News

Pecile accetta la scelta di Recalcati

«L'azzurro? Posso rinconquistarlo»

PESARO — Due anni fa, agli Europei del Duemila era considerato l'astro nascente da lanciare in azzurro, il 20enne che mentre i compagni più navigati affondavano, si era gettato con coraggio all'arrembaggio della Croazia. Cambiato il comandante — da Tanjevic a Recalcati — Pecile si ritrova fuori dai 14 che domenica si radunano per conquistare la qualificazione agli Europei di Svezia. Sicuramente la concorrenza nel ruolo di playmaker è fortissima, ora che anche Pozzecco è tornato in gioco mentre prima vigeva il veto sulla sua convocazione, ma soprattutto ora che Bulleri è diventato una specie di fenomeno mentre due anni fa era rimasto lui a casa al posto di Pec. Come si sente di fronte a quest'esclusione il biondino della Scavolini, in un momento in cui anche il suo coach di club sembra preferirgli altri quando le partite si decidono?
«Oggettivamente Recalcati ha fatto le scelte più logiche: ha chiamato cioè i giocatori migliori o quelli più in forma: Basile è una pedina inamovibile, Bulleri è in uno stato di forma strepitoso, mentre Pozzecco è stato escluso dagli ultimi Europei e quindi è giusto che abbia delle chances. Quanto a me, non mi preoccupo — assicura Andrea — perché come oggi il Ct sceglie i più in palla, così farà anche alla vigilia degli Europei. Insomma, non mi sento tagliato fuori, questo è solo un momento della stagione».
Quanto ai finali di gara visti dalla panchina in casa Scavolini, il rammarico è più forte. Non è così?
«Mi è costato vedere come stava finendo senza poter contribuire. Crespi ha fatto le sue scelte e io le rispetto, parliamo molto, mi dà tanti consigli e non penso affatto che non si fidi di me — dice Pecile —. Io mi sto impegnando a capire cosa significa in concreto gestire il gioco, imparare a guidare una squadra. E poi non è che nei finali sono stato sempre seduto, contro Trieste abbiamo vinto ai supplementari ed ero in
campo».
Insomma, la concorrenza è alta, e ogni volta il coach sembra dare la possibilità a chi è più "caldo" di restare dentro. Stavolta è toccato a Gilbert, anche se il moretto - riguardando la gara in tivù - ha forse esagerato.
«Diciamo che i nostri giovani americani ancora fanno molto di testa loro, mentre a volte per vincere le partite bisogna ragionare un po' di più. Ma siamo tutti in crescita e ho fiducia in quel che potremo fare. Tanto per cominciare, bisogna espugnare Livorno: non possiamo andare alla sosta con quattro sconfitte consecutive».
e.f.
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Supplier
Mobility Partner
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor