CASTELFRANCO. Una Benetton troppo «leggera» per Trieste. Il «Palavenale» di Castelfranco ieri sera ha ospitato la Coppa del Cinquantenario della fondazione dell'A.P. Castelfranco, un'amichevole di lusso tra i campioni d'Italia e la Pallacanestro Trieste. Tra i biancoverdi hanno pesato le assenze dei giocatori impegnati nelle qualificazioni europee con le rispettive nazionali: Bulleri e Marconato (Italia), Garbajosa (Spagna) e Nemeth (Ungheria), tornato ieri ma non utilizzato dal coach. A queste assenze si è aggiunta la defezione dell'ultimo minuto di Nicola per un problemino al piede per il quale è stato tenuto a riposo precauzionale. La Benetton inizia con il miglior quintetto disponibile: Edney, Langdon, Pittis, Calabria e Loncar.
Pancotto risponde con Maric, Camata, Kelecevic, Roberson e Erdmann. Si comincia con un ritmo alto, più congeniale alla Benetton, che però spara a salve nei primi minuti. Per il primo canestro di Treviso, penetrazione e sottomano del funambolico Edney, bisogna aspettare 2'. Trieste invece punta a portare la palla sotto i tabelloni, dove Camata e Kelecevic si fanno trovare sempre pronti. La partita resta in equilibrio per tutto il primo quarto, con i triestini sempre in vantaggio di una manciata di punti. Nel secondo quarto Trieste castiga la difesa a zona trevigiana con il tiro da fuori, soprattutto grazie a Cavaliero, che mette a segno tre bombe consecutive che piegano le gambe a Pittis e compagni. A 3' dal riposo Trieste guida 41-32, ma ci pensa Edney con due penetrazioni delle sue, una con tiro supplementare a segno, e un tiro da tre ad accorciare le distanze, e grazie ad un parziale di 11-2 la Benetton si avvicina fino al 46-48.
Dopo il riposo Trieste rientra in campo con idee chiare: sfruttare il maggior peso specifico sotto le plance. E i triestini ascoltano alla lettera i consigli di Pancotto dando palla sotto, dove Podestà e l'immarcabile Kelecevic fanno bello e cattivo tempo. Un parziale di 1-9 per gli ospiti dopo soli 3' costringe Messina a chiamare il time out. Ma nemmeno il minuto di sospensione dà i risultati sperati, la Benetton non riesce ad arginare lo strapotere sotto canestro degli avversari e in attacco non crea conclusioni semplici. Il primo canestro su azione arriva dopo 4'. I trevigiani sembrano soccombere e il parziale di 5-23 non lascia scampo. Il terzo quarto si chiude sul 54-76. La Benetton ricomincia l'ultimo quarto difendendo a zona, stavolta ai lunghi triestini risponde con le penetrazioni delle guardie. Edney e Pittis i trascinatori in quest'ultimo quarto, coadiuvati da un Markoishvili che si prende penetrazioni e tiri senza farselo chiedere due volte (17 i suoi punti finali con un ottimo 4/6 da tre). Tra il 4' e il 7' la caparbietà di Pittis e soci dà i suoi frutti: un parziale di 10-0 sembra rimettere in discussione la partita a 3' dalla fine. Ma la Benetton trova solo forzature a differenza dei triestini che, dopo la strigliata del coach durante il time out, giocano più determinati e ordinati. A 1' dalla fine sul 77-88 Messina archivia la partita cambiando il quintetto in campo e facendo così entrare tutti a referto. Una bella serata, comunque, per il folto pubblico.
Pancotto risponde con Maric, Camata, Kelecevic, Roberson e Erdmann. Si comincia con un ritmo alto, più congeniale alla Benetton, che però spara a salve nei primi minuti. Per il primo canestro di Treviso, penetrazione e sottomano del funambolico Edney, bisogna aspettare 2'. Trieste invece punta a portare la palla sotto i tabelloni, dove Camata e Kelecevic si fanno trovare sempre pronti. La partita resta in equilibrio per tutto il primo quarto, con i triestini sempre in vantaggio di una manciata di punti. Nel secondo quarto Trieste castiga la difesa a zona trevigiana con il tiro da fuori, soprattutto grazie a Cavaliero, che mette a segno tre bombe consecutive che piegano le gambe a Pittis e compagni. A 3' dal riposo Trieste guida 41-32, ma ci pensa Edney con due penetrazioni delle sue, una con tiro supplementare a segno, e un tiro da tre ad accorciare le distanze, e grazie ad un parziale di 11-2 la Benetton si avvicina fino al 46-48.
Dopo il riposo Trieste rientra in campo con idee chiare: sfruttare il maggior peso specifico sotto le plance. E i triestini ascoltano alla lettera i consigli di Pancotto dando palla sotto, dove Podestà e l'immarcabile Kelecevic fanno bello e cattivo tempo. Un parziale di 1-9 per gli ospiti dopo soli 3' costringe Messina a chiamare il time out. Ma nemmeno il minuto di sospensione dà i risultati sperati, la Benetton non riesce ad arginare lo strapotere sotto canestro degli avversari e in attacco non crea conclusioni semplici. Il primo canestro su azione arriva dopo 4'. I trevigiani sembrano soccombere e il parziale di 5-23 non lascia scampo. Il terzo quarto si chiude sul 54-76. La Benetton ricomincia l'ultimo quarto difendendo a zona, stavolta ai lunghi triestini risponde con le penetrazioni delle guardie. Edney e Pittis i trascinatori in quest'ultimo quarto, coadiuvati da un Markoishvili che si prende penetrazioni e tiri senza farselo chiedere due volte (17 i suoi punti finali con un ottimo 4/6 da tre). Tra il 4' e il 7' la caparbietà di Pittis e soci dà i suoi frutti: un parziale di 10-0 sembra rimettere in discussione la partita a 3' dalla fine. Ma la Benetton trova solo forzature a differenza dei triestini che, dopo la strigliata del coach durante il time out, giocano più determinati e ordinati. A 1' dalla fine sul 77-88 Messina archivia la partita cambiando il quintetto in campo e facendo così entrare tutti a referto. Una bella serata, comunque, per il folto pubblico.
Fonte: La Tribuna