Frates, avete risolto i problemi in infermeria?
«Sono tutti disponibili».
Chi sta fuori nella rotazione degli extracomunitari?
«Alexander: partiamo in 10».
Avellino è una squadra ostica da affrontare, soprattutto in casa.
«Quella di Markowski è una formazione pericolosa in attacco, che dispone di molti giocatori che hanno punti nelle mani: la conferma di ciò viene dal fatto che sono secondi nella classifica dei punti segnati».
Qual è il reparto più pericoloso?
«Offensivamente parlando, gli esterni della Air sono quelli che hanno più talento: sono in cinque, Middleton, Vanterpool, Corrales, Giovacchini e Bracey per i tre ruoli dietro: sanno rendersi pericolosi sia con il tiro da tre punti, sia con azioni di uno contro uno. Sotto canestro c’è Grgurevic, che pur essendo alto meno di due metri, è un grande specialista dei rimbalzi e ha esperienza anche in Europa: il fatto che prende oltre 5 rimbalzi offensivi di media a partita la dice lunga».
Nel turno precedente, hanno perso nettamente a Biella, per 93-66.
«La Air sta vivendo un momento piuttosto particolare: viene da due sconfitte strane. Domenica scorsa ha perso sul campo della Lauretana, ma fino quasi all’intervallo è rimasta in partita, salvo poi subire un parziale terribile: –20 in poco più di due minuti. La partita precedente, invece, ha perso al fotofinish in casa con Varese (84-86, ndr) per un missile da metà campo di Gorenc».
Neppure gli irpini in classifica se la passano bene, proprio come la Snaidero.
«Non penso che si possa definire drammatica una situazione di classifica come la nostra o quella di Avellino quando mancano ancora 8 partite alla fine dell’andata».
Comunque, quello tra Air e arancione è uno scontro diretto e quindi una gara importante.
«Certamente: per entrambe le squadre pesano le sconfitte subite sul proprio campo, noi con Biella e loro con Varese. Inutile, comunque, fare discorsi relativi alla classifica: conta vincere e basta».
La chiave tattica della partita?
«Dovremo difendere bene sui loro tiratori, sul perimetro e fare con contempo molta attenzione al lavoro di tagliafuori sui loro lunghi, per contrastare al meglio la loro forza a rimbalzo: se ci riusciremo potremo giocarcela alla pari. Importante sarà non accettare il loro ritmo».
Francesco Tonizzo
«Sono tutti disponibili».
Chi sta fuori nella rotazione degli extracomunitari?
«Alexander: partiamo in 10».
Avellino è una squadra ostica da affrontare, soprattutto in casa.
«Quella di Markowski è una formazione pericolosa in attacco, che dispone di molti giocatori che hanno punti nelle mani: la conferma di ciò viene dal fatto che sono secondi nella classifica dei punti segnati».
Qual è il reparto più pericoloso?
«Offensivamente parlando, gli esterni della Air sono quelli che hanno più talento: sono in cinque, Middleton, Vanterpool, Corrales, Giovacchini e Bracey per i tre ruoli dietro: sanno rendersi pericolosi sia con il tiro da tre punti, sia con azioni di uno contro uno. Sotto canestro c’è Grgurevic, che pur essendo alto meno di due metri, è un grande specialista dei rimbalzi e ha esperienza anche in Europa: il fatto che prende oltre 5 rimbalzi offensivi di media a partita la dice lunga».
Nel turno precedente, hanno perso nettamente a Biella, per 93-66.
«La Air sta vivendo un momento piuttosto particolare: viene da due sconfitte strane. Domenica scorsa ha perso sul campo della Lauretana, ma fino quasi all’intervallo è rimasta in partita, salvo poi subire un parziale terribile: –20 in poco più di due minuti. La partita precedente, invece, ha perso al fotofinish in casa con Varese (84-86, ndr) per un missile da metà campo di Gorenc».
Neppure gli irpini in classifica se la passano bene, proprio come la Snaidero.
«Non penso che si possa definire drammatica una situazione di classifica come la nostra o quella di Avellino quando mancano ancora 8 partite alla fine dell’andata».
Comunque, quello tra Air e arancione è uno scontro diretto e quindi una gara importante.
«Certamente: per entrambe le squadre pesano le sconfitte subite sul proprio campo, noi con Biella e loro con Varese. Inutile, comunque, fare discorsi relativi alla classifica: conta vincere e basta».
La chiave tattica della partita?
«Dovremo difendere bene sui loro tiratori, sul perimetro e fare con contempo molta attenzione al lavoro di tagliafuori sui loro lunghi, per contrastare al meglio la loro forza a rimbalzo: se ci riusciremo potremo giocarcela alla pari. Importante sarà non accettare il loro ritmo».
Francesco Tonizzo