UDINE. L’idillio fra la Snaidero e Mulaomerovic è durato lo spazio di dieci partite di serie A e cinque di Uleb cup. Alla prima sosta di campionato, complici le sostanziose lusinghe del Real Madrid, il play croato re d’Europa con il Panathinaikos Atene ha ripreso a veleggiare ai massimi livelli continentali. L’ha convinto un contratto biennale, con cui il club madridista raddoppia l’ingaggio della Snaidero. In arancione Mula percepiva 270 mila dollari, al Real ne prenderà altri 250 mila che per questa stagione però saranno versati nelle casse della società di Maiano. Dalla prossima, invece, Damir tornerà a incassare un miliardo di vecchie lire a stagione, che era la sua quotazione già al Panathinaikos, ma soprattutto all’Efes Pilsen Istanbul.
È una storia molto mercantile, dopo che Mulaomerovic è stato rimesso in forma dalla Snaidero e che Udine gli era parsa una piazza utile anche perché vicina a Zagabria, dove la moglie era alle prese con la gravidanza difficile di sua moglie. Ora la squadra arancione resta senza il suo leader, vuoto che non potrà essere colmato dalla terza venuta a Udine, anche oggi stesso, di Paul Burke. Il play svedese d’America era il punto d’equilibrio tra le due guardie Mulaomerovic e Vujacic, «doppia accensione» - per definirla alla Blasone – durata lo spazio di due partite: con l’Ural Great Perm in coppa e ad Avellino in campionato.
Pare che la società, con il presidente Edi Snaidero attivo in prima persona anche se in viaggio per il Messico per la presentazione di una nuova cucina, sia alla ricerca di una soluzione aggiuntiva nel ruolo di play. Per Udine è già corso a ripetizione il nome di Woolridge, benimino del Carnera nella scorsa stagione ceh è stato appena avvicendato da Eddie Gill, nel 2000-2001 per cinque gare alla Skipper Bologna, negli Ashville Altitude nella Nbdl.
L’americano ha però il problema del visto d’ingresso in Italia. La Snaidero ne ha ancora uno a disposizione, ma forse non è giunta l’ora che se lo giochi. Nel contingente degli extracomunitari già autorizzati da Coni e Fip c’è Mc Cants, in uscita dalla Monte Paschi Siena, che può anche fare al caso di Udine.
Altrimenti si torna a bomba sugli italiani. Attruia, però, ha già detto non grazie una volta, a meno che non si riprenda la telenovela di tutta l’estate con la caccia a un play comunitario che ha visto sfumare nell’ordine Sciarra, Pepe Sanchez, Harisis e Papaluokas prima di arrivare alla chicca Mulaomerovic.
Valerio Morelli
È una storia molto mercantile, dopo che Mulaomerovic è stato rimesso in forma dalla Snaidero e che Udine gli era parsa una piazza utile anche perché vicina a Zagabria, dove la moglie era alle prese con la gravidanza difficile di sua moglie. Ora la squadra arancione resta senza il suo leader, vuoto che non potrà essere colmato dalla terza venuta a Udine, anche oggi stesso, di Paul Burke. Il play svedese d’America era il punto d’equilibrio tra le due guardie Mulaomerovic e Vujacic, «doppia accensione» - per definirla alla Blasone – durata lo spazio di due partite: con l’Ural Great Perm in coppa e ad Avellino in campionato.
Pare che la società, con il presidente Edi Snaidero attivo in prima persona anche se in viaggio per il Messico per la presentazione di una nuova cucina, sia alla ricerca di una soluzione aggiuntiva nel ruolo di play. Per Udine è già corso a ripetizione il nome di Woolridge, benimino del Carnera nella scorsa stagione ceh è stato appena avvicendato da Eddie Gill, nel 2000-2001 per cinque gare alla Skipper Bologna, negli Ashville Altitude nella Nbdl.
L’americano ha però il problema del visto d’ingresso in Italia. La Snaidero ne ha ancora uno a disposizione, ma forse non è giunta l’ora che se lo giochi. Nel contingente degli extracomunitari già autorizzati da Coni e Fip c’è Mc Cants, in uscita dalla Monte Paschi Siena, che può anche fare al caso di Udine.
Altrimenti si torna a bomba sugli italiani. Attruia, però, ha già detto non grazie una volta, a meno che non si riprenda la telenovela di tutta l’estate con la caccia a un play comunitario che ha visto sfumare nell’ordine Sciarra, Pepe Sanchez, Harisis e Papaluokas prima di arrivare alla chicca Mulaomerovic.
Valerio Morelli