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Mabo, un match giocato ad alta intensità

Perde con Siena ma ritrova la concentrazione

LIVORNO. Per la cronaca vince Siena (100-88), ma il risultato è solo un dettaglio, l'ultima nota da leggere. Ciò che è conta è che la Mabo finalmente ha potuto allenarsi ad alta intensità, alla faccia degli infortuni (Parente, che purtroppo ne avrà per tutto dicembre, e Cotani, che fino a Roseto sicuramente non giocherà) e delle assenze forzate (Santarossa, il quale rientrerà giovedì dal Portogallo dove è impegnato con la nazionale). Si allena ad alto ritmo Livorno, in vista della trasferta al Pianella di Cucciago, e si vede anche qualcosa di buono. Keith Mc Leod su tutti, 25 punti, con una raffica di triple nel finale, ma soprattutto tanta agilità difensiva, un bel gruzzolo di palloni recuperati, lampi di alta velocità in campo aperto e in penetrazione contro Alphonso Ford e anche contro l'ala Vuckevic, non due mestieranti qualunque. E poi alcuni sprazzi di Sambugaro, finalmente, 5 bombe (su 8 tentativi) a cavallo tra il secondo e il terzo tempo, un passo avanti per un 'attaccante' che la Mabo ha assoluto bisogno di ritrovare, magari fin da domenica, visto che contro Cantù l'anno scorso il soldatino tedesco dopo aver tanto stentato spiccò il volo verso una seconda parte di stagione buona.
Gli altri vanno così così, malino Elliott, che parte con 1/11 nei primi due quarti, ma va considerato che Banchi lo aveva schierato come ala piccola, accanto a Garri e Mutavdzic, non certo il suo ruolo. Non piacciono troppo nemmeno Garri e Misha, se non quando dopo essersi 'preso' con Maggioli a gioco fermo, l'orso bianco reagisce schiacciandogli in faccia ad una mano. Giachetti ha avuto qualche buona folata, ma poi ha sofferto l'esperienza e la tecnica di un Nando Gentile che ha perforato la retina amaranto e ha giostrato il gioco con una lucidità da applausi, e poi il brio di Marcaccini. Nelle file di Livorno va sottolineato anche l'inserimento di Antonio Porta, il giovane argentino scelto dalla Mabo nella scuderia di Andrea Forti (in tribuna, c'erano anche Benvenuti, Grasselli e Bonciani), e tesserato per avere un'alternativa in più in cabina di regia finchè durerà l'assenza del capitano.
La partita è iniziata subito a rincorrere. Banchi ha schierato un quintetto inedito con Giachetti, Mc Leod, Elliott, Garri e Mutavdzic. Elliott non ci ha preso mai e Siena ha allungato chiudendo sul 26-10 il primo quarto. Sambugaro ha provato ad accorciare le distanze con tre bombe consecutive, Elliott ha trovato il primo canestro su azione (contro Nobile) dopo 15' e la Mabo è tornata a meno 10 per poi precipitare all'intervallo sul 51-30 affondata da Ford, Marcaccini e Gentile. Nella ripresa Livorno riduce le distanze con Mc Leod ed Elliott che pian piano si scalda, Banchi prova anche la zona, ma non funziona granchè, ma l'importante, come dice il coach, è che «ci siamo potuti allenare con un livello agonistico che in allenamento, in queste condizioni, non avremmo mai potuto ricreare, bloccati come siamo a livello di risorse». Come dire: la preparazione in vista di Cantù procede. Al Pianella la Mabo ci proverà.
Giulio Corsi

MABO LIVORNO: Giachetti 7, Mc Leod 25, Elliott 17, Mutavdzic 11, Garri 11, Sambugaro 15, Porta, Bertocci 2, Niccolai ne.
MONTEPASCHI SIENA: Gentile 16, Ford 19, Vukcevic 14, Bowdler 12, Maggioli 14, Markovic 12, Nobile 1, Marcaccini 12.
ARBITRI: Ursi, Seghetti, Corrias e Caroti.
Fonte: Il Tirreno
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