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Maggioli crede nella Mps

"Le ultime due vittorie sono state fondamentali, possiamo tornare a lavorare e a giocare con più confidenza"

SIENA — I due centri della nazionale giocano nella Montepaschi. Chiacig ieri all'ultimo allenamento ha ricevuto un colpo al sopracciglio, ma stamani parte regolarmente per Birmingham, e e domani gioca a Coventry contro l'Inghilterra. Maggioli invece non ci sarà, bloccato da lievi acciacchi che Recalcati, in accordo con lo staff medico, ha preferito non stuzzicare. Così per Maggiolone la pausa è di quelle vere e potrà essere sfruttata per riposarsi e ricominciare a lavorare con maggiore tranquillità.
«Beh, mi sono operato cinque mesi fa - conferma Michele Maggioli - ed il ginocchio è ancora soggetto ad infiammazioni. Mi dispiace molto non essere con la nazionale ma è meglio così. Anche perchè, fino ad ora, facevo un po' di fatica a sostenere i due allenamenti quotidiani. Quindi un po' di riposo non potrà che farmi bene».
Per la verità staccare la spina per qualche giorno farà bene a tutta la squadra. E lo "staccare la spina" non è riferito tanto ai giorni di riposo quanto alla "distrazione" prodotta dagli impegni con le rispettive nazionali. In questo modo la pressione si disperde e la Mens Sana potrà tornare a lavorare (anzi, a giocare, visto che l'ultimo impegno con le nazionali è fissato per il 27 novembre, quattro giorni prima della gara di campionato con Biella) con maggiore tranquillità.
«E' stata proprio la pressione che ci ha fregato - fa notare Maggioli - anche perchè ad un certo punto non riuscivamo a capire come mai un gruppo forte come il nostro non riuscisse ad esprimersi a livelli accettabili. Le ultime due vittorie sono state fondamentali da questo punto di vista e adesso possiamo tornare a lavorare e a giocare con più confidenza».
La stessa confidenza che per ora è mancata proprio a Maggioli.
«E' ovvio che mi aspettavo qualcosa di più da questo inizio di stagione. Ma intendiamoci: mi aspettavo qualcosa in più da me stesso. Perchè le opportunità che mi sono state offerte, soprattutto ad inizio stagione, le ho sprecate, vuoi per mancanza di basket giocato, perchè il precampionato non ha niente a che vedere con la stagione, vuoi per l'emozione. Ma io sto bene a Siena, so che la società ha investito su di me, e continuerò a lavorare senza chiedere niente a nessuno».
Federico Cappelli
Fonte: La Nazione
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