ROSETO — Campionato e Coppa Uleb: l’ Euro Roseto, ormai non trova ostacoli insormontabili per candidarsi a chiare lettere come rivelazione di questo campionato. Per di più, dopo la vittoria esterna contro il Fabriano, Sartori e compagni possono concretamente dire di aver messo una certa ipoteca almeno per entrare da protagonisti nell’ultima fase di campionato. Anche se la vittoria a Fabriano è arrivata senza mezzi termini, ora tutti continuano a predicare prudenza e soprattutto a stare con i piedi per terra «perché altrimenti — dice sempre il presidente del sodalizio sportivo, Enzo Amadio — potrebbero immettersi delle pressioni inutili nello spogliatoio che a nulla servirebbero per ben continuare questo pur difficile campionato di serie A1».
Nel centro marchigiano, per di più, si è rivisto un grande Sartori che con le sue iniziative da tre ha contribuito a far arrivare una vittoria che, comunque, a parte le vicende societarie della squadra marchigiana, poteva anche non arrivare. «Mi aspettavo una prova del genere — ha detto Phil Melillo — Soprattutto aspettavo qualche cenno in più da parte di alcuni giocatori che non avevano avuto modo di esprimersi al meglio. Ora sono arrivate le prestazioni che io mi auguravo e sono veramente contento di come sono andate le cose a Fabriano che, per la verità, si è dimostrata una squadra più dura di quello che ci aspettavamo. Ora si tratta di trarre dei frutti positivi da quello che abbiamo fatto vedere fino ad adesso, a cominciare da domani sera, sul parquet di Francoforte per la partita di Coppa Uleb».
Certo è che lo stop subito in casa della Snaidero Udine, non ha lasciato nessuna traccia, perché altrimenti le reazioni che si sono registrate a Fabriano potevano anche non esserci. «Certo — ha aggiunto Melillo, coach dell’Euro Roseto — abbiamo cancellato subito quello che non siamo riusciti a fare a Udine e ora siamo di nuovo pronti per una nuova avventura che mi auguro sia diversa da quella precedente. Comunque un fatto è certo: la squadra comincia a dare quei frutti che io speravo cominciasse a dare, a Fabriano, poi, abbiamo visto dei giocatori che giocano molto di più per il collettivo, per cui è normale che a qualcuno manchi qualche punto tra le mani, che sicuramente recupererà in un altro match».
L’Euro Roseto non tralascia neppure un fatto: restare nelle alte sfere della classifica implica un maggiore impegno, perché tutti gli avversari conoscono in anticipo la portata della squadra e quindi si presentano il più delle volte attrezzati per contrastare bene la forza del quintetto di Melillo. «E’ chiaro che stare nelle zone alte della classifica significa esporsi maggiormente — ha detto Phil Melillo — e noi siamo coscienti che nessuna squadra ci farà delle concessioni, perché le vittorie, come ho sempre affermato, si acquisiscono sul campo e non sempre con una certa facilità, anche perché noi non siamo una squadra blasonata, ma l’Euro Roseto è una piccola realtà che cerca di fare un buon campionato, possibilmente di vertice».
Sabato prossimo, per di più, sul parquet di via Salara nell’anticipo, arriverà l’Oregon Cantù. Una squadra in ascesa e l’Euro Roseto dovrà confermare il momento positivo sfoderando una prestazione all’altezza.
Lino Faraone
Nel centro marchigiano, per di più, si è rivisto un grande Sartori che con le sue iniziative da tre ha contribuito a far arrivare una vittoria che, comunque, a parte le vicende societarie della squadra marchigiana, poteva anche non arrivare. «Mi aspettavo una prova del genere — ha detto Phil Melillo — Soprattutto aspettavo qualche cenno in più da parte di alcuni giocatori che non avevano avuto modo di esprimersi al meglio. Ora sono arrivate le prestazioni che io mi auguravo e sono veramente contento di come sono andate le cose a Fabriano che, per la verità, si è dimostrata una squadra più dura di quello che ci aspettavamo. Ora si tratta di trarre dei frutti positivi da quello che abbiamo fatto vedere fino ad adesso, a cominciare da domani sera, sul parquet di Francoforte per la partita di Coppa Uleb».
Certo è che lo stop subito in casa della Snaidero Udine, non ha lasciato nessuna traccia, perché altrimenti le reazioni che si sono registrate a Fabriano potevano anche non esserci. «Certo — ha aggiunto Melillo, coach dell’Euro Roseto — abbiamo cancellato subito quello che non siamo riusciti a fare a Udine e ora siamo di nuovo pronti per una nuova avventura che mi auguro sia diversa da quella precedente. Comunque un fatto è certo: la squadra comincia a dare quei frutti che io speravo cominciasse a dare, a Fabriano, poi, abbiamo visto dei giocatori che giocano molto di più per il collettivo, per cui è normale che a qualcuno manchi qualche punto tra le mani, che sicuramente recupererà in un altro match».
L’Euro Roseto non tralascia neppure un fatto: restare nelle alte sfere della classifica implica un maggiore impegno, perché tutti gli avversari conoscono in anticipo la portata della squadra e quindi si presentano il più delle volte attrezzati per contrastare bene la forza del quintetto di Melillo. «E’ chiaro che stare nelle zone alte della classifica significa esporsi maggiormente — ha detto Phil Melillo — e noi siamo coscienti che nessuna squadra ci farà delle concessioni, perché le vittorie, come ho sempre affermato, si acquisiscono sul campo e non sempre con una certa facilità, anche perché noi non siamo una squadra blasonata, ma l’Euro Roseto è una piccola realtà che cerca di fare un buon campionato, possibilmente di vertice».
Sabato prossimo, per di più, sul parquet di via Salara nell’anticipo, arriverà l’Oregon Cantù. Una squadra in ascesa e l’Euro Roseto dovrà confermare il momento positivo sfoderando una prestazione all’altezza.
Lino Faraone
Fonte: Il Messaggero