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Pompea con i nervi tesi

Troppi guai, Mazzon spera nella reazione

È nell'emergenza più totale che la Pompea s'è preparata per la sfida di domani con la Skipper. Mai in questa settimana, a parte forse la seduta fissata per questo pomeriggio, Andrea Mazzon ha potuto lavorare con la squadra al completo. È successo praticamente di tutto negli ultimi giorni in casa Napoli. L'ennesimo inconveniente fisico (influenza) per Ivan Gatto, Michael Andersen e Marty Conlon impegnati fino a mercoledì con le rispettive nazionali e, dulcis in fundo, il ritardo con cui gli americani hanno rimesso piede al Palablù dopo la sosta imposta dal campionato. Ultimo a rientrare sarà oggi Mike Penberthy (nella foto) che, d’accordo con la società, ha atteso in patria la nascita del secondogenito. Ma il colpo più duro da assorbire, la Pompea l'ha ricevuto giovedì mattina con la notizia della positività all'antidoping di Dontae' Jones. Una comunicazione che ha determinato l'immediato taglio del giocatore da parte del club partenopeo.
«Chissà che tutto quel che è accaduto - dice Mazzon - non ci possa fornire la spinta nervosa per dare in campo quel quel qualcosa in più che serve per affrontare squadroni come la Fortitudo Bologna. Certo, il rammarico per non poter continuare a lavorare bene come stavamo facendo prima della sosta è comunque grande. Non è detto, però, che da certe situazioni negative non possano venir fuori cose migliori per il futuro».
Hanno un obiettivo comune da centrare nel breve, Mazzon e la Pompea: quello di chiudere il girone d'andata in uno dei primi otto posti della classifica. Un traguardo prestigioso che, automaticamente, vorrebbe dire qualificazione alla final-eight di Coppa Italia. Tutto questo, prima della positività di Jones, sembrava ampiamente alla portata d'una squadra che si è legittimamente guadagnata sul parquet l'appellativo di «mina vagante» del torneo. Adesso, però, bisognerà valutare il contraccolpo psicologico e tecnico al quale Napoli rischia d'andare incontro dopo la rinuncia forzata al forte giocatore americano.
«Indubbiamente - continua Mazzon - sia domani con la Skipper che nella prossima sfida a Fabriano, bisognerà raddoppiare la concentrazione, stare attenti in partita a non sottovalutare anche il più piccolo dei dettagli. In serie A, normalmente, ci vuol poco a perdere una sfida. Figuriamoci ora che dobbiamo fare a meno di Jones».
Una settimana. Questo il lasso di tempo indicato dal presidente Maione per dotare Mazzon di un altro americano e offrire ai tifosi un nuovo idolo al quale affezionarsi. Difficile, al riguardo, che possa essere presa in considerazione la candidatura di Sharif Fajardo, il portoricano al quale la Pompea aveva dovuto rinunciare in estate per il limite ai visti per gli extracomunitari imposto all'ultimo momento dalla Federbasket.
«A noi - conclude Andrea Mazzon - servirebbe forse un giocatore più ”verticale”. Ma questo, comunque, è un discorso che affronteremo dopo la partita con la Skipper. Per ora bisogna pensare solo a quella. Perché domani al Palablù ci sarà la squadra che, in assoluto, considero la più tecnica e completa del campionato». L'incontro (ore 18.15) fra Napoli e Fortitudo Bologna sarà diretto dagli arbitri Cicoria, Cerebuch e Borroni.
Carlo Carione
Fonte: Il Mattino
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