REGGIO CALABRIA – Bisogna regalare un binocolo a Lino Lardo poiché se, come ha detto, vuole controllare la classifica della sua squadra dal basso verso l'alto ne ha proprio bisogno. Ma - scherzi a parte - la realtà è diversa. La Viola con la superlativa vittoria sulla Mabo ha confermato il terzo posto, a due punti dalla Virtus Roma e quattro dalla capolista Benetton, grazie a un'altra affermazione che ha dell'incredibile. Sarebbero sufficienti le dichiarazioni, a fine partita, dell'allenatore ospite Luca Banchi, che ha avuto parole di elogio per la Viola e per Lino Lardo, per analizzare una partita che ha visto la squadra reggina spegnere le velleità di una Mabo che in partenza sperava proprio di poter riprendere la corsa a danno dei reggini. Con una condotta di gara perfetta Tomidy e compagni sono riusciti a condurre in porto una vittoria netta che non ammette discussioni e soprattutto ad annullare il temuto americano Rodney Elliott. È stato chiaro sin dall'inizio della partita che i reggini erano in serata positiva e che avevano gran voglia di vincere e di convincere per confermarsi tra le grandi del basket italiano. La precedente impresa con il Montepaschi poteva creare un fenomeno di appagamento, invece proprio la convinzione nei propri mezzi ha dato agli uomini di Lardo maggiori incentivi per far bene. Una squadra tonica, ben preparata con una ottima circolazione di palla, e una applicazione tattica encomiabile. Il play della Mabo, Daniele Parente ha parlato di Livorno troppo arrendevole e nell'amarezza del momento ha previsto un ridimensionamento degli obiettivi, lamentandosi come i suoi compagni avessero fallito la prova. Pochissima applicazione in difesa e mancanza del solito orgoglio. Ma alla fine ha riconosciuto che la Viola vista in campo è molto più forte di loro. La Viola da questa sfida esce ingigantita sia per il modo con cui è pervenuta a un successo di grandi proporzioni, sia per ciò che ha fatto vedere in campo. Williams, alla fine uno dei migliori in campo e molto vicino al top di rendimento, è stato recuperato dal coach che in queste ultime settimane lo ha sottoposto a un lavoro molto intenso. Anthony evidentemente ha recepito e messo a profitto i consigli dell'allenatore. Elogi per il coach e per la squadra che gli aveva consentito di esprimersi a livelli ottimali. La sua grande prestazione è stata evidenziata dal pubblico del PalaPentimele con un interminabile applauso quando Lino Lardo, un minuto prima della fine della partita, lo ha richiamato in panchina. Identica cosa per Eze, per un immenso Eubanks, per la «muraglia umana» Tomidy e per tutti quanti hanno dato il loro contributo per una delle vittorie più esaltanti di questo campionato. Lino Lardo, il filosofo, cerca di non esaltare troppo i suoi ragazzi poiché ogni partita fa storia a sé, e pur predicando modestia gode anche lui di quel terzo posto in classifica che lancia la Viola tra le grandi del basket italiano.
Francesco Calafiore
Francesco Calafiore
Fonte: La Gazzetta del Sud