BOLOGNA — Sguardo nervoso nei corridoi per Gianmarco Scavolini: il figlio del patròn è orgoglioso ma anche decisamente incavolato con gli arbitri: «Non credo di averne mai parlato da quando sono diventato presidente però le decisioni prese dalla triade arbitrale quando siamo andati in vantaggio a 6' dalla fine mi sono sembrate discutibili, ed è innegabile che abbiano avuto il loro peso su una partita in cui abbiamo sempre creduto. Sì, è vero — continua Gianmarco —, questa squadra ha coraggio da vendere, qua abbiamo vinto raramente anche quando lottavamo per lo scudetto. Ci manca un lungo di stazza per competere contro queste squadre? L'organico è questo, gli obiettivi sono cambiati e dobbiamo cavarcela così».
Al presidente, visto che non si parla di rinforzi, chiediamo almeno lumi sull'ingaggio di Marquinho, il 18enne brasiliano da un mese in prova alla Vuelle: «E' tutto