PESARO — La Scavolini ha ripreso dopo cinque giorni di riposo con un'amichevole: quali indicazioni per Crespi?
«La partita contro Osimo l'abbiamo giocata prima di tutto per ricordare un giocatore, Fabio Principi, che ha dato tanto a più di una squadra nelle Marche. Dal punto di vista tecnico era un test poco attendibile, molti giocatori erano tornati solo in tarda mattinata e avevamo anche quattro assenze. Però dopo un inizio dove la gambe facevano fatica a muoversi, ci siamo divertiti».
A proposito di assenze, come mai non è tornato Richardson?
«La sua fidanzata aspetta un bimbo, rientrerà domani».
Esordio di Marquinho in maglia biancorossa, pur se in amichevole: impressioni?
«Ha giocato solo qualche minuto, ma come dicevo la gara non era troppo attendibile. Il suo programma di quest'anno prevede una stagione individuale di pallacanestro e di lingua italiana».
Sì d'accordo, ma cosa pensa Crespi di questo giovane che si allena tutti i giorni con la prima squadra?
«Sicuramente è un giocatore che ha un grandissimo talento. E' una guardia universale, nel senso che potrebbe giocare anche qualche minuto da play e qualcuno da ala piccola. Ha un'apertura alare smisurata, occupa una grande porzione di campo e possiede grande capacità nella penetrazione e nel passaggio. Per il resto è ancora un bimbo, deve migliorare fisicamente ed è abituato a giocare con un'intensità diversa rispetto al basket europeo ma ha davanti questi mesi di apprendimento apposta».
Durante la sosta molte squadre stanno rivoluzionando il proprio organico, compresa Avellino, la vostra prossima avversaria. Come giudica i movimenti dell'Air?
«E' una squadra che sta rispettando le aspettative, insomma fa il suo dovere per quelli che erano gli obiettivi. Ha preso questo James Collins che due stagioni fa ha giocato anche a Badalona, tagliando Bracey che è un gran talento ma, da quanto ho sentito, non riusciva ad inserirsi umanamente né come rispetto tecnico del gruppo. Sicuramente una formazione che può fare bene, con tutti quegli stranieri».
Invece in casa Scavolini è tutto tranquillo?
«Sì che lo è. Si sapeva dall'inizio che, se non succedeva qualche cosa di particolare, questo qua sarebbe stato il gruppo su cui lavorare. Nel momento in cui punti sui giovani fare bocciature dopo dieci giornate sarebbe contro il programma che intendiamo portare avanti».
Cos'è successo a McGhee che stava sbocciando e invece nelle ultime due partite si è incartato?
«Mi sembra che a volte capisca con quale fisicità e pure quali "sporcherie" si gioca dalle nostre parti, mentre altre volte rimane confuso e non si aspetta questo tipo di gioco. Ogni tanto riesce ad usare il suo talento atletico, ogni tanto va in tilt di fronte alle difese che usano molto più il contatto rispetto a quello che accade nella Ncaa».
Elisabetta Ferri
«La partita contro Osimo l'abbiamo giocata prima di tutto per ricordare un giocatore, Fabio Principi, che ha dato tanto a più di una squadra nelle Marche. Dal punto di vista tecnico era un test poco attendibile, molti giocatori erano tornati solo in tarda mattinata e avevamo anche quattro assenze. Però dopo un inizio dove la gambe facevano fatica a muoversi, ci siamo divertiti».
A proposito di assenze, come mai non è tornato Richardson?
«La sua fidanzata aspetta un bimbo, rientrerà domani».
Esordio di Marquinho in maglia biancorossa, pur se in amichevole: impressioni?
«Ha giocato solo qualche minuto, ma come dicevo la gara non era troppo attendibile. Il suo programma di quest'anno prevede una stagione individuale di pallacanestro e di lingua italiana».
Sì d'accordo, ma cosa pensa Crespi di questo giovane che si allena tutti i giorni con la prima squadra?
«Sicuramente è un giocatore che ha un grandissimo talento. E' una guardia universale, nel senso che potrebbe giocare anche qualche minuto da play e qualcuno da ala piccola. Ha un'apertura alare smisurata, occupa una grande porzione di campo e possiede grande capacità nella penetrazione e nel passaggio. Per il resto è ancora un bimbo, deve migliorare fisicamente ed è abituato a giocare con un'intensità diversa rispetto al basket europeo ma ha davanti questi mesi di apprendimento apposta».
Durante la sosta molte squadre stanno rivoluzionando il proprio organico, compresa Avellino, la vostra prossima avversaria. Come giudica i movimenti dell'Air?
«E' una squadra che sta rispettando le aspettative, insomma fa il suo dovere per quelli che erano gli obiettivi. Ha preso questo James Collins che due stagioni fa ha giocato anche a Badalona, tagliando Bracey che è un gran talento ma, da quanto ho sentito, non riusciva ad inserirsi umanamente né come rispetto tecnico del gruppo. Sicuramente una formazione che può fare bene, con tutti quegli stranieri».
Invece in casa Scavolini è tutto tranquillo?
«Sì che lo è. Si sapeva dall'inizio che, se non succedeva qualche cosa di particolare, questo qua sarebbe stato il gruppo su cui lavorare. Nel momento in cui punti sui giovani fare bocciature dopo dieci giornate sarebbe contro il programma che intendiamo portare avanti».
Cos'è successo a McGhee che stava sbocciando e invece nelle ultime due partite si è incartato?
«Mi sembra che a volte capisca con quale fisicità e pure quali "sporcherie" si gioca dalle nostre parti, mentre altre volte rimane confuso e non si aspetta questo tipo di gioco. Ogni tanto riesce ad usare il suo talento atletico, ogni tanto va in tilt di fronte alle difese che usano molto più il contatto rispetto a quello che accade nella Ncaa».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino