Sasha Vujacic, che ne pensi del tuo nuovo impiego in pianta stabile pure in campionato?
«Perché, è stabile? Ho giocato due partite, poi dipenderà dalle scelte dell’allenatore. A me interessa aiutare la squadra a vincere, soprattutto in campionato dove finora abbiamo battuto solo Roseto. Non basta, è un primo passo. Adesso dobbiamo pensare a passare ad Avellino sabato. Sarà difficile perdere se giocheremo come nell’ultima gara in coppa e anche come a Trieste, salvo che nel finale».
Meglio giocare con Burke o Mulaomerovic?
«Sono un play - guardia e mi trovo bene con tutte e due le soluzioni. Mi sembra che pure la squadra si giovi di entrambe».
Contro Perm, però, è stata la partita di Sasha e Mula, anche a dispetto dei vostri americani.
«Era una gara importante, mi piace prendermi responsabilità e giocare per la squadra. Anche se in campionato ero fermo dalle prime due, a Livorno e con la Benetton, ed è strano stare fuori a guardare. Quanto agli jugoslavi, sono sempre stati decisivi in ogni club. Con ciò non voglio giudicare i miei compagni Usa. Vedremo più avanti le decisioni della società. Se posso spendere una parola per un compagno, dico che Mikhailov è un gran giocatore».
Del tuo gemello Mulaomerovic cosa pensi?
«Altro bravo giocatore: ha esperienza, sa giocare a basket. L’ha dimostrato pure nel Panathinaikos l’anno scorso. Io sono più play, faccio il mio gioco: non so se gli assomiglio».
Invece tu, Mulaomerovic, cosa pensi del giovane compagno che ti sta crescendo al fianco?
«Sasha gioca bene anche nei momenti difficili, sia in difesa sia in attacco. È tutto a posto fra di noi. È giovane e sta facendo esperienza per il futuro della Snaidero. Ha talento. Anche Burke, però, è un bravo ragazzo. Non tutte le partite sono uguali: decide l’allenatore».
Con Perm il finale è stato tuo e di Sasha.
«Negli ultimi minuti abbiamo giocato molto meglio, tutta la squadra ha dato una mano. Shannon, per esempio, non si poteva marcare uno contro uno, ci voleva pure l’aiuto di lunghi ed esterni. In una gara difficile, dopo la sconfitta a Trieste nei 5 minuti finali, ci abbiamo messo testa e cuore. Contro una squadra che l’anno scorso faceva l’Eurolega e, pur se cambiata, ha un grande coach e giovani vincenti».
Sabato scontro diretto ad Avellino.
«Gara importante: noi ne abbiamo vinta una, loro due come Biella. Bisogna imporsi».
«Perché, è stabile? Ho giocato due partite, poi dipenderà dalle scelte dell’allenatore. A me interessa aiutare la squadra a vincere, soprattutto in campionato dove finora abbiamo battuto solo Roseto. Non basta, è un primo passo. Adesso dobbiamo pensare a passare ad Avellino sabato. Sarà difficile perdere se giocheremo come nell’ultima gara in coppa e anche come a Trieste, salvo che nel finale».
Meglio giocare con Burke o Mulaomerovic?
«Sono un play - guardia e mi trovo bene con tutte e due le soluzioni. Mi sembra che pure la squadra si giovi di entrambe».
Contro Perm, però, è stata la partita di Sasha e Mula, anche a dispetto dei vostri americani.
«Era una gara importante, mi piace prendermi responsabilità e giocare per la squadra. Anche se in campionato ero fermo dalle prime due, a Livorno e con la Benetton, ed è strano stare fuori a guardare. Quanto agli jugoslavi, sono sempre stati decisivi in ogni club. Con ciò non voglio giudicare i miei compagni Usa. Vedremo più avanti le decisioni della società. Se posso spendere una parola per un compagno, dico che Mikhailov è un gran giocatore».
Del tuo gemello Mulaomerovic cosa pensi?
«Altro bravo giocatore: ha esperienza, sa giocare a basket. L’ha dimostrato pure nel Panathinaikos l’anno scorso. Io sono più play, faccio il mio gioco: non so se gli assomiglio».
Invece tu, Mulaomerovic, cosa pensi del giovane compagno che ti sta crescendo al fianco?
«Sasha gioca bene anche nei momenti difficili, sia in difesa sia in attacco. È tutto a posto fra di noi. È giovane e sta facendo esperienza per il futuro della Snaidero. Ha talento. Anche Burke, però, è un bravo ragazzo. Non tutte le partite sono uguali: decide l’allenatore».
Con Perm il finale è stato tuo e di Sasha.
«Negli ultimi minuti abbiamo giocato molto meglio, tutta la squadra ha dato una mano. Shannon, per esempio, non si poteva marcare uno contro uno, ci voleva pure l’aiuto di lunghi ed esterni. In una gara difficile, dopo la sconfitta a Trieste nei 5 minuti finali, ci abbiamo messo testa e cuore. Contro una squadra che l’anno scorso faceva l’Eurolega e, pur se cambiata, ha un grande coach e giovani vincenti».
Sabato scontro diretto ad Avellino.
«Gara importante: noi ne abbiamo vinta una, loro due come Biella. Bisogna imporsi».