PESARO - Terzo nulla di fatto di seguito, di sicuro il più prevedibile, il meno traumatico. Perdere a Bologna è tutt’altro che scandaloso, ma ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, dopo aver sofferto e lottato è sempre deprimente. Non sa stare avanti, questa Scavolini, che dilapida vantaggi (con Napoli) o spreca occasioni quando è lì lì per schizzare via. «Abbiamo combattuto - analizza coach Crespi - ma, nonostante il buon atteggiamento agonistico, in certe occasioni abbiamo avuto troppa frenesia. La nota più negativa sono stati i primi 10’, nei quali abbiamo subito la loro forza fisica». Qualche errore di troppo anche nel tiro “ravvicinatissimo"? «Forse. Abbiamo costruito buone azioni, che non abbiamo concretizzato». Chiedeva più continuità... C’è stata? «Nel secondo tempo sì, quando ci siamo assuefatti alla loro intensità, riuscendo a non farci più schiacciare in area». Bene a rimbalzo offensivo e nelle palle recuperate, male al tiro, malissimo ai liberi. E sottocanestro una lezione da ricordare. L’eroe del PalaDozza, in caso di successo esterno, sarebbe stato uno solo, senza nulla togliere al Richardson tornato a far punti. Clarence “Tudy" Gilbert, 20 punti con 6/12 da 3 e tre bombazze centrate nel momento più delicato. Per lui minuti, punti e rimbalzi. Però niente gloria e tanta sana tristezza, da parte del fromboliere roccioso sempre di poche parole. «Certo che sono triste, dovevamo vincere! Sono soddisfatto della mia prestazione - commenta, il giorno dopo - però non posso essere felice, non quando la squadra perde. Bologna è una buona squadra, ma ci è mancato davvero poco per uscire con i due punti. Siamo anche passati in vantaggio, a un certo punto, ma conta solo essere davanti alla fine. Il problema più grosso sono i tiri liberi. Sinceramente non riesco a spiegarmi il perchè, dei tanti errori. Neanche nel campionato femminile... E’ incredibile. E adesso anche la posizione in classifica si fa preoccupante. Dobbiamo assolutamente vincere le prossime partite, non importa se in casa o in trasferta. Siamo una squadra giovane e possiamo migliorare tanto». A Bologna, per lei, parecchio spazio da portatore di palla... «Per me è la stessa cosa, giocare guardia o play. Posso fare entrambe le cose, lascio decidere il coach, a seconda di quello di cui ha bisogno la squadra». Contro la Skipper ha confermato la sua fama di tiratore di striscia... «Beh, ci provo...». Un giocatore che ha convinto anche coach Crespi: «Ha tirato con buone percentuali, ha avuto un impatto importante - conclude il tecnico - Nel finale, però, tutta la squadra si è intestardita con le conclusioni pesanti, quando sarebbe stato utile penetrare e prendere dei falli».
I biancorossi sono tornati in palestra già ieri, perchè questa settimana si gioca tutti di sabato. Da domenica i riflettori saranno puntati sulla Nazionale e il campionato osserverà una pausa di quindici giorni. Proprio ieri sono state diramate le convocazioni azzurre per il trittico di gare di qualificazione agli Europei 2003. Domenica prossima, per Casale Monferrato, non partirà nessun pesarese (in realtà uno c’è, anzi due: Michele Maggioli e il dott. Piero Benelli). Pecile è solo riserva a casa, nel ruolo gli sono stati preferiti Basile, Pozzecco, Bulleri, Meneghin e Abbio.
Camilla Cataldo
I biancorossi sono tornati in palestra già ieri, perchè questa settimana si gioca tutti di sabato. Da domenica i riflettori saranno puntati sulla Nazionale e il campionato osserverà una pausa di quindici giorni. Proprio ieri sono state diramate le convocazioni azzurre per il trittico di gare di qualificazione agli Europei 2003. Domenica prossima, per Casale Monferrato, non partirà nessun pesarese (in realtà uno c’è, anzi due: Michele Maggioli e il dott. Piero Benelli). Pecile è solo riserva a casa, nel ruolo gli sono stati preferiti Basile, Pozzecco, Bulleri, Meneghin e Abbio.
Camilla Cataldo
Fonte: Il Messaggero