TREVISO - E´ troppo, la Benetton, per questa piccola Skipper, e il derby d´Europa se ne va così, guardando sempre da lontano. 16 triple, 25 assist, 25 recuperi e qualche momento di difesa «da Messina» dicono molto, se non tutto, della Pearl Harbor scatenata dalla Benetton. Bravi loro, soprattutto, alla Fortitudo non resta che riprovarci sabato, nel derby di città. Volete ovviamente sapere se con Boniciolli o senza. Poiché non decidiamo noi, ci faranno sapere loro. «Sto bene, solo un po´ di raffreddore, vado a casa a curarmelo, tranquillo», ha detto lui nel foyer, prima dei microfoni ufficiali. Oggi è un altro giorno: poi, se il partito della cacciata voleva un bel risultato greve per dar di bisturi, il - 15 di ieri sera è tanto. Non è però l´unico partito. E poi ci vuole anche il prossimo, coi timbri a posto: all´oggi, pare, non c´è.
La Benetton è stata, nel suo lungo lampo di estasi agonistica, a tratti perfetta. Quel che ha rovesciato su una Skipper pur robusta, nel primo quarto (31-18), è stato un diluvio di fuoco. Tutto è nato di lì, restando in quei solchi, perfino logici. La Fortitudo ha subito i tiri da lontano, piuttosto liberi, ma che non si potevano prevedere a così micidiale percentuale. Poteva e doveva, a sua volta, ferire coi lunghi: non è successo e i migliori sono stati i corti, prima Basile poi Pozzecco. Di là, l´irreale Langdon (12/16 con 7 bombe), Garbajosa (8/11 con 3) e Edney (8/14 con 3).
Sparare un inizio fantastico, e tirarne fuori un mucchietto di cenere, è il massimo della frustrazione, ed è quella che patisce la Fortitudo iersera. Schizza 7-0, poi 14-6, non fa mettere a Treviso piede in area, ma scopre che la Benetton, da fuori, è come le piaghe d´Egitto. 3 triple su 3 le infila Langdon, quando arriva quella di Edney è già sorpasso (17-16), ma l´assassino dell´Alaska ha un ferro da stiro, al posto della mano, che ci fonderebbe un iceberg. Altre due botte ed è 23-16, dopodichè pure la Fortitudo arranca, seguendo Treviso nel tiro a segno. Sale Pozzecco, a fare due perse tragiche, in contropiede Langdon arriva a 20 (in 10´, attentando agli 87 di Myers). Il pit stop è sul 31-18, dopo un 25-4 parziale e un 8/9 da tre dei verdi (Langdon 6/6). Da non credere.
Boniciolli mette a zona la Skipper nel secondo quarto: più di tanto non può grandinare. Difatti non grandina. La Fortitudo si aggrappa a tutto, potrebbe sfruttare il prematuro quarto fallo di Marconato (14´, 36-26), ma Kovacic-Skelin non sfondano. Pare di nuovo a mollo quando, dopo due stoppate raggelanti (Nicola-Skelin, Pittis-Delfino), Treviso va in autostrada al +16 (47-31). Ma regge pure qui, grazie a Basile. Se non va già morta al thè lo deve al capitano.
Ripresa. La Skipper graffia i vetri per issarsi a - 5 (50-45), ma dura niente. Un giro di vite della difesa nemica, due gocce d´olio sulle carabine di Langdon e Garbajosa è c´è il 13-0 che ipoteca i giochi, 63-45. E 69-47 poco dopo. C´è una fiammata del Poz, che crea quasi da solo il 16-2 che fa infuriare Messina con le mollezze dei suoi. - 10 all´ultimo intervallo, ma poi, su un - 8 al 9´, Edney picchia tre cesti a fila. A casa.
Walter Fuochi
BENETTON-SKIPPER 95-80
Benetton: Edney 21, Langdon 32, Pittis 4, Garbajosa 21, Marconato 2, Bulleri 7, Nemeth 3, Markoishvili, Nicola 5, Loncar.
Skipper: Basile 15, Delfino 10, Scepanovic 6, Kovacic 6, Skelin 10, Pozzecco 15, Barton 6, Galanda 12, Van den Spiegel. N.e. Fultz, Mancinelli, Pusic.
Arbitri: Koukoulekidis (Gre), Mitjana (Spa) e Janac (Slo).
