchi, alle prese con una panchina ridotta al lumicino, dovrà fare di necessità virtù: centellinare gli uomini a propria disposizione e sperare che Righetti ripeta le magie domenicali, Tusek si faccia in quattro in difesa, Jenkins metta la museruola a Phil Jones, «play» neozelandese dalla grande personalità, e Santiago riesca ad opporre fisico e tecnica alla capacità innata di Stonerook di arpionare maree di rimbalzi offensivi.
La Virtus parte per l’avventura lombarda con la tranquillità di chi sa di aver fatto in pieno il proprio dovere. Questa volta ha davvero poco da perdere, uno stato d’animo che potrebbe aiutarla a tentare l’impossibile. Per l’occasione Roberto Brunamonti ha messo sotto contratto Roberto Cipolat, 35 anni, ala-pivot romana dal passato di lottatore del parquet, la cui esperienza potrebbe tornare utile se servirà di regalare minuti di prezioso ossigeno a qualcuno. Cipolat resterà nel gruppo fino al termine della stagione, con l’arrivo in città previsto per domani di Anthony Parker ed il ritorno di Myers e Tonolli, farà l’undicesimo pronto a mettersi in gioco nel momento del bisogno.
A Cantù in palio c’è il secondo posto, a ridosso della Benetton Treviso regina d’andata. Un obiettivo di prestigio per il quale la Virtus lotterà in piena emergenza. Ma quest’anno la squadra ha dimostrato di saper guardare negli occhi la sfortuna. Ed ha imparato a stupire.

Valerio Vecchiarelli


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