Il campionato va in ferie per due settimane. Stop ottimale dunque per la banda amaranto, per rifiatare e per riorganizzare le idee in viste dei prossimi mesi che potrebbero riservare belle sorprese se si aggiungessero nuovi «amici» pronti a investire nel progetto play off.
Faraoni, arrivati a questo stop, se dovessimo fare un primo bilancio?
«Sicuramente è positivo fino a questo momento. Sulla nostra classifica mancano solo i due punti di domenica persi contro Pesaro. Dalla nostra parte c'è da considerare i molti infortuni che ci hanno perseguitato da Mc Leod a Parente a Garri, che non hanno permesso a Banchi di lavorare con l'organico al completo».
Per quanto riguarda il pubblico, soddisfatti?
«Siamo un po' delusi per come è andata la campagna abbonamenti. Speravamo di arrivare a quota mille con le molteplici agevolazioni, sia per donne sia per under 18, che erano a disposizione dei tifosi. Così non è stato, non ci lamentiamo dell'affluenza settimanale al PalaMacchia, dato che il Livorno calcio impedisce a tante famiglie, spesso e volentieri di comprare due biglietti nella stessa giornata ».
Cosa c'è da cambiare o da consolidare in questo gruppo?
«Lei ha usato la parola gruppo. E' la giusta parola da utilizzare per la nostra squadra. Dobbiamo riuscire a lavorare dal lunedì al sabato tutti insieme, cosa che fino ad adesso non è stata sempre possibile, proprio perché la nostra forza maggiore è il gruppo».
La Mabo si rigetterà sul mercato?
«Per adesso consideriamo la squadra completa così. Non escludo che, come era in programma a giugno, se dovessero subentrare nuove forze dal punto di vista delle sponsorizzazioni non si possa dare un occhiata al carrello degli acquisti. Per ora però i soci hanno fatto già moltissimi sacrifici e continuiamo così».
Giacomo Niccolini
Faraoni, arrivati a questo stop, se dovessimo fare un primo bilancio?
«Sicuramente è positivo fino a questo momento. Sulla nostra classifica mancano solo i due punti di domenica persi contro Pesaro. Dalla nostra parte c'è da considerare i molti infortuni che ci hanno perseguitato da Mc Leod a Parente a Garri, che non hanno permesso a Banchi di lavorare con l'organico al completo».
Per quanto riguarda il pubblico, soddisfatti?
«Siamo un po' delusi per come è andata la campagna abbonamenti. Speravamo di arrivare a quota mille con le molteplici agevolazioni, sia per donne sia per under 18, che erano a disposizione dei tifosi. Così non è stato, non ci lamentiamo dell'affluenza settimanale al PalaMacchia, dato che il Livorno calcio impedisce a tante famiglie, spesso e volentieri di comprare due biglietti nella stessa giornata ».
Cosa c'è da cambiare o da consolidare in questo gruppo?
«Lei ha usato la parola gruppo. E' la giusta parola da utilizzare per la nostra squadra. Dobbiamo riuscire a lavorare dal lunedì al sabato tutti insieme, cosa che fino ad adesso non è stata sempre possibile, proprio perché la nostra forza maggiore è il gruppo».
La Mabo si rigetterà sul mercato?
«Per adesso consideriamo la squadra completa così. Non escludo che, come era in programma a giugno, se dovessero subentrare nuove forze dal punto di vista delle sponsorizzazioni non si possa dare un occhiata al carrello degli acquisti. Per ora però i soci hanno fatto già moltissimi sacrifici e continuiamo così».
Giacomo Niccolini
Fonte: La Nazione