Più che zamponi, lenticchie e bollicine varie (piuttosto sobrio il Capodanno «casual», il calendario non permette di folleggiare), questa sera la Benetton cercherà di smaltire l'ultima sconfitta di Cantù: quella sì che a tutti, coach in testa, è rimasta sullo stomaco. L'unico... digestivo efficace è ricominciare a vincere, meglio ancora se giocando bene: il lasciapassare andrà chiesto a Trieste.
Una squadra non di primissimo piano, ma solitamente ricca di motivazioni quando gioca al Palaverde. Ma l'avversario, in casi come questo, conta poco: Treviso deve guardare soprattutto dentro se stesso e vuole cominciare l'anno con i migliori propositi, anche per mettere la propria firma sul titolo di campione d'inverno, inutile quanto volete, ma senz'altro indicativo di come potrebbe finire quando farà caldo. Sarà una partita importante soprattutto per Dante Calabria e Massimo Bulleri. Il «paisà», se riuscirà a realizzare 7 punti, toccherà quota 1.000 in serie A (con 65 presenze). Per «Bullo», invece, quella di stasera sarà la 150ª partita (con 724 punti realizzati, dato aggiornato al match di Cantù).
«Stando agli ultimi risultati, Trieste sembrerebbe un po' in calo - commenta Ettore Messina - in ogni caso giocheremo sapendo di essere obbligati a vincere, mentre loro, pur senza Podestà, uno che si fa sentire sotto canestro, saranno più tranquilli».
Avete cancellato o no la delusione di Cantù?
«Mi auguro di sì, anche se per noi ora comincia una serie di trasferte, Reggio Calabria ed Avellino di fila, inframezzate dalla gara casalinga con l'Alba in Eurolega. Il problema è che bisogna prendere punti anche fuori casa, senza buttarne via al Palaverde. E' un gennaio importante, un periodo di verifiche che arrivano oltretutto sotto le feste».
Come rivedremo la Benetton, stasera?
«Vorrei rivedere i miei come li ho visti sempre tranne che a Cantù, spero sia stato solo un episodio anche se quelle 25 palle perse sinceramente mi hanno preoccupato non poco. Credo che siano state causate da una difesa avversaria migliore del solito e dal fatto che ci siamo interstarditi troppo sulla prima opzione, invece di cambiare lato, cioè di avere una migliore circolazione di palla. E poi mi piacerebbe avere una difesa migliore, perché se subisci 93 punti non vai davvero da nessuna parte».
Trieste verrà qui per non farvi correre.
«Già, immagino che cercherà di abbassare il ritmo per non concederci troppi possessi. Contro di loro ci siamo anche allenati in questa stagione, e, conoscendoli, mi aspetto un avversario ben preparato. Pancotto è un coach molto tattico, bisognerà farsi trovare pronti contro la zona match up che credo ci metterà di fronte, ma conto anche in una buona nostra difesa che ci permetta di andare in contropiede».
Precedenti. La storia dei confronti diretti parla trevigiano: su 40, 30 successi biancoverdi. Tale percentuale sale al Palaverde, con 17 vittorie su 20 occasioni.
Le altre di stasera. Virtus Bologna-Lauretana, Oregon-Virtus Roma, Scavolini-Viola, Euro-Montepaschi, Metis-Fabriano, Snaidero-Pompea, Air-Pippo, Mabo-Skipper.
Una squadra non di primissimo piano, ma solitamente ricca di motivazioni quando gioca al Palaverde. Ma l'avversario, in casi come questo, conta poco: Treviso deve guardare soprattutto dentro se stesso e vuole cominciare l'anno con i migliori propositi, anche per mettere la propria firma sul titolo di campione d'inverno, inutile quanto volete, ma senz'altro indicativo di come potrebbe finire quando farà caldo. Sarà una partita importante soprattutto per Dante Calabria e Massimo Bulleri. Il «paisà», se riuscirà a realizzare 7 punti, toccherà quota 1.000 in serie A (con 65 presenze). Per «Bullo», invece, quella di stasera sarà la 150ª partita (con 724 punti realizzati, dato aggiornato al match di Cantù).
«Stando agli ultimi risultati, Trieste sembrerebbe un po' in calo - commenta Ettore Messina - in ogni caso giocheremo sapendo di essere obbligati a vincere, mentre loro, pur senza Podestà, uno che si fa sentire sotto canestro, saranno più tranquilli».
Avete cancellato o no la delusione di Cantù?
«Mi auguro di sì, anche se per noi ora comincia una serie di trasferte, Reggio Calabria ed Avellino di fila, inframezzate dalla gara casalinga con l'Alba in Eurolega. Il problema è che bisogna prendere punti anche fuori casa, senza buttarne via al Palaverde. E' un gennaio importante, un periodo di verifiche che arrivano oltretutto sotto le feste».
Come rivedremo la Benetton, stasera?
«Vorrei rivedere i miei come li ho visti sempre tranne che a Cantù, spero sia stato solo un episodio anche se quelle 25 palle perse sinceramente mi hanno preoccupato non poco. Credo che siano state causate da una difesa avversaria migliore del solito e dal fatto che ci siamo interstarditi troppo sulla prima opzione, invece di cambiare lato, cioè di avere una migliore circolazione di palla. E poi mi piacerebbe avere una difesa migliore, perché se subisci 93 punti non vai davvero da nessuna parte».
Trieste verrà qui per non farvi correre.
«Già, immagino che cercherà di abbassare il ritmo per non concederci troppi possessi. Contro di loro ci siamo anche allenati in questa stagione, e, conoscendoli, mi aspetto un avversario ben preparato. Pancotto è un coach molto tattico, bisognerà farsi trovare pronti contro la zona match up che credo ci metterà di fronte, ma conto anche in una buona nostra difesa che ci permetta di andare in contropiede».
Precedenti. La storia dei confronti diretti parla trevigiano: su 40, 30 successi biancoverdi. Tale percentuale sale al Palaverde, con 17 vittorie su 20 occasioni.
Le altre di stasera. Virtus Bologna-Lauretana, Oregon-Virtus Roma, Scavolini-Viola, Euro-Montepaschi, Metis-Fabriano, Snaidero-Pompea, Air-Pippo, Mabo-Skipper.
Fonte: La Tribuna