Per un attimo, in Fortitudo, hanno pensato di avere il nuovo Fucka. E' successo, ieri, in mattinata, quando sono state effettuate le prime misurazioni su Repesa, per fornire al tecnico il materiale sportivo.
Jasmin, che ieri mattina ha preso possesso del PalaDozza, ha lo stesso numero di scarpe di Gregor: il 15.
Amenità a parte, l'allenatore croato ha subito cambiato il programma di allenamenti, fissando una doppia seduta per la sua prima giornata di lavoro. A farne le spese, però, è stato il solo Robert Fultz, che nel pomeriggio ha doppiato l'allenamento della mattina in compagnia degli juniores. Vlado Scepanovic lamenta un'infiammazione e continua le terapie del caso, ma si ferma anche Carlos Delfino per un dolore al piede. Ma le preoccupazioni della Fortitudo sono rivolte altrove perché, domani, tornerà in città Kovacic. Il pivot croato rientra con quattro giorni d'anticipo rispetto ai tempi prefissati, ma non è un buon segno. Emilio, il migliore, per valutazione, nella stracittadina di otto giorni fa, si è procurato uno stiramento. Quanto sia leggero lo dovranno stabilire gli esami che, da domani, effettueranno i sanitari biancoblù.
La Fortitudo rischia comunque di perdere Emilio – che nelle ultime uscite era stato schierato nello starting five insieme con il connazionale Mate Skelin – per almeno una decina di giorni. A Napoli senza Kovacic, dunque, e senza il centrone anche contro il Cibona Zagabria, il 4 dicembre al PalaDozza.
Proprio per questo motivo, Zoran Savic sta cercando di “liberare” prima del previsto Skelin. Mate dovrebbe giocare, con la nazionale croata, giovedì, contro la rappresentativa di Cipro. Un match dall'esito assai scontato, ecco perché il giemme si sta adoperando – in fondo è stata la stessa rappresentativa croata ad “azzoppare” Kovacic – per riavere Skelin prima del tempo. Se non dovessero esserci novità di sorta, però, Jasmin Repesa dovrà rassegnarsi ad allenare la squadra, nella migliore delle ipotesi, giovedì sera, a tre giorni di distanza dalla trasferta di Napoli.
Gara assai insidiosa perché i partenopei hanno dimostrato di avere un organico di buon livello. E perché, soprattutto, la Fortitudo ritroverà Marty “Martino” Conlon, oggetto misterioso in biancoblù nei primi mesi della stagione 1997/98.
Alessandro Gallo
Jasmin, che ieri mattina ha preso possesso del PalaDozza, ha lo stesso numero di scarpe di Gregor: il 15.
Amenità a parte, l'allenatore croato ha subito cambiato il programma di allenamenti, fissando una doppia seduta per la sua prima giornata di lavoro. A farne le spese, però, è stato il solo Robert Fultz, che nel pomeriggio ha doppiato l'allenamento della mattina in compagnia degli juniores. Vlado Scepanovic lamenta un'infiammazione e continua le terapie del caso, ma si ferma anche Carlos Delfino per un dolore al piede. Ma le preoccupazioni della Fortitudo sono rivolte altrove perché, domani, tornerà in città Kovacic. Il pivot croato rientra con quattro giorni d'anticipo rispetto ai tempi prefissati, ma non è un buon segno. Emilio, il migliore, per valutazione, nella stracittadina di otto giorni fa, si è procurato uno stiramento. Quanto sia leggero lo dovranno stabilire gli esami che, da domani, effettueranno i sanitari biancoblù.
La Fortitudo rischia comunque di perdere Emilio – che nelle ultime uscite era stato schierato nello starting five insieme con il connazionale Mate Skelin – per almeno una decina di giorni. A Napoli senza Kovacic, dunque, e senza il centrone anche contro il Cibona Zagabria, il 4 dicembre al PalaDozza.
Proprio per questo motivo, Zoran Savic sta cercando di “liberare” prima del previsto Skelin. Mate dovrebbe giocare, con la nazionale croata, giovedì, contro la rappresentativa di Cipro. Un match dall'esito assai scontato, ecco perché il giemme si sta adoperando – in fondo è stata la stessa rappresentativa croata ad “azzoppare” Kovacic – per riavere Skelin prima del tempo. Se non dovessero esserci novità di sorta, però, Jasmin Repesa dovrà rassegnarsi ad allenare la squadra, nella migliore delle ipotesi, giovedì sera, a tre giorni di distanza dalla trasferta di Napoli.
Gara assai insidiosa perché i partenopei hanno dimostrato di avere un organico di buon livello. E perché, soprattutto, la Fortitudo ritroverà Marty “Martino” Conlon, oggetto misterioso in biancoblù nei primi mesi della stagione 1997/98.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino
