PESARO — Scusi Costa, con che numero finisce la sua targa?
«Con il tre».
E come ha fatto a girare per Pesaro ieri?
«Ho fatto un'infrazione per andare a Baia Flaminia. Poi sono stato tutto il giorno in casa».
Cosa ha fatto di bello?
«Mi sono riposato. E ho mangiato un coniglio strepitoso cucinato d mia moglie».
Com'è la domenica senza basket?
«Ogni tanto molto bella».
Richardson è tornato alla base?
«Gli abbiamo detto di tornare domenica, sono sicuro che lo ha fatto».
Facciamo un gioco: squadra più?
«Roseto e Reggio Calabria. Forse più la seconda, visti gli organici. E poi Roseto ci sta abituando alle belle partenze».
Dicono che sia stata costruita in economia. Ci crede?
«Non faccio mai i conti in tasca agli altri. Ma visto che continuano a prendere giocatori, non credo che vadano là gratis».
Squadra meno?
«Indubbiamente Siena. Forse il doppio impegno Eurolega-campionato è più duro di quel che pensavano».
E le bolognesi?
«La Virtus ha avuto molti problemi e anche la Fortitudo, visti gli ultimi sviluppi».
Il giovane più interessante?
«Mancinelli della Skipper. Quelli di Livorno non sono male, ma trovare spazio in una grande squadra è più difficile. Poi mi fa impazzire Bulleri, ma non è più una novità».
Il miglior comunitario?
«Rannikko di Roseto».
Il miglior straniero arrivato quest'anno?
«Per il peso che può avere sulla sua squadra, dico Santiago della Virtus Roma».
Parliamo dei nostri nuovi: sensazioni?
«Mi aspettavo un McGhee più devastante come impatto sulle partite. Richardson invece è come ci aspettavamo, solo deve migliorare nella continuità mentre Gilbert sta entrando adesso nelle dinamiche del nostro basket. Albano una bella conferma, Christoffersen ottimi progressi. Lacey è bravo, ma deve imparare a non lasciarci in braghe di tela coi falli».
Il prossimo anno il progetto giovani prevede un'italianizzazione del gruppo?
«Se possibile, sì».
Torna Flamini?
«Prima deve diventare una certezza almeno in A2».
Cinciarini 25 punti nell'ultima partita di B1...
«I programmi su Daniele sono chiari e lui sta dimostrando di sapersi adattare a tutti i livelli in cui lo proviamo: juniores, B2, adesso B1. Vedremo se sarà pronto per i nostri progetti».
Elisabetta Ferri
«Con il tre».
E come ha fatto a girare per Pesaro ieri?
«Ho fatto un'infrazione per andare a Baia Flaminia. Poi sono stato tutto il giorno in casa».
Cosa ha fatto di bello?
«Mi sono riposato. E ho mangiato un coniglio strepitoso cucinato d mia moglie».
Com'è la domenica senza basket?
«Ogni tanto molto bella».
Richardson è tornato alla base?
«Gli abbiamo detto di tornare domenica, sono sicuro che lo ha fatto».
Facciamo un gioco: squadra più?
«Roseto e Reggio Calabria. Forse più la seconda, visti gli organici. E poi Roseto ci sta abituando alle belle partenze».
Dicono che sia stata costruita in economia. Ci crede?
«Non faccio mai i conti in tasca agli altri. Ma visto che continuano a prendere giocatori, non credo che vadano là gratis».
Squadra meno?
«Indubbiamente Siena. Forse il doppio impegno Eurolega-campionato è più duro di quel che pensavano».
E le bolognesi?
«La Virtus ha avuto molti problemi e anche la Fortitudo, visti gli ultimi sviluppi».
Il giovane più interessante?
«Mancinelli della Skipper. Quelli di Livorno non sono male, ma trovare spazio in una grande squadra è più difficile. Poi mi fa impazzire Bulleri, ma non è più una novità».
Il miglior comunitario?
«Rannikko di Roseto».
Il miglior straniero arrivato quest'anno?
«Per il peso che può avere sulla sua squadra, dico Santiago della Virtus Roma».
Parliamo dei nostri nuovi: sensazioni?
«Mi aspettavo un McGhee più devastante come impatto sulle partite. Richardson invece è come ci aspettavamo, solo deve migliorare nella continuità mentre Gilbert sta entrando adesso nelle dinamiche del nostro basket. Albano una bella conferma, Christoffersen ottimi progressi. Lacey è bravo, ma deve imparare a non lasciarci in braghe di tela coi falli».
Il prossimo anno il progetto giovani prevede un'italianizzazione del gruppo?
«Se possibile, sì».
Torna Flamini?
«Prima deve diventare una certezza almeno in A2».
Cinciarini 25 punti nell'ultima partita di B1...
«I programmi su Daniele sono chiari e lui sta dimostrando di sapersi adattare a tutti i livelli in cui lo proviamo: juniores, B2, adesso B1. Vedremo se sarà pronto per i nostri progetti».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino