SIENA — Il nome di Gentile era già stato fatto ad inizio stagione quando l'infortunio capitato a Stefanov lasciò la Montepaschi nei pasticci costringendo Ataman ad inventarsi alchimie tattiche per dare un po' di riposo a Scarone. Ed in un primo momento la soluzione con Vukcevic in play aveva dato effetti positivi. Poi, però, le cose sono andate di male in peggio e la necessità di trovare un'alternativa a Stefanov anche in campionato (e non solo in Euroleague con l'impalpabile Mc Cants) è divenuta insostenibile. Ecco così che il nome di Gentile è tornato d'attualità. Ma questa volta siamo andati oltre ai pettegolezzi di mercato perchè «Nando» ieri pomeriggio si è messo a sedere nella sala stampa della Mens Sana per presentarsi ai giornalisti. Per lui un contratto annuale con la possibilità di uscita da parte della società entro il 31 dicembre. «In questo modo - assicura Gentile - mi metto in gioco per dimostrare quello che valgo. Non sono più un ragazzino (ha 35 anni) ma credo di essere ancora in grado di giocare ad alti livelli. E' per questo che non ho accettato l'offerta di Caserta (serie B) con la quale mi sono allenato fino ad ora».
Gentile arriva a Siena in un momento delicato visto che la Montepaschi è reduce da tre ko di fila.
«Ho visto in tv la partita contro la Benetton e recuperare 15 punti ai campioni d'Italia significa avere delle grandi potenzialità. E credo anche che se Chiacig avesse messo i due liberi la Mens Sana avrebbe vinto al supplementare».
Ma il problema principale di Siena non è certo la scarsa precisione dalla linea del tiro libero... «Quello che ho notato da fuori è che Siena è una squadra nuova e ha ancora bisogno di tempi. Anche l'ambiente non era preparato a giocare a questi livelli ed in questi casi si rischia di mettere troppa pressione sulla squadra a cui si chiedere di vincere sempre. Ci vuole, invece, pazienza, per risolvere i problemi ed iniziare a vincere. E' questa l'unica medicina».
Sarà un inserimento difficile? «Tutt'altro - ribatte Gentile - perchè conosco quasi tutti, soprattutto Ford».
Beh, speriamo che Gentile renda le cose facili anche a lui.
Federico Cappelli
Gentile arriva a Siena in un momento delicato visto che la Montepaschi è reduce da tre ko di fila.
«Ho visto in tv la partita contro la Benetton e recuperare 15 punti ai campioni d'Italia significa avere delle grandi potenzialità. E credo anche che se Chiacig avesse messo i due liberi la Mens Sana avrebbe vinto al supplementare».
Ma il problema principale di Siena non è certo la scarsa precisione dalla linea del tiro libero... «Quello che ho notato da fuori è che Siena è una squadra nuova e ha ancora bisogno di tempi. Anche l'ambiente non era preparato a giocare a questi livelli ed in questi casi si rischia di mettere troppa pressione sulla squadra a cui si chiedere di vincere sempre. Ci vuole, invece, pazienza, per risolvere i problemi ed iniziare a vincere. E' questa l'unica medicina».
Sarà un inserimento difficile? «Tutt'altro - ribatte Gentile - perchè conosco quasi tutti, soprattutto Ford».
Beh, speriamo che Gentile renda le cose facili anche a lui.
Federico Cappelli
Fonte: La Nazione