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Amadio, profilo di un presidente

Il suo investimento nel basket di Roseto sarebbe stato già di 6 miliardi


Enzo Amadio è il Presidente dell'Euro Roseto Basket, squadra al secondo posto, insieme alle metropoli Roma e Milano, nel campionato di basket di massima serie. E' entrato nel mondo della palla a spicchi a maggio 2002, rilevando le quote del Roseto Basket da Michele Martinelli. Amadio è nato a Pescara il 5 Aprile del 1957, da Vico e Gabriella Aielli, che gestivano un negozio di generi alimentari. Separato, vive a Pescara ed è padre di due figli: Pierluigi, 22 anni, laureando in lettere antiche (sarà uno dei pochi a specializzarsi in greco antico) e Marialucia, 18 anni, diplomanda al liceo classico, appassionata di restauro e archeologia e ballerina classica (anche se il padre non ha mai accettato di mandarla a Roma per perfezionarsi). Diplomato ragioniere, Amadio è a due esami dalla laurea in Economia e Commercio, che ormai dispera di ottenere visto che lavora circa 18 ore al giorno ed è sempre in viaggio, a curare i suoi vari interessi imprenditoriali. La passione del basket pare l'abbia presa sui banchi di scuola, grazie ad alcuni compagni di banco che giocavano come Pomante e Valentinetti. Subito dopo il diploma, inizia a lavorare come agente di vendita nel settore dei motori agricoli. Cambia e passa al cemento, entrando nella Italcementi del Gruppo Pesenti e passando poi al Gruppo Federici, dove ancora oggi lavora come responsabile per l'Italia del calcestruzzo per Sicabeton e Sacci. Oltre al calcestruzzo, Amadio ha interessi nell'edilizia residenziale e nelle televisioni, controllando l'emittente privata ATV7 ed avendo un progetto di sviluppo relativo ad una televisione interregionale fatta soprattutto di informazione. La sua azienda più conosciuta, in quanto ha rilevato le quote del Roseto Basket, si chiama Faber ed è stata costituita sette anni fa insieme all'ingegner Franchi e all'architetto Angelini. La Faber opera nel settore dei centri commerciali, anche se Amadio non si definisce costruttore bensì "general contrarctor", potendo sviluppare, dal prato verde, un centro commerciale sia nelle sue parti edili, elettriche e idrauliche sia per quanto attiene agli accordi commerciali con le aziende che poi opereranno all'interno del centro stesso. Il suo fiore all'occhiello è il centro Iper di Colonnella, in Val Vibrata: 65.000 metri quadri coperti realizzati in 8 mesi invece dei due anni che di solito occorrono. Il suo gruppo fattura circa 100 miliardi annui di vecchie lire e dà lavoro ad un indotto di un migliaio di persone. L'ultima scommessa di questo uomo minuto e riservato si chiama "centro di aggregazione della famiglia": una evoluzione dei centri commerciali che sappia integrare negozi, sport e al divertimento. A Roseto, per il basket, pare abbia speso finora circa 6 miliardi delle vecchie lire, ma non è contento della risposta fin qui ottenuta dall'ambiente rosetano.



Fonte: Il Tempo
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