PESARO - Tra Urbino e Baia Flaminia, nell’attesa di riatterrare sull’Astronave. Oggi torna all’ovile anche Christoffersen e - pur con qualche acciacco - i dieci di Marco Crespi si sono riaggregati.
Archiviata l’amichevole con Rimini, ci si prepara anima e corpo al match della ripresa. I lupi sono pronti all’azzanno, dopo aver accolto e coccolato il secondo ex pesarese transitato dalle loro parti. Larry Middleton torna al Bpa, dopo una parentesi positiva. «Se sarò emozionato? Beh, anche a questa età vi confesso che l’emozione si sente... Mi è dispiaciuto davvero lasciare Pesaro, ma queste sono le regole del gioco».
E’ felice che ancora si parli di lui, di quello che ha rappresentato e lasciato prima di voltare pagina, di puntare su un progetto diverso.
Ad Avellino per il molleggiato c’è un nuovo ruolo, «Qui sto bene, sto facendo quello che mi è stato chiesto. Mi prendo molti tiri e i compagni mi servono, ecco spiegato il segreto delle mie percentuali elevate (specie dai 6,25 -ndr). Ero partito forte, poi ho un po’ allentato la presa, ora ho capito come fare per tornare quello di prima. Fisicamente sto bene, grazie a Dio, non posso proprio lamentarmi».
Ci parla della sua squadra? «Siamo alterni, con tanti alti e bassi. Ci sono elementi che non avevo mai visto prima in Italia e che non sanno bene come si gioca qui. E’ necessario lottare forte e spesso ci troviamo a dover raddrizzare partite ormai compromesse. Il mio compito è quello di fare da guida, ma tutto deve partire dal play-maker, che a volte è andato in tilt».
L’italianità non è neppure una vostra caratteristica... «Vero, e quelli che ci sono - a parte me - non hanno neppure troppa esperienza. E’ molto difficile vincere tanto in queste condizioni, ma la nostra classifica piange e dobbiamo assolutamente risalire».
La Scavolini attuale ha un’ossatura simile... «Ho visto solo qualche minuto di video - continua Middleton - E’ un gruppo giovane come il nostro, deve sviluppare le sue potenzialità e, credo, anche trovare un’identità».
Nel frattempo Pecile è diventato il play-maker titolare... «Eh sì... Lui è uno che dà tutto, non si tira mai indietro. Si merita quello che ha raggiunto, a un ragazzo così non si può negare niente».
Che partita vedremo, domenica? «Spero una gara gradevole. Sia noi che la Scavolini stiamo faticando e penso che verrà fuori una sfida equilibrata. Vedremo chi avrà più voglia e bisogno dei due punti. Ci stiamo allenando da lunedì, e stiamo lavorando bene? Collins? Non lo conosco ancora».
Vuole fare un favorino ai suoi ex tifosi? Non infierisca troppo... «Non devono preoccuparsi, hanno tanta gente che può difendere su di me! Comunque è un piacere sapere di essere così considerato, dalle vostre parti».
Camilla Cataldo
Archiviata l’amichevole con Rimini, ci si prepara anima e corpo al match della ripresa. I lupi sono pronti all’azzanno, dopo aver accolto e coccolato il secondo ex pesarese transitato dalle loro parti. Larry Middleton torna al Bpa, dopo una parentesi positiva. «Se sarò emozionato? Beh, anche a questa età vi confesso che l’emozione si sente... Mi è dispiaciuto davvero lasciare Pesaro, ma queste sono le regole del gioco».
E’ felice che ancora si parli di lui, di quello che ha rappresentato e lasciato prima di voltare pagina, di puntare su un progetto diverso.
Ad Avellino per il molleggiato c’è un nuovo ruolo, «Qui sto bene, sto facendo quello che mi è stato chiesto. Mi prendo molti tiri e i compagni mi servono, ecco spiegato il segreto delle mie percentuali elevate (specie dai 6,25 -ndr). Ero partito forte, poi ho un po’ allentato la presa, ora ho capito come fare per tornare quello di prima. Fisicamente sto bene, grazie a Dio, non posso proprio lamentarmi».
Ci parla della sua squadra? «Siamo alterni, con tanti alti e bassi. Ci sono elementi che non avevo mai visto prima in Italia e che non sanno bene come si gioca qui. E’ necessario lottare forte e spesso ci troviamo a dover raddrizzare partite ormai compromesse. Il mio compito è quello di fare da guida, ma tutto deve partire dal play-maker, che a volte è andato in tilt».
L’italianità non è neppure una vostra caratteristica... «Vero, e quelli che ci sono - a parte me - non hanno neppure troppa esperienza. E’ molto difficile vincere tanto in queste condizioni, ma la nostra classifica piange e dobbiamo assolutamente risalire».
La Scavolini attuale ha un’ossatura simile... «Ho visto solo qualche minuto di video - continua Middleton - E’ un gruppo giovane come il nostro, deve sviluppare le sue potenzialità e, credo, anche trovare un’identità».
Nel frattempo Pecile è diventato il play-maker titolare... «Eh sì... Lui è uno che dà tutto, non si tira mai indietro. Si merita quello che ha raggiunto, a un ragazzo così non si può negare niente».
Che partita vedremo, domenica? «Spero una gara gradevole. Sia noi che la Scavolini stiamo faticando e penso che verrà fuori una sfida equilibrata. Vedremo chi avrà più voglia e bisogno dei due punti. Ci stiamo allenando da lunedì, e stiamo lavorando bene? Collins? Non lo conosco ancora».
Vuole fare un favorino ai suoi ex tifosi? Non infierisca troppo... «Non devono preoccuparsi, hanno tanta gente che può difendere su di me! Comunque è un piacere sapere di essere così considerato, dalle vostre parti».
Camilla Cataldo
Fonte: Il Messaggero