FABRIANO — Tutti a casa per una settimana tranne gli stakanovisti Clark e Gattoni che da queste parti stanno talmente bene da rimanerci anche durante il periodo del rompete le righe. Gli altri, invece, hanno appena salutato la città e la ritroveranno entro lunedì prossimo, termine ultimo per il rientro prima della ripresa degli allenamenti prevista per il giorno seguente.
«Niente fughe». La settimana di sosta servirà a Kingombe per disputare le partite di qualificazione agli Europei con la casacca della nazionale danese e agli americani (Hulett, Porter e Turner) per riabbracciare le proprie famiglie negli States. «Sulla loro professionalità e sul loro ritorno nei tempi stabiliti non ho dubbi» spiega coach Carmenati, spazzando le incognite su eventuali «fughe». «Del resto è anche nei loro interessi rientrare a Fabriano proprio nei giorni in cui tutti, finalmente, conosceremo il destino della nostra società».
Nunez a rischio. A Madrid è invece tornato Roberto Nunez per la visita specialistica presso il «suo» ortopedico. Lo spagnolo dalla schiena malconcia, ma dalla testa e dal braccio da campione purissimo, dovrà però rassegnarsi a convivere con i consueti guai per il principio di ernia a disco. «Non so nemmeno se potrà giocare alla ripresa del campionato a Reggio Calabria» lancia l'allarme Carmenati. «In questa fase sta effettuando terapie che richiedono riposo e niente sforzi. In ogni caso, dobbiamo rassegnarci ad avere sempre e comunque un Nunez non al top. Purtroppo non c'è il tempo materiale per una lunga sosta che ne consentirebbe il pieno recupero, per cui faremo puntalmente i conti con un giocatore da gestire nel minutaggio e nell'impegno agonistico».
Monday match. Ma anche questa settimana a Fabriano si gioca una partita decisiva. Quella del… posticipo di lunedì, quando alle 18 presso l'hotel Janus si ritroveranno imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti e amanti della palla a spicchi in genere per capire, una volta per tutte, se esistono i presupposti per concretizzare la delicatissima operazione salvataggio. Il presidente Alberti, il sindaco Sorci e il «tecnico» Catana, presidente del collegio dei revisori, illustreranno quanti e quali problemi angosciano la dirigenza. Difficoltà seria, peraltro, perché anche se i «vecchi», come promesso da Biondi, sanassero il «buco» di oltre un milione di euro per appianare i bilanci, ci sarebbero comunque da reclutare altri due milioni, o giù di lì, per tirare avanti fino al termine della stagione. Poche chiacchiere, dunque. La situazione è drammatica e non diventerà disperata soltanto se in quell'assise campale – e sarebbe anche ora – alle tante, troppe parole accavallatesi negli ultimi tempi, faranno seguito sostanziose «scucite» di contante.
Alessandro Di Marco
«Niente fughe». La settimana di sosta servirà a Kingombe per disputare le partite di qualificazione agli Europei con la casacca della nazionale danese e agli americani (Hulett, Porter e Turner) per riabbracciare le proprie famiglie negli States. «Sulla loro professionalità e sul loro ritorno nei tempi stabiliti non ho dubbi» spiega coach Carmenati, spazzando le incognite su eventuali «fughe». «Del resto è anche nei loro interessi rientrare a Fabriano proprio nei giorni in cui tutti, finalmente, conosceremo il destino della nostra società».
Nunez a rischio. A Madrid è invece tornato Roberto Nunez per la visita specialistica presso il «suo» ortopedico. Lo spagnolo dalla schiena malconcia, ma dalla testa e dal braccio da campione purissimo, dovrà però rassegnarsi a convivere con i consueti guai per il principio di ernia a disco. «Non so nemmeno se potrà giocare alla ripresa del campionato a Reggio Calabria» lancia l'allarme Carmenati. «In questa fase sta effettuando terapie che richiedono riposo e niente sforzi. In ogni caso, dobbiamo rassegnarci ad avere sempre e comunque un Nunez non al top. Purtroppo non c'è il tempo materiale per una lunga sosta che ne consentirebbe il pieno recupero, per cui faremo puntalmente i conti con un giocatore da gestire nel minutaggio e nell'impegno agonistico».
Monday match. Ma anche questa settimana a Fabriano si gioca una partita decisiva. Quella del… posticipo di lunedì, quando alle 18 presso l'hotel Janus si ritroveranno imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti e amanti della palla a spicchi in genere per capire, una volta per tutte, se esistono i presupposti per concretizzare la delicatissima operazione salvataggio. Il presidente Alberti, il sindaco Sorci e il «tecnico» Catana, presidente del collegio dei revisori, illustreranno quanti e quali problemi angosciano la dirigenza. Difficoltà seria, peraltro, perché anche se i «vecchi», come promesso da Biondi, sanassero il «buco» di oltre un milione di euro per appianare i bilanci, ci sarebbero comunque da reclutare altri due milioni, o giù di lì, per tirare avanti fino al termine della stagione. Poche chiacchiere, dunque. La situazione è drammatica e non diventerà disperata soltanto se in quell'assise campale – e sarebbe anche ora – alle tante, troppe parole accavallatesi negli ultimi tempi, faranno seguito sostanziose «scucite» di contante.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino