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Pippo, nasce il patto Coppa Italia

Faccia a faccia negli spogliatoi. Vanuzzo: "Ognuno ha ammesso la propria parte di colpa, adesso dobbiamo ripartire"


Subito in campo per dimenticare e ripartire. Il calendario del basket dà subito una mano alla Pippo stropicciata di questi tempi, sbatacchiata dal vento fresco dei ragazzi della Lauretana che domenica scorsa, a Biella, soffiava come un tifone. Subito trasferta ad Avellino in casa Air, poi la Scavolini al Palalido domenica, due sentenze per dire se la Pippo è degna di sedersi al tavolo delle Final Eight di Coppa Italia.
C´è voluto, agli sgoccioli del 2002, un faccia a faccia schietto tra squadra, coach Caja e il general manager Natali per capire cosa non va. Un´ora abbondante di riunione tecnica per riconoscere e censurare la mollezza con cui la Pippo è andata in gita a Biella, dimenticando a Milano la propria anima da battaglia. «Ci siamo guardati negli occhi, da uomini - racconta Manuel Vanuzzo - ognuno ha ammesso la propria parte di colpa. Purtroppo, contro Siena e Biella, abbiamo sbagliato atteggiamento in un quarto, che ha condizionato tutto il risultato. Per il resto, siamo sempre restati in partita».
Lì, nello spogliatoio, è nato un piccolo patto, la Coppa Italia dietro l´angolo non va buttata via: «È il nostro primo obiettivo - aggiunge Vanuzzo - diamo tutto in queste due partite e poi vediamo». Tutti a fare quadrato, consapevoli che la stecca di Biella deve rimanere episodio isolato: «Del resto - analizza Gino Natali - è la prima partita che la squadra sbaglia, finora si è fatto bene. Dopo Trieste sembrava fossimo tutti fenomeni, ora non saremo diventati brocchi all´improvviso!». Lo stesso Caja, molto duro in sala stampa al Palabiella, a mente fredda concilia: «Le sconfitte vanno in archivio in fretta, e non bisogna dimenticare i meriti degli altri. Calo? Questo la valuteremo dopo, adesso dobbiamo tornare a fare quello che sappiamo».
Ad aggravare il momento delicato ecco la tegola-Sconochini. Il capitano si è infortunato agli adduttori scivolando su una pozza di sudore in allenamento, lasciando la squadra priva del suo miglior realizzatore. Trasferta ostica, non impossibile, in casa dell´Air, dove già Skipper, Varese e Cantù hanno banchettato. «Di Avellino - spiega Caja - c´è da temere il tiro e l´atletismo degli esterni. I lunghi fanno il lavoro sporco, e Grgurevic è il miglior rimbalzista del campionato».
Così in campo al Pala Del Mauro, palla a due alle 20,30.
AIR: Corrales, Collins, Vanterpool, Grgurevic, Jelic; Giovacchini, Gecevski, La Torre, Middleton, Kühl. Coach: Markovski.
PIPPO: Coldebella, Naumoski, Niccolai, Rancik, Kidd; Simpkins, Gallea, Alberti, Vanuzzo, De Vecchi. Coach: Caja.

Massimo Pisa
Fonte: La Repubblica
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