È allarme rosso, in casa Air Avellino, dopo la pesante sconfitta di domenica scorsa a Biella. In terra piemontese, infatti, il team biancoverde si è senza dubbio reso protagonista della peggiore prestazione stagionale. Senza contare, poi, che con uno scivolone tanto pesante contro una diretta concorrente per la salvezza come Biella l'Air ha praticamente buttato via, in soli 40 minuti, le possibilità di superare (a fine campionato) la Lauretana sia negli scontri diretti che nella differenza canestri. Non a caso i tifosi irpini al seguito della squadra hanno dato vita ad una forma di protesta senza precedenti nella storia del basket avellinese, abbandonando il palasport di Biella prima della fine della gara. Il team biancoverde, ora, è nell'occhio del ciclone. Sotto accusa non c'è più il solo Bracey. Lo stesso Zare Markovski potrebbe essere in discussione. Il caoch macedone, però, si sente tranquillo: "Non mi sento assolutamente in discussione. Se poi dobbiamo trovare un capro espiatorio, allora ci sta anche che Markovski sia in discussione. Io, però, non cercherei di creare problemi dove non ce ne sono. I dati sono contro di me, ma chi segue giornalmente ed in maniera approfondita la squadra sa come stanno realmente le cose. C'è gente preparata, in società, che segue il mio lavoro. Io mi fido di loro e mi sento tranquillo". Ma di cosa soffre, questa squadra, per aver giocato così male? "Credevo di avere - spiega Markovski - una squadra di quantità, che potesse lottare per 40 minuti. Invece mi ritrovo una squadra che dopo venticinque minuti scoppia. Allora dobbiamo fare in modo di trasformarla in una squadra di qualità. Attualmente abbiamo cinque lunghi e cinque esterni. Per migliorare la qualità del roster dovremo avere quattro lunghi e sei esterni". Nel conto, ovviamente, c'è anche il taglio di Bracey. Ma era il caso di far giocare l'ala irlandese anche a Biella dopo averlo "bocciato" nelle scorse settimane? "Penso che sia comunque più utile tenerlo in panchina - spiega il coach - piuttosto che in tribuna. E poi abbiamo voluto provare a risollevarlo. Ora, per la società, non sarà facile tornare sul mercato. So che stanno facendo i salti mortali e, comunque, nonostante la dirigenza sia già in allarme da diverse settimane, credo che tutto verrà fatto dopo Udine". Markovski, però, si sente tranquillo. "Non c'è nessun problema nello spogliatoio - continua il tecnico irpino -. C'è solo tanto rammarico. Io non farei troppi drammi. In fondo, a Siena abbiamo giocato male solo nel secondo tempo e con Varese solo nel primo. A Biella, per la prima volta, abbiamo giocato male per l'intera gara. Comunque io sono certo che, senza quel canestro di Gorenc da 17 metri, ora saremmo a sei punti e potremmo risolvere i nostri problemi con più tranquillità. E poi non dimentichiamo che abbiamo affrontato già tre squadre che partecipano all'Eurolega, mentre in altre gare avevamo due infortunati. Stiamo calmi, quindi, perché il panico può solo fare ulteriori danni".
Raffaele Giusto
Raffaele Giusto
Fonte: Il Mattino