TRIESTE. È capitata proprio nel momento più opportuno la pausa azzurra della serie A per la Pallacanestro Trieste. Quasi soffocati dal doppio impegno, coppa e campionato, i biancorossi hanno sfruttato la settimana per rigenerarsi sia sotto il profilo fisico sia sotto quello mentale.
«Abbiamo raschiato il fondo del barile, ma non abbiamo trovato alcunché», aveva commentato coach Pancotto al termine della prima sconfitta casalinga con la Pompea Napoli.
Durante la sosta il lavoro in palestra, quindi, è stato mirato a ritrovare le energie necessarie per affrontare il prossimo doppio impegno: Virtus Roma al PalaTrieste e volo a Colonia, due giorni, dopo per confrontarsi con il Rhein Energy in Uleb cup.
Il barile oggi si riempirà anche dell’apporto di Nate Erdmann, reintegrato nel gruppo dopo l’infortunio a una caviglia che l’ha tenuto fuori dalla mischia per più di due settimane.
Lo scrimmage infrasettimanale ha dato risultati confortanti: Trieste ha sepolto il Kvarner Fiume (83-53). Il test ha soddisfatto Cesare Pancotto «per l’intensità e il buon atteggiamento» contro un avversario che si è rivelato più tenero del previsto, soprattutto sotto canestro.
Il match ha visto pure Alessandro De Pol vestire la maglia biancorossa. L’ex Varese e Fortitudo Bologna, ancora senza contratto, da qualche mese si aggrega periodicamente alla truppa triestina, considerato che vive nel capoluogo giuliano.
Per Trieste, che lo aveva cercato la scorsa estate, rimane un sogno proibito, come spiega il gm Ghiacci: «Sandro sarebbe l’ideale per noi. È triestino e ha un forte legame con la città. È un ragazzo che fa gruppo, ma aveva un contratto sostanzioso e la differenza fra le sue richieste e quello che la Pallacanestro Trieste può permettersi è abissale».
Certo è che, se il giocatore non trovasse una sistemazione entro dicembre, le chance di vederlo sul parquet del PalaTrieste, invece che sulle tribune, aumenterebbero.
Intanto la società, dopo avere firmato un contratto con Pasta Zara che sarà il secondo sponsor della squadra, è sempre alla ricerca del marchio principale.
Paolo Menis
«Abbiamo raschiato il fondo del barile, ma non abbiamo trovato alcunché», aveva commentato coach Pancotto al termine della prima sconfitta casalinga con la Pompea Napoli.
Durante la sosta il lavoro in palestra, quindi, è stato mirato a ritrovare le energie necessarie per affrontare il prossimo doppio impegno: Virtus Roma al PalaTrieste e volo a Colonia, due giorni, dopo per confrontarsi con il Rhein Energy in Uleb cup.
Il barile oggi si riempirà anche dell’apporto di Nate Erdmann, reintegrato nel gruppo dopo l’infortunio a una caviglia che l’ha tenuto fuori dalla mischia per più di due settimane.
Lo scrimmage infrasettimanale ha dato risultati confortanti: Trieste ha sepolto il Kvarner Fiume (83-53). Il test ha soddisfatto Cesare Pancotto «per l’intensità e il buon atteggiamento» contro un avversario che si è rivelato più tenero del previsto, soprattutto sotto canestro.
Il match ha visto pure Alessandro De Pol vestire la maglia biancorossa. L’ex Varese e Fortitudo Bologna, ancora senza contratto, da qualche mese si aggrega periodicamente alla truppa triestina, considerato che vive nel capoluogo giuliano.
Per Trieste, che lo aveva cercato la scorsa estate, rimane un sogno proibito, come spiega il gm Ghiacci: «Sandro sarebbe l’ideale per noi. È triestino e ha un forte legame con la città. È un ragazzo che fa gruppo, ma aveva un contratto sostanzioso e la differenza fra le sue richieste e quello che la Pallacanestro Trieste può permettersi è abissale».
Certo è che, se il giocatore non trovasse una sistemazione entro dicembre, le chance di vederlo sul parquet del PalaTrieste, invece che sulle tribune, aumenterebbero.
Intanto la società, dopo avere firmato un contratto con Pasta Zara che sarà il secondo sponsor della squadra, è sempre alla ricerca del marchio principale.
Paolo Menis
