SAVIC, avete scelto il nuovo allenatore della Fortitudo?
«Non ancora, ma manca poco. Oggi, domani... Vi informeremo, così la smetterete di scrivere che è questo o quello, tanto non sarà né questo né quello».
Tutti diciamo e scriviamo Sagadin.
«Dite e scrivete male. Non sarà lui, non lo sento da quest´estate, ma ormai è perfino inutile che stia a ripeterlo, tanto non serve a nulla».
Non se la prenda, è normale nei giorni del ribaltone che esca il toto-allenatore, succede sempre così...
«Sì, ma alcune cose mi hanno fatto arrabbiare. Per esempio c´è chi scrive da mesi che contattiamo altri allenatori, oppure c´è chi, come avete fatto voi, ha scritto che io avrei comunicato l´esonero a Boniciolli mentre era a cena. Non è vero, non l´avrei mai fatto, sarebbe stata una scorrettezza».
L´abbiamo già scritto, lo stiamo riscrivendo. Però, al di là della tempistica, ci darà atto del fatto che tutta Bologna sapeva che dopo il derby Boniciolli non sarebbe restato, a cominciare da Boniciolli stesso?
«Boniciolli è stato esonerato martedì. Fino a quel momento era l´allenatore della Fortitudo. Questa è la verità, le altre sono voci e Bologna è sempre piena di voci».
Però in certi casi le voci vengono incoraggiate: qui un allenatore non era mai stato esonerato dopo aver vinto un derby.
«Ma cosa c´entra? Io, noi, dobbiamo fare valutazioni più ampie, non guardare a una partita, anche se è il derby, e nemmeno aspettare una sconfitta».
Però la sensazione sabato sera era che la Fortitudo fosse quanto meno viva e reattiva, di solito i sintomi di un gruppo unito e fedele al timoniere.
«Voi dite viva e reattiva, io potrei anche pensare che si poteva giocare meglio nel primo tempo. Sentite: se volevamo esonerare Boniciolli per forza, lo facevamo dopo le prime due sconfitte di campionato, arrivate contro squadre non di prima fascia. Invece abbiamo fatto altre valutazioni, per esempio anche quella che noi rischiamo di restare fuori dall´Eurolega, che per la Fortitudo sarebbe un danno gravissimo».
D´accordo quasi su tutto: ma lei sarà d´accordo sul fatto che, quando quest´estate avete tenuto Boniciolli in stallo per un mese, ne avete minato la credibilità?
«No, non sono d´accordo. Tutti, compreso me, quest´estate per un mese non abbiamo saputo quale sarebbe stato il nostro futuro. E se lui ha pensato di essere penalizzato per questo, doveva dirmi no nel momento in cui gli ho chiesto se voleva restare con noi».
Resta sempre in piedi l´ipotesi della soluzione interna, ossia la squadra affidata a Roggiani e Breveglieri?
«Assolutamente sì. Stiamo valutando varie soluzioni, ma sappiamo che Roggiani è un allenatore affidabilissimo, e Breveglieri è pronto per essere assistente in A1».
E Sakota?
«E´ stato il mio allenatore per tanto tempo, lo scrivete perché fate due più due. Ma non sempre questo basta».
Giovanni Egidio
«Non ancora, ma manca poco. Oggi, domani... Vi informeremo, così la smetterete di scrivere che è questo o quello, tanto non sarà né questo né quello».
Tutti diciamo e scriviamo Sagadin.
«Dite e scrivete male. Non sarà lui, non lo sento da quest´estate, ma ormai è perfino inutile che stia a ripeterlo, tanto non serve a nulla».
Non se la prenda, è normale nei giorni del ribaltone che esca il toto-allenatore, succede sempre così...
«Sì, ma alcune cose mi hanno fatto arrabbiare. Per esempio c´è chi scrive da mesi che contattiamo altri allenatori, oppure c´è chi, come avete fatto voi, ha scritto che io avrei comunicato l´esonero a Boniciolli mentre era a cena. Non è vero, non l´avrei mai fatto, sarebbe stata una scorrettezza».
L´abbiamo già scritto, lo stiamo riscrivendo. Però, al di là della tempistica, ci darà atto del fatto che tutta Bologna sapeva che dopo il derby Boniciolli non sarebbe restato, a cominciare da Boniciolli stesso?
«Boniciolli è stato esonerato martedì. Fino a quel momento era l´allenatore della Fortitudo. Questa è la verità, le altre sono voci e Bologna è sempre piena di voci».
Però in certi casi le voci vengono incoraggiate: qui un allenatore non era mai stato esonerato dopo aver vinto un derby.
«Ma cosa c´entra? Io, noi, dobbiamo fare valutazioni più ampie, non guardare a una partita, anche se è il derby, e nemmeno aspettare una sconfitta».
Però la sensazione sabato sera era che la Fortitudo fosse quanto meno viva e reattiva, di solito i sintomi di un gruppo unito e fedele al timoniere.
«Voi dite viva e reattiva, io potrei anche pensare che si poteva giocare meglio nel primo tempo. Sentite: se volevamo esonerare Boniciolli per forza, lo facevamo dopo le prime due sconfitte di campionato, arrivate contro squadre non di prima fascia. Invece abbiamo fatto altre valutazioni, per esempio anche quella che noi rischiamo di restare fuori dall´Eurolega, che per la Fortitudo sarebbe un danno gravissimo».
D´accordo quasi su tutto: ma lei sarà d´accordo sul fatto che, quando quest´estate avete tenuto Boniciolli in stallo per un mese, ne avete minato la credibilità?
«No, non sono d´accordo. Tutti, compreso me, quest´estate per un mese non abbiamo saputo quale sarebbe stato il nostro futuro. E se lui ha pensato di essere penalizzato per questo, doveva dirmi no nel momento in cui gli ho chiesto se voleva restare con noi».
Resta sempre in piedi l´ipotesi della soluzione interna, ossia la squadra affidata a Roggiani e Breveglieri?
«Assolutamente sì. Stiamo valutando varie soluzioni, ma sappiamo che Roggiani è un allenatore affidabilissimo, e Breveglieri è pronto per essere assistente in A1».
E Sakota?
«E´ stato il mio allenatore per tanto tempo, lo scrivete perché fate due più due. Ma non sempre questo basta».
Giovanni Egidio
Fonte: La Repubblica