Quanti debuttanti in bianconero. Da Tanjevic a Scarone, da Dial a Bell.
Senza dimenticare Koturovic e Avleev. Sekularac, «ne» contro i russi, non ci dovrebbe essere. Ci sarà Tanjevic che di fronte avrà un play che in estate non ha fatto mistero di aspettare con proprio questo appuntamento. Ma Boscia non replica al Poz nemmeno a distanza. «E' chiaro – racconta il tecnico montenegrino – che nessuno si aspettava, a questo punto, un derby con le due squadre in posizione così defilata.
Si pensava che entrambe avrebbero potute essere tra le prime 4 o 5. Ma non cambiano i punti di vista. Non sarebbero differenti nemmeno se fossimo primi e secondi: entrambi vogliamo vincere».
Il derby lo incuriosisce. Finora l'ha vissuta solo da spettatore, oggi, invece… «Voglio viverlo – dice – per capire. La cornice sarà super, una partita bellissima con grandi protagonisti. La Fortitudo ha un vantaggio perché, rispetto a noi, ha 24 ore in più di riposo». Lui e Boniciolli, il maestro e l'allievo, per la prima volta avversari.
«Voglio bene a Matteo – insiste – non devo certo nascondermi. Lo vorrei vedere sempre nella migliore posizione possibile». Ha visto e rivisto la gara con Treviso, Tanjevic, e questo è il suo giudizio. «In questo momento la Benetton esprime un basket efficace, forte e fluido. L'altra sera, con quei tiri da tre, avrebbero ammazzato chiunque. Invece la Fortitudo ha resistito e si è riportata fino a –5».
La Virtus vuole evitare la quarta sconfitta consecutiva, ma Boscia non è eccessivamente preoccupato. «Un calo di forma? A parte la gara con la Benetton, e quella con Istanbul – da non commentare nemmeno, in negativo – il livello è rimasto inalterato. Mi aspettavo di essere più avanti».
Se Dial si è fatto raccontare qualcosa, Scarone un'idea della Skipper se l'è già fatta, per averla affrontata con Siena. «L'ho vista – dice – dalla panchina. Veniva da un momento simile a quello attuale, seppe riprendersi alla grande. So quel che vale il derby, so che vale almeno il doppio».
Alessandro Gallo
Senza dimenticare Koturovic e Avleev. Sekularac, «ne» contro i russi, non ci dovrebbe essere. Ci sarà Tanjevic che di fronte avrà un play che in estate non ha fatto mistero di aspettare con proprio questo appuntamento. Ma Boscia non replica al Poz nemmeno a distanza. «E' chiaro – racconta il tecnico montenegrino – che nessuno si aspettava, a questo punto, un derby con le due squadre in posizione così defilata.
Si pensava che entrambe avrebbero potute essere tra le prime 4 o 5. Ma non cambiano i punti di vista. Non sarebbero differenti nemmeno se fossimo primi e secondi: entrambi vogliamo vincere».
Il derby lo incuriosisce. Finora l'ha vissuta solo da spettatore, oggi, invece… «Voglio viverlo – dice – per capire. La cornice sarà super, una partita bellissima con grandi protagonisti. La Fortitudo ha un vantaggio perché, rispetto a noi, ha 24 ore in più di riposo». Lui e Boniciolli, il maestro e l'allievo, per la prima volta avversari.
«Voglio bene a Matteo – insiste – non devo certo nascondermi. Lo vorrei vedere sempre nella migliore posizione possibile». Ha visto e rivisto la gara con Treviso, Tanjevic, e questo è il suo giudizio. «In questo momento la Benetton esprime un basket efficace, forte e fluido. L'altra sera, con quei tiri da tre, avrebbero ammazzato chiunque. Invece la Fortitudo ha resistito e si è riportata fino a –5».
La Virtus vuole evitare la quarta sconfitta consecutiva, ma Boscia non è eccessivamente preoccupato. «Un calo di forma? A parte la gara con la Benetton, e quella con Istanbul – da non commentare nemmeno, in negativo – il livello è rimasto inalterato. Mi aspettavo di essere più avanti».
Se Dial si è fatto raccontare qualcosa, Scarone un'idea della Skipper se l'è già fatta, per averla affrontata con Siena. «L'ho vista – dice – dalla panchina. Veniva da un momento simile a quello attuale, seppe riprendersi alla grande. So quel che vale il derby, so che vale almeno il doppio».
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino