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Trieste contro Napoli senza Erdmann

Potrebbe essere Jones l’uomo in più della formazione ospite. Pancotto recupera Cavaliero

TRIESTE - Sarà una Pallacanestro Trieste ancora orfana di Erdmann quella che stasera, PalaTrieste ore 20.30, affronta la Pompea Napoli. Il test eseguito dal giocatore nell’allenamento di ieri, infatti, ha dato esito negativo. Nate ha ripreso a correre, a svolto qualche esercizio con la palla, ma sente ancora dolore negli spostamenti laterali. Impossibile, dunque, un eventuale recupero per la gara di oggi nella quale verrà sostituito dal giovane Marco Cusin che troverà posto tra i dieci a referto. La Pompea, che proprio ieri, avvalendosi della clausola contrattuale prevista, ha rilasciato il centro tedesco Tim Nees, si presenta a Trieste con grandi motivazioni. La sconfitta casalinga subita a opera dell’Oregon Cantù ha lasciato il segno creando qualche malumore. Sotto accusa la gestione di una squadra che in campo, pur avendo a disposizione giocatori dal grande talento, non riesce a sviluppare una manovra organizzata.
«Napoli – conferma Furio Steffè – è una squadra che se gioca con spontaneità e talento diventa difficile da marcare. Nel momento in cui è costretta a muoversi in maniera più razionale, invece, può essere messa in difficoltà. Il nostro obiettivo diventa quello di rompere il loro ritmo. Dovremmo cercare di tenere basso il punteggio considerando anche le buone percentuali con cui la formazione di Mazzon ha tirato nelle ultime gare. Dal nostro punto di vista può fare la differenza il fatto di continuare, così come è successo con Udine e con Istanbul, in Uleb, a pensare da squadra sfruttando la maggiore esperienza dei nostri giocatori».
Dal punto di vista fisico, se Trieste recupera Cavaliero dopo la leggera distorsione alla caviglia, la Pompea ha qualche problema con Gatto, limitato da una fastidiosa tallonite e con Costantino, colpito in settimana da un leggero stato febbrile. La squadra napoletana, comunque, ha nell’estro dei suoi statunitensi il vero punto di forza. Dall’esplosività del play titolare Lamarre Greer, ha la pericolosità nel tiro dalla distanza di Penberthy, alla potenza sotto canestro di Andersen. Ma il giocatore è in grado di fare la differenza resta Donta’e Jons, ala forte di duecento centimetri che Mazzon sta utilizzando come sesto uomo. Giocatore forse non insuperabile in difesa che sta alternando grandi prestazioni a partite mediocri. Quando è in serata, però, come gli è successo nella vittoria di Napoli a Pesaro (27 punti in 21 minuti), può davvero fare la differenza per la sua squadra. Sarà lui il pericolo numero uno per la Pallacanesto Trieste?
Lorenzo Gatto
Fonte: Il Piccolo
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