FABRIANO — In principio era l'8 novembre, ora è divenuto mercoledì 11 dicembre (ore 18, alla Faber) il giorno del giudizio. Fissata la nuova data per l'assemblea dei soci, non resta che continuare a rincorrere i vecchi dirigenti per confermare l'intenzione più volte sbandierata di appianare il debito e soprattutto i potenziali nuovi per un eventuale ingresso a costo zero. Ma dopo il «niet» di Casoli dell'Elica e dell'eugubina Colacem, chi potrà proporsi come salvatore della patria cestistica fabrianese? Arriverà, cioè, da Fabriano la possibile scialuppa di salvataggio o per la prima volta nella lunga storia ci si dovrà dirigere altrove? Quesiti sempre annosi, perché al momento dalle parti di via Di Vittorio non si è presentato nessuno e, per giunta, anche la squadra con il segnale forte di ieri sera ha messo il club con le spalle al muro. I rischi stanno diventando grossi.
«Spero proprio che questa storica piazza resti nella geografia del grande basket» ha riferito ieri mattina Gaetano Currieri, il leader degli Stadio, impegnato in un incontro con studenti locali al Museo della carta. «Sapete, sono un grande appassionati di questo sport e Fabriano per la pallacanestro è molto importante. E poi mi siete anche simpatici. Quest'anno avete dato 35 punti alla Virtus Bologna e per un cuore Fortitudo come me è stata una grande gioia… ».
a.d.m.
«Spero proprio che questa storica piazza resti nella geografia del grande basket» ha riferito ieri mattina Gaetano Currieri, il leader degli Stadio, impegnato in un incontro con studenti locali al Museo della carta. «Sapete, sono un grande appassionati di questo sport e Fabriano per la pallacanestro è molto importante. E poi mi siete anche simpatici. Quest'anno avete dato 35 punti alla Virtus Bologna e per un cuore Fortitudo come me è stata una grande gioia… ».
a.d.m.
Fonte: Il Resto del Carlino