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Scavolini: tutti a casa, Chris in Nazionale

Il gm Costa: "Lo vedo progredire giorno dopo giorno e credo che presto ci darà delle soddisfazioni"

PESARO — Cinque giorni di libertà, già previsti in partenza per la sosta di campionato, ma che suonano come un premio per l'ultima vittoria colta prima della pausa. Tutti a casa per qualche momento da passare in famiglia, solo Malaventura è rimasto a Pesaro essendo già, questa, casa sua: gli americani invece hanno varcato l'oceano, Beric è rientrato a Belgrado, Gigena è rimasto direttamente a Livorno dopo la gara. Gli unici che non staccano la spina sono Pecile, convocato dalla Nazionale sperimentale con la quale andrà a disputare un torneo a Istanbul (chissà se riuscirà ad incontrare gli amiconi Booker e Blair...) e Christoffersen, convocato dalla Nazionale danese, impegnata nelle qualificazioni per i prossimi europei che si disputeranno a settembre in Svezia.
«Siamo molto contenti per Chris — è il commento di Ario Costa —in effetti io lo vedo progredire giorno dopo giorno e credo che presto ci darà delle soddisfazioni».
Tutti i giocatori, tranne questi due impegnati con le squadre nazionali, rientreranno giovedì prossimo, in tempo utile per giocare il memorial «Fabio Principi, un'amichevole contro la Garofoli Osimo che si giocherà a Porto Potenza Picena. Dopo di che, il lavoro ricomincerà naturalmente nei tempi e nei modi classici per andare incontro all'undicesima di campionato, prevista domenica 1° dicembre, al Bpa Palas contro Avellino che nella sosta rivoluzionerà l'organico: sarà tagliato Bracey per far posto probabilmente a James Collins, un'altra guardia americana, giocatore trattato già da Milano prima della firma di Naumouski; inoltre i lunghi Kuhel e La Torre saranno probabilmente rilasciati e si parla di contatti fra Siena e Avellino per il prestito di Maggioli. Vedremo quali di queste voci si concretizzerà durante la sosta.
Intanto la Scavolini si gode il successo strappato coi denti sul campo della Mabo: «Avevamo davvero bisogno di questa vittoria — ha dichiarato un sorridente Richardson — venivamo da tre sconfitte consecutive e bisognava andare alla sosta con un'idea positiva in testa. Così che, alla ripresa, saremo sicuramente più forti mentalmente».
La chiave per migliorare nei finali di gara non è solo nella miglior selezione di tiri, ma anche nella capacità di stringere le maglie in difesa: «In effetti Crespi ha insistito molto nell'intervallo fra il terzo e il quarto periodo perchè riuscissimo a limitare il più possibile Elliott e non lasciassimo troppo spazio per le conclusioni dall'arco che nel terzo quarto ci avevano fatto male. Inoltre — conclude Norm —, per quanto riguarda le nostre triple dell'ultimo quarto, Livorno ci ha lasciato le occasioni per provarci, così che io, Gilbert, Beric e Gigena le abbiamo sfruttate».
Elisabetta Ferri
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