Note: liberi: Tv 9/10, Bo 10/12. Da due: Tv 19/34, Bo 26/47. Da tre: Tv 16/33, Bo 6/19. Rimbalzi: Tv 30, Bo 37.
Parziali: 5´ 9-16, 10´ 31-18, 15´ 41-30, 20´ 50-41, 25´ 66-47, 30´ 73-63, 35´ 86-73, 40´ 95-80. Massimo vantaggio Fortitudo: +8 (14-6) al 4´. Massimo svantaggio: - 22 (47-69) al 26´.
La Benetton è stata, nel suo lungo lampo di estasi agonistica, a tratti perfetta. Quel che ha rovesciato su una Skipper pur robusta, nel primo quarto (31-18), è stato un diluvio di fuoco. Tutto è nato di lì, restando in quei solchi, perfino logici. La Fortitudo ha subito i tiri da lontano, piuttosto liberi, ma che non si potevano prevedere a così micidiale percentuale. Poteva e doveva, a sua volta, ferire coi lunghi: non è successo e i migliori sono stati i corti, prima Basile poi Pozzecco. Di là, l´irreale Langdon (12/16 con 7 bombe), Garbajosa (8/11 con 3) e Edney (8/14 con 3).
Sparare un inizio fantastico, e tirarne fuori un mucchietto di cenere, è il massimo della frustrazione, ed è quella che patisce la Fortitudo iersera. Schizza 7-0, poi 14-6, non fa mettere a Treviso piede in area, ma scopre che la Benetton, da fuori, è come le piaghe d´Egitto. 3 triple su 3 le infila Langdon, quando arriva quella di Edney è già sorpasso (17-16), ma l´assassino dell´Alaska ha un ferro da stiro, al posto della mano, che ci fonderebbe un iceberg. Altre due botte ed è 23-16, dopodichè pure la Fortitudo arranca, seguendo Treviso nel tiro a segno. Sale Pozzecco, a fare due perse tragiche, in contropiede Langdon arriva a 20 (in 10´, attentando agli 87 di Myers). Il pit stop è sul 31-18, dopo un 25-4 parziale e un 8/9 da tre dei verdi (Langdon 6/6). Da non credere.
Boniciolli mette a zona la Skipper nel secondo quarto: più di tanto non può grandinare. Difatti non grandina. La Fortitudo si aggrappa a tutto, potrebbe sfruttare il prematuro quarto fallo di Marconato (14´, 36-26), ma Kovacic-Skelin non sfondano. Pare di nuovo a mollo quando, dopo due stoppate raggelanti (Nicola-Skelin, Pittis-Delfino), Treviso va in autostrada al +16 (47-31). Ma regge pure qui, grazie a Basile. Se non va già morta al thè lo deve al capitano.
Ripresa. La Skipper graffia i vetri per issarsi a - 5 (50-45), ma dura niente. Un giro di vite della difesa nemica, due gocce d´olio sulle carabine di Langdon e Garbajosa è c´è il 13-0 che ipoteca i giochi, 63-45. E 69-47 poco dopo. C´è una fiammata del Poz, che crea quasi da solo il 16-2 che fa infuriare Messina con le mollezze dei suoi. - 10 all´ultimo intervallo, ma poi, su un - 8 al 9´, Edney picchia tre cesti a fila. A casa.
Walter Fuochi
BENETTON-SKIPPER 95-80
Benetton: Edney 21, Langdon 32, Pittis 4, Garbajosa 21, Marconato 2, Bulleri 7, Nemeth 3, Markoishvili, Nicola 5, Loncar.
Skipper: Basile 15, Delfino 10, Scepanovic 6, Kovacic 6, Skelin 10, Pozzecco 15, Barton 6, Galanda 12, Van den Spiegel. N.e. Fultz, Mancinelli, Pusic.
Arbitri: Koukoulekidis (Gre), Mitjana (Spa) e Janac (Slo).
Note: liberi: Tv 9/10, Bo 10/12. Da due: Tv 19/34, Bo 26/47. Da tre: Tv 16/33, Bo 6/19. Rimbalzi: Tv 30, Bo 37.
Parziali: 5´ 9-16, 10´ 31-18, 15´ 41-30, 20´ 50-41, 25´ 66-47, 30´ 73-63, 35´ 86-73, 40´ 95-80. Massimo vantaggio Fortitudo: +8 (14-6) al 4´. Massimo svantaggio: - 22 (47-69) al 26´.
Fonte: La Repubblica
