dall'Alto Adige
TRENTO. Il conto alla rovescia è iniziato: questa sera, alle 19,30, l'Italbasket scende sul campo di Coventry, in Inghilterra, per la corsa verso la qualificazione ai Campionati d'Europa di Svezia 2003 che passerà, sabato pomeriggio, da Trento. Al Palaghiaie di Via Fersina, infatti, i cestisti azzurri sfideranno la Repubblica Ceca.
Un evento unico, senza precedenti, che fa di Trento una delle capitali del canestro. Lo scorso anno, con gli Harlem Globtrotter, il palazzetto dello sport aveva scoperto la sua vocazione extrapallavolistica, riempiendosi all'inverosimile: 4500 persone, record assoluto di presenze in Via Fersina. Per sabato sono già stati venduti 3200 biglietti, ma si auspica un'altra affluenza da primato.
«Puntiamo a raggiungere i 4700 spettatori - spiega Tony Bridi, unico allenatore nazionale del Trentino che ha portato il gruppo di Trentinobasket ai massimi vertici organizzativi -. Si tratta di un evento di portata eccezionale, che racchiude in sé diversi appuntamenti di rilievo. L'anno scorso abbiamo avuto un ottimo riscontro e, oltre ai numeri, siamo stati felici di constatare l'interesse da parte di un pubblico completamente diverso da quello che solitamente affolla il palazzetto e, tra l'altro, ricco di giovani».
Il progetto di Trentinobasket ha già raggiunto mete ambiziose, ma Italia-Repubblica Ceca di sabato non sarà che uno dei primi passi verso la conquista di una nuova dimensione della pallacanestro in Trentino.
«Siamo solo un piccolo punto nell'universo del basket - aggiunge Bridi -. Ciò nonostante abbiamo già una certa considerazione in ambito nazionale e collegamenti preziosi con i vertici della federazione. Il nostro obiettivo è di portare qualità e professionalità allo sport, valorizzare il movimento femminile e iniziare a costruire, partendo dal basso, con un'ottica diversa da quella attuale. Si deve ancora lavorare molto, soprattutto per far sì che venga abbandonata la mentalità ristretta di adesso. La pallacanestro, in Trentino, è un movimento in crescita, ma alle varie realtà mancano strutture e collegamenti con il territorio».
La cura nei vari aspetti organizzativi è uno dei punti di forza dello staff che sta lavorando freneticamente per allestire l'evento. Già quest'oggi dovrebbe essere issata, in Piazza Duomo, una gigantografia di 153 metri quadrati della Nazionale che sabato sarà capitanata da Alessandro «Picchio» Abbio. Domani mattina, al Palasport, verrà predisposto il campo di gioco per consentire alle due nazionali di potersi allenare. Per il giorno dell'incontro, infine, si annunciano grandi novità scenografiche, tra le quali l'installazione, per la prima volta in Italia, di 60 metri di pannelli luminosi a bordo campo in sostituzione dei tradizionali rotor pubblicitari.
«Abbiamo uno spiegamento di forze e mezzi adeguato ad un campionato intero - conclude Tony Bridi -. Vogliamo proporre qualcosa di diverso per dimostrare che in Trentino c'è un gruppo solido, animato dalla voglia di crescere. Questo, però, comporta delle spese molto elevate. Abbiamo dovuto risolvere una serie di problemi, come l'omologazione internazionale del campo di gioco e la convivenza con Trentino volley. Grazie alla disponibilità e alla collaborazione di dirigenti come Massimo Dalfovo i giocatori dell'Itas si alleneranno al Santa Chiara nei giorni in cui noi occupiamo il palazzetto. Purtroppo non tutti hanno recepito l'importanza dell'avvenimento. Se alcuni, dal presidente della Regione Andreotti agli assessori provinciali Berasi e Benedetti, o Il Cte, ci sono stati vicino, il Comune di Trento probabilmente non ha capito la portata della manifestazione».
Gli ingredienti per la buona riuscita ci sono. E tra Italia e Repubblica Ceca saranno scintille.
Stefano Broccardo
TRENTO. Il conto alla rovescia è iniziato: questa sera, alle 19,30, l'Italbasket scende sul campo di Coventry, in Inghilterra, per la corsa verso la qualificazione ai Campionati d'Europa di Svezia 2003 che passerà, sabato pomeriggio, da Trento. Al Palaghiaie di Via Fersina, infatti, i cestisti azzurri sfideranno la Repubblica Ceca.
Un evento unico, senza precedenti, che fa di Trento una delle capitali del canestro. Lo scorso anno, con gli Harlem Globtrotter, il palazzetto dello sport aveva scoperto la sua vocazione extrapallavolistica, riempiendosi all'inverosimile: 4500 persone, record assoluto di presenze in Via Fersina. Per sabato sono già stati venduti 3200 biglietti, ma si auspica un'altra affluenza da primato.
«Puntiamo a raggiungere i 4700 spettatori - spiega Tony Bridi, unico allenatore nazionale del Trentino che ha portato il gruppo di Trentinobasket ai massimi vertici organizzativi -. Si tratta di un evento di portata eccezionale, che racchiude in sé diversi appuntamenti di rilievo. L'anno scorso abbiamo avuto un ottimo riscontro e, oltre ai numeri, siamo stati felici di constatare l'interesse da parte di un pubblico completamente diverso da quello che solitamente affolla il palazzetto e, tra l'altro, ricco di giovani».
Il progetto di Trentinobasket ha già raggiunto mete ambiziose, ma Italia-Repubblica Ceca di sabato non sarà che uno dei primi passi verso la conquista di una nuova dimensione della pallacanestro in Trentino.
«Siamo solo un piccolo punto nell'universo del basket - aggiunge Bridi -. Ciò nonostante abbiamo già una certa considerazione in ambito nazionale e collegamenti preziosi con i vertici della federazione. Il nostro obiettivo è di portare qualità e professionalità allo sport, valorizzare il movimento femminile e iniziare a costruire, partendo dal basso, con un'ottica diversa da quella attuale. Si deve ancora lavorare molto, soprattutto per far sì che venga abbandonata la mentalità ristretta di adesso. La pallacanestro, in Trentino, è un movimento in crescita, ma alle varie realtà mancano strutture e collegamenti con il territorio».
La cura nei vari aspetti organizzativi è uno dei punti di forza dello staff che sta lavorando freneticamente per allestire l'evento. Già quest'oggi dovrebbe essere issata, in Piazza Duomo, una gigantografia di 153 metri quadrati della Nazionale che sabato sarà capitanata da Alessandro «Picchio» Abbio. Domani mattina, al Palasport, verrà predisposto il campo di gioco per consentire alle due nazionali di potersi allenare. Per il giorno dell'incontro, infine, si annunciano grandi novità scenografiche, tra le quali l'installazione, per la prima volta in Italia, di 60 metri di pannelli luminosi a bordo campo in sostituzione dei tradizionali rotor pubblicitari.
«Abbiamo uno spiegamento di forze e mezzi adeguato ad un campionato intero - conclude Tony Bridi -. Vogliamo proporre qualcosa di diverso per dimostrare che in Trentino c'è un gruppo solido, animato dalla voglia di crescere. Questo, però, comporta delle spese molto elevate. Abbiamo dovuto risolvere una serie di problemi, come l'omologazione internazionale del campo di gioco e la convivenza con Trentino volley. Grazie alla disponibilità e alla collaborazione di dirigenti come Massimo Dalfovo i giocatori dell'Itas si alleneranno al Santa Chiara nei giorni in cui noi occupiamo il palazzetto. Purtroppo non tutti hanno recepito l'importanza dell'avvenimento. Se alcuni, dal presidente della Regione Andreotti agli assessori provinciali Berasi e Benedetti, o Il Cte, ci sono stati vicino, il Comune di Trento probabilmente non ha capito la portata della manifestazione».
Gli ingredienti per la buona riuscita ci sono. E tra Italia e Repubblica Ceca saranno scintille.
Stefano Broccardo
