SIENA – Montepaschi, come te la cavi con lo sloveno? Per la formazione biancoverde sono arrivo due test fondamentali programmati dal calendario nel breve volgere di appena 72 ore. Tante ne trascorreranno fra il confronto casalingo di Euroleague contro l’Olimpia Lubiana e la successiva trasferta a Varese, quest’ultima con annessa visita nel nuovo ‘domicilio’ dello zar Boris Gorenc.
A questa particolare accoppiata slovena, la formazione di Ergin Ataman chiede lumi sul proprio futuro europeo e su quello italiano, sperando di poter arrivare alla pausa di fine novembre con un bilancio vinte-perse ed un gioco migliori rispetto a quelli regalati, è un eufemismo, nelle ultime settimane. In tre giorni ci si giocano prima la possibilità di cullare ancora con inalterate speranze l’obiettivo del Top16 internazionale, poi la credibilità a livello nazionale in termini di classifica, con quel nono posto che certo non risponde né alle aspettative, né alle potenzialità dei vari Turkcan, Ford, Chiacig e chi più ne ha più ne metta... adesso anche Gentile.
La vigilia di Montepaschi-Olimpia vive tra la necessità di Siena di prendersi ad ogni costo i punti in palio e la difficoltà di riuscirvi a confronto con quella che è la capo-classifica (4-1 il record nelle prime cinque giornate) del girone B. Una squadra, Lubiana, che ha un ottimo record lontano dalla propria arena, la Dvorana Tivoli: tra Euroleague ed Adriatic League ha perso solamente a Tel Aviv (in Adriatic, dato che quest’anno al torneo tra i clubs dell’ex Jugoslavia partecipano anche i campioni d’Israele), dimostrando insomma di avere una marcia in più quando si tratta di andare a mettere i puntini sulle ‘i’ per sancire la propria credibilità ‘on the road’.
Montepaschi-Olimpia è quindi un incrocio pericoloso tra due strisce aperte che vanno a confrontarsi. Da una parte l’imbattibilità casalinga di Siena (statistiche alla mano, in Europa la Mens Sana non perde dal marzo 2001: l’ultimo ko, 76-87, glielo inflisse l’Ulker Istanbul in Suproleague), dall’altra la ‘fedina penale’ immacolata di Lubiana in trasferta. Chi riuscirà a far sua la posta in palio avrà anche questo motivo di soddisfazione da intascare, che nel caso del Montepaschi sarebbe la miglior medicina per lenire gli affanni delle ultime settimane.
M.T.
A questa particolare accoppiata slovena, la formazione di Ergin Ataman chiede lumi sul proprio futuro europeo e su quello italiano, sperando di poter arrivare alla pausa di fine novembre con un bilancio vinte-perse ed un gioco migliori rispetto a quelli regalati, è un eufemismo, nelle ultime settimane. In tre giorni ci si giocano prima la possibilità di cullare ancora con inalterate speranze l’obiettivo del Top16 internazionale, poi la credibilità a livello nazionale in termini di classifica, con quel nono posto che certo non risponde né alle aspettative, né alle potenzialità dei vari Turkcan, Ford, Chiacig e chi più ne ha più ne metta... adesso anche Gentile.
La vigilia di Montepaschi-Olimpia vive tra la necessità di Siena di prendersi ad ogni costo i punti in palio e la difficoltà di riuscirvi a confronto con quella che è la capo-classifica (4-1 il record nelle prime cinque giornate) del girone B. Una squadra, Lubiana, che ha un ottimo record lontano dalla propria arena, la Dvorana Tivoli: tra Euroleague ed Adriatic League ha perso solamente a Tel Aviv (in Adriatic, dato che quest’anno al torneo tra i clubs dell’ex Jugoslavia partecipano anche i campioni d’Israele), dimostrando insomma di avere una marcia in più quando si tratta di andare a mettere i puntini sulle ‘i’ per sancire la propria credibilità ‘on the road’.
Montepaschi-Olimpia è quindi un incrocio pericoloso tra due strisce aperte che vanno a confrontarsi. Da una parte l’imbattibilità casalinga di Siena (statistiche alla mano, in Europa la Mens Sana non perde dal marzo 2001: l’ultimo ko, 76-87, glielo inflisse l’Ulker Istanbul in Suproleague), dall’altra la ‘fedina penale’ immacolata di Lubiana in trasferta. Chi riuscirà a far sua la posta in palio avrà anche questo motivo di soddisfazione da intascare, che nel caso del Montepaschi sarebbe la miglior medicina per lenire gli affanni delle ultime settimane.
M.T.