Una prova d'orgoglio prima della lunga sosta rigenerante. E' questa l'esplicita richiesta che Andrea Mazzon ha rivolto ai suoi giocatori dopo la sconfitta di domenica scorsa con Cantù. Come un gambero, nel volgere di pochi giorni la Pompea rischia seriamente di essere risucchiata da un'ipotetica zona nobile della classifica ad un ruolo di più basso profilo che non è esattamente quello per cui la squadra è stata costruita e, probabilmente a breve, sarà ritoccata. Ma l'ipotesi di un momentaneo ridimensionamento di ambizioni e traguardi non è assolutamente da scartare. A Trieste, infatti, nell'ultimo turno prima di un break di due settimane, Napoli troverà uno dei quintetti più «in palla» del torneo. Un'indicazione diventata certezza assoluta quando gli azzurri, martedì pomeriggio, si sono ritrovati davanti al videotape per studiare schemi e azioni che hanno permesso a Terrance Roberson e compagni di vincere il derby con la Snaidero Udine.
«Questi sono davvero tosti» ha più volte mugugnato fra i denti Andrea Mazzon. Ma, infortuni permettendo, la voglia di riscatto della Pompea potrebbe comunque compensare l'innegabile vantaggio che gli uomini di Pancotto potranno sfruttare grazie al fattore campo. E la voglia di rialzarsi immediatamente dallo scivolone con l'Oregon, Mazzon l'ha testata ieri nel corso di un'amichevole senza punteggio disputata al Palablu con Avellino. Un test rivelatosi molto utile per i partenopei che hanno provato la difesa e, soprattutto, l’affidabilità della «batteria» dei lunghi. Gli irpini dal canto loro, alle prese con una situazione di classifica piuttosto deficitaria, sabato riceveranno la visita di Udine. Alla sfida con l'Air non hanno preso parte Ivan Gatto e Giuseppe Costantino. L'ala trevigiana dall'inizio della scorsa settimana convive con un problema al piede che ne condiziona gli allenamenti e le prestazioni in partita. Costantino, invece, è rimasto vittima di uno dei primi attacchi influenzali della stagione.
Al termine del match con Trieste, i giocatori della Pompea saranno lasciati liberi per una settimana. Tutti, americani in testa, raggiungeranno famiglie e luoghi d'origine per ricaricare adeguatamente le pile e sfruttare fino in fondo la sosta del campionato. Il torneo di serie A riprenderà infatti il primo dicembre con gli incontri validi per l'undicesimo turno. Napoli, quel giorno, riceverà al Palablu di Monterusciello la Skipper Bologna. Un altro appuntamento che, pochi fra gli appassionati che negli ultimi tempi frequentano l'impanto flegreo, vorranno disertare.
Carlo Carione
«Questi sono davvero tosti» ha più volte mugugnato fra i denti Andrea Mazzon. Ma, infortuni permettendo, la voglia di riscatto della Pompea potrebbe comunque compensare l'innegabile vantaggio che gli uomini di Pancotto potranno sfruttare grazie al fattore campo. E la voglia di rialzarsi immediatamente dallo scivolone con l'Oregon, Mazzon l'ha testata ieri nel corso di un'amichevole senza punteggio disputata al Palablu con Avellino. Un test rivelatosi molto utile per i partenopei che hanno provato la difesa e, soprattutto, l’affidabilità della «batteria» dei lunghi. Gli irpini dal canto loro, alle prese con una situazione di classifica piuttosto deficitaria, sabato riceveranno la visita di Udine. Alla sfida con l'Air non hanno preso parte Ivan Gatto e Giuseppe Costantino. L'ala trevigiana dall'inizio della scorsa settimana convive con un problema al piede che ne condiziona gli allenamenti e le prestazioni in partita. Costantino, invece, è rimasto vittima di uno dei primi attacchi influenzali della stagione.
Al termine del match con Trieste, i giocatori della Pompea saranno lasciati liberi per una settimana. Tutti, americani in testa, raggiungeranno famiglie e luoghi d'origine per ricaricare adeguatamente le pile e sfruttare fino in fondo la sosta del campionato. Il torneo di serie A riprenderà infatti il primo dicembre con gli incontri validi per l'undicesimo turno. Napoli, quel giorno, riceverà al Palablu di Monterusciello la Skipper Bologna. Un altro appuntamento che, pochi fra gli appassionati che negli ultimi tempi frequentano l'impanto flegreo, vorranno disertare.
Carlo Carione
Fonte: Il Mattino
