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Italia a rullo, l'Inghilterra si ferma a 39

Senza storia la prima sfida del trittico azzurro verso gli Europei: a Coventry finisce 97-39

Inghilterra-Italia 39-97 (15-21, 23-51; 31-77)
INGHILTERRA: Baker 3 (0/3, 1/4), Gardiner 6 (2/7, 0/3), Dorsey 8 (3/8, 0/2), Bernard 3 (1/5, 0/1), Betts 16 (7/15); Yorick 3 (0/4, 1/1), McKinney (0/3 da 3), Pearson (0/2), Haslam (0/4), Herriman (0/1). All.: Nemeth.
ITALIA: Bulleri 8 (2/5, 1/2), Abbio 3 (0/1, 1/4), Righetti 13 (3/4, 2/4), Galanda 6 (0/4, 2/3), Chiacig 17 (6/11); Pozzecco 11 (5/6, 0/1), Radulovic 10 (2/2, 2/4), Marconato 11 (4/6), Tonolli 5 (1/1, 1/4), Mian 13 (3/3, 2/3). All.: Recalcati.
ARBITRI: Alzuria (Spa) e De Coster (Bel).
NOTE - Tiri liberi: Ing 7/11, Ita 12/19. Rimbalzi: Ing 34 (Betts 12), Ita 53 (Marconato 9). Assist: Ing 6 (6 con 1), Ita 19 (Pozzecco 8). Progressione: 5’ 4-10, 15’ 18-37, 25’ 28-62, 35’ 36-84. Fallo antisportivo: Yorick 28’48" (31-70). Spett. 200.
COVENTRY - Doveva essere una formalità e una formalità è stata. L’Italia batte largamente l’Inghilterra a Coventry e fa un altro passo in avanti verso Svezia 2003. Ora le basterà vincere le prossime due partite, in casa con la Repubblica Ceca e in Portogallo, per avere la certezza aritmetica.
La partita dello Skydome, giocata davanti a circa 200 spettatori, è durata un quarto, il primo, durante il quale gli azzurri hanno preso le misure agli avversari, stendendoli poi nel secondo con la difesa a zona, contro la quale Betts e soci non hanno capito davvero nulla. Limitato l’ex centro della Fortitudo, che era stato l’unico a dare fastidio all’Italia in avvio (9 punti nel primo periodo, chiuso sul 15-21), contro la zona gli esterni di coach Nemeth sono stati incapaci di trovare il lungo e così il gioco è stato fatto. Anche perché all’Inghilterra mancava Steve Hansell, il play titolare, al quale il Larissa (la squadra greca in cui milita) ha negato il permesso per giocare con la sua Nazionale.
Senza esterni in grado di far girare la squadra e di segnare da fuori (1/9 da tre nel primo tempo contro il 7/16 dell’Italia), la partita degli inglesi aveva vita breve. Dopo il buon avvio di Chiacig, erano a turno Marconato, Mian e un Pozzecco bravissimo a dettare il ritmo e a spezzare in due la difesa inglese a martellare il canestro avversario. Così il 18-0 per gli azzurri, firmato dagli esterni, era solo la logica conclusione di una superiorità schiacciante. Si passava in fretta dal 18-26 al 18-44 e la gara finiva lì. Il secondo tempo si giocava solo perché previsto dal regolamento.
Massimo Oriani
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