Se Zoran Savic, prima di dare il benvenuto a Repesa, ringrazia pubblicamente Boniciolli, Jasmin fa di più, annunciando una cena con Matteo. «I rapporti con lui – dice il nuovo allenatore della Fortitudo – sono ottimi. Abbiamo parlato a lungo, in passato, lo faremo ancora.
Presto andrò a cena con lui».
Repesa, che si esprime in inglese, promette che in un paio di mesi, sarà in grado di parlare e capire l'italiano. Per rapportarsi meglio con la squadra, i tifosi, la stampa. «Sono arrivato venerdì sera – dice Repesa – e ho passato gli ultimi tre giorni parlando con i miei assistenti e con Savic. Zoran mi ha contattato lunedì scorso: avevo la possibilità di liberarmi dal contratto con il Cibona, non ho impiegato molto per decidere».
Lascia un Cibona che in Eurolega aveva un bilancio migliore della sua Skipper, 3 vittorie e 3 sconfitte, contro il 2-4 dei biancoblù, ma mercoledì prossimo, 4 dicembre, ritroverà la sua ex squadra, come prima avversaria. «Con il Cibona – insiste – abbiamo vinto un paio di gare importanti con il Barcellona e con l'Efes, ma la chiamata della Fortitudo rappresenta la più grande occasione della mia vita».
Un treno che gli era già passato davanti, senza fermarsi, però, nel luglio dello scorso anno. «Venni qua – ricorda Repesa – e parlai con Lefebre. Eravamo anche vicini alla firma, poi non se ne fece più nulla.
Perché? Sinceramente non lo so, ma può succedere, in fondo si parla e si tratta anche per arrivare a queste soluzioni. Ci rimasi un po' male, ma solo perché, concentrandomi esclusivamente sulla Fortitudo, avevo finito per rinunciare a tante buone opportunità. Intanto, però, sono qua, pronto per cominciare».
A sistemare la difesa della Fortitudo. «Scontato che io dica di ripartire dalla difesa? Cosa volete che risponda? Mi sembra che le caratteristiche di questa squadra siano sotto gli occhi di tutti. In attacco ha talento da vendere. In difesa, invece, c'è molto da migliorare».
Repesa ha le idee chiare. «L'obiettivo? Quello della squadra dovete chiederlo alla società – dice indicando l'amico Savic -. Io credo che il gruppo possa migliorare. Perché ci sono le potenzialità e perché io, come allenatore, sono nel mio momento migliore. Ecco perché ho accettato al volo questa opportunità».
Un solo problema, per Jasmin, per giunta contingente. «Lo vedete anche voi – racconta – tra nazionali e infortuni non abbiamo nessuno. E' un problema momentaneo perché sarà difficile preparare l'incontro con Napoli, perché avremo poche ore per farlo. Ma noi non ci arrenderemo mai. Voglio una squadra che abbia una concentrazione feroce, che giochi come una squadra. E che sappia dare il massimo sempre. E che combatta.
Se non sei pronto alla battaglia, in Eurolega, non puoi arrivare da nessuna parte».
Breve incontro anche con la Fossa dei Leoni. La sciarpa al collo e la spiegazione del comunicato della settimana scorsa. Se possono restare le perplessità (sul piano umano) per il trattamento riservato a Boniciolli, c'è una curva pronta a confermare la propria fedeltà alla Fortitudo. E a Repesa, che di questa Fortitudo è il nuovo coach.
Alessandro Gallo
Presto andrò a cena con lui».
Repesa, che si esprime in inglese, promette che in un paio di mesi, sarà in grado di parlare e capire l'italiano. Per rapportarsi meglio con la squadra, i tifosi, la stampa. «Sono arrivato venerdì sera – dice Repesa – e ho passato gli ultimi tre giorni parlando con i miei assistenti e con Savic. Zoran mi ha contattato lunedì scorso: avevo la possibilità di liberarmi dal contratto con il Cibona, non ho impiegato molto per decidere».
Lascia un Cibona che in Eurolega aveva un bilancio migliore della sua Skipper, 3 vittorie e 3 sconfitte, contro il 2-4 dei biancoblù, ma mercoledì prossimo, 4 dicembre, ritroverà la sua ex squadra, come prima avversaria. «Con il Cibona – insiste – abbiamo vinto un paio di gare importanti con il Barcellona e con l'Efes, ma la chiamata della Fortitudo rappresenta la più grande occasione della mia vita».
Un treno che gli era già passato davanti, senza fermarsi, però, nel luglio dello scorso anno. «Venni qua – ricorda Repesa – e parlai con Lefebre. Eravamo anche vicini alla firma, poi non se ne fece più nulla.
Perché? Sinceramente non lo so, ma può succedere, in fondo si parla e si tratta anche per arrivare a queste soluzioni. Ci rimasi un po' male, ma solo perché, concentrandomi esclusivamente sulla Fortitudo, avevo finito per rinunciare a tante buone opportunità. Intanto, però, sono qua, pronto per cominciare».
A sistemare la difesa della Fortitudo. «Scontato che io dica di ripartire dalla difesa? Cosa volete che risponda? Mi sembra che le caratteristiche di questa squadra siano sotto gli occhi di tutti. In attacco ha talento da vendere. In difesa, invece, c'è molto da migliorare».
Repesa ha le idee chiare. «L'obiettivo? Quello della squadra dovete chiederlo alla società – dice indicando l'amico Savic -. Io credo che il gruppo possa migliorare. Perché ci sono le potenzialità e perché io, come allenatore, sono nel mio momento migliore. Ecco perché ho accettato al volo questa opportunità».
Un solo problema, per Jasmin, per giunta contingente. «Lo vedete anche voi – racconta – tra nazionali e infortuni non abbiamo nessuno. E' un problema momentaneo perché sarà difficile preparare l'incontro con Napoli, perché avremo poche ore per farlo. Ma noi non ci arrenderemo mai. Voglio una squadra che abbia una concentrazione feroce, che giochi come una squadra. E che sappia dare il massimo sempre. E che combatta.
Se non sei pronto alla battaglia, in Eurolega, non puoi arrivare da nessuna parte».
Breve incontro anche con la Fossa dei Leoni. La sciarpa al collo e la spiegazione del comunicato della settimana scorsa. Se possono restare le perplessità (sul piano umano) per il trattamento riservato a Boniciolli, c'è una curva pronta a confermare la propria fedeltà alla Fortitudo. E a Repesa, che di questa Fortitudo è il nuovo coach.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino