FABRIANO - Si dice che nello sport quando si attraversano momenti di difficoltà l'ambiente si compatta, il gruppo diventa più unito, si fa fronte comune. Verissimo. Fabriano veniva da sette sconfitte consecutive sul campo, due giorni di sciopero dei giocatori per il ritardo degli stipendi e, ormai una costante, una situazione finanziaria generale vicina al tracollo. Ma ecco la vittoria dell'orgoglio per questa Carifac bella di notte (finora le uniche due affermazioni sono giunte nei turni del dopo-cena) che ha aspettato proprio l'arrivo al PalaGuerrieri di una diretta rivale nella corsa alla salvezza, Biella, per batterla (87-84) e agganciarla a quota quattro punti, lasciando Udine (esonerato ieri coach Fabrizio Frates per far posto a Stefano Pillastrini) da sola in coda a due. Ed ora, almeno per quel che riguarda il basket giocato, si può respirare un po'. "Questa vittoria è stata come un benessere fisiologico - dice coach Roberto Carmenati - non ce la facevamo più ad uscire dal parquet sconfitti. E' stato un piacere rivedere i giocatori contenti e soddisfatti, così come sentire il continuo incitamento dei tifosi pur in un periodo così avaro di risultati". Una vittoria in rimonta, quelle che gasano, con break finale di 15-4 negli ultimi tre minuti. "C'è stato un buon contributo da parte di tutti: è questa la chiave della partita. Particolarmente importante l'apporto degli uomini in regìa, Nunez (16 punti con 4/4 da tre, ndr) e Gattoni (9 punti). Non è un caso che quando sono andati forte i nostri due play abbiamo ottenuto le uniche due vittorie, con Virtus Bologna e Biella, e sfiorato la terza con Trieste". La disdetta è che i problemi alla schiena di Nunez non accennano a diminuire. Il regista spagnolo ieri è tornato a Madrid dove, durante queste due settimane di pausa del campionato, si sottoporrà ad una nuova terapia con la speranza di trovare, se non una soluzione, per lo meno un po' di giovamento. "Sarà una cura abbastanza lunga. Il rischio e che non potremo averlo a disposizione neanche il primo dicembre a Reggio Calabria, quando si riprenderà a giocare". Ad ogni modo, ora è giusto godersi questo ritorno al successo. Ai giocatori, in concomitanza di questi quindici giorni di pausa, è stato concesso di rientrare una settimana nei rispettivi paesi. Torneranno tutti a Fabriano entro lunedì prossimo, a parte Kingombe che è impegnato con la Nazionale danese per tre partite di qualificazione agli europei e quindi per forza si tratterrà fuori qualche giorno in più. "Riprenderemo ad allenarci martedì. I giocatori torneranno tutti, non date retta a chi dice che non li vedremo più a causa dei problemi economici in cui versa la società". Ed eccoci ad un altro discorso. Il basket giocato si ferma, ma per Fabriano ora la battaglia si sposta su un altro fronte, quello della sopravvivenza del club. E' questa, adesso, la partita più importante da vincere. E i prossimi saranno giorni chiave, in particolare lunedì 25 novembre, data in cui il presidente Giuseppe Alberti ha invitato tutti gli imprenditori, i liberi professionisti e le forze economiche in generale della città ad un incontro allo Janus Hotel alle ore 18 (presente anche il sindaco Sorci) per effettuare la conta decisiva di quanti vorranno partecipare alla rinascita del Fabriano Basket, fermo restando che i vecchi soci hanno promesso di pagare i debiti pregressi. E' l'ultimo improrogabile appello: se stavolta non si troveranno le risorse necessarie per andare avanti e non ci saranno idee chiare, alla successiva Assemblea dei Soci dell'11 dicembre verrà avviata la liquidazione.
Ferruccio Cocco
Ferruccio Cocco
Fonte: Il Messaggero