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Bell: aspettiamo Smodis

«Più forti se cresciamo in difesa»

Se dieci giorni fa, dopo il derby, e le parole di Marco Madrigali — che per altro non l'ha mai nominato direttamente — gli fossero fischiate le orecchie, forse Charlie Bell avrebbe potuto nutrire qualche sospetto. Le orecchie, evidentemente, non gli hanno causato alcun disturbo e lui, nel frattempo, non ha più parlato di quella stracittadina. E di qualche forzatura, personale, che ha sollevato più di una perplessità. Perché se è vero che a inizio stagione Bell, per forza di cose, doveva fare il boia e l'impiccato — prendendosi responsabilità importanti — è innegabile che, a tutt'oggi, con alcuni rientri e ingaggi in corso d'opera, la abbia più di una bocca da fuoco. E che, per cercare di vincere, e invertire la rotta, la Virtus dovrà trovare un maggior equilibrio offensivo. Ma lui, Charlie Bell, si è mai sentito chiamato in causa? «Veramente — obietta lui — non ho sentito nulla del genere. Tutto sommato, però, ci può stare anche perché quando perdi quattro gare di fila, come è accaduto a noi, si cominciano a cercare spiegazioni, ci si interroga. Io credo che questo periodo, però, ci sia servito. Lavorando in palestra abbiamo cominciato a fidarci maggiormente l'uno dell'altro.
Credo che il gioco di squadra, ora, possa avere il sopravvento».
Non ha ripensato alle soluzioni individuali (troppe) della stracittadina. Ma quella gara — 13 punti di vantaggio al 27' e una Fortitudo sull'orlo del baratro — l'ha vista e rivista più volte davanti a un videoregistratore. Per questo proprio Charlie offre una chiave di lettura personale. «Per me la gara è stata persa perché abbiamo permesso loro di conquistare troppi rimbalzi. Concedendo troppo in difesa. Ecco, se vogliamo crescere, se vogliamo migliorare, dobbiamo partire proprio dalla difesa».
Questa la ricetta di Charlie che un periodo del genere — sconfitte in serie, un po' di malumore e qualche polemica latente — l'ha già vissuto ai tempi del college. «Era il mio primo anno e le premesse erano le stesse di questa stagione. Ovvero un nuovo allenatore, nuovi giocatori, nuovo sistema. Però lavorando, e con un po' di pazienza, siamo riusciti a superare questa situazione. Sono sicuro che la stessa cosa succederà anche a noi. E i miglioramenti si vedranno, ancora di più, quando la squadra sarà al completo. Smodis, per esempio, è un lungo che può costringere le difese avversarie ad allargarsi perché tira bene e passa con la stessa facilità». Salgono le quotazioni di Matjaz, dunque, scendono leggermente quelle di Joey Beard, vittima di un problema muscolare che ne ha rallentato il recupero. Oggi, intanto, test con Ferrara per valutare le condizioni del gruppo (Miralles ha preso la strada di Rimini, Markovic quella di Udine) in vista del match di sabato con la Pippo Milano.
Alessandro Gallo
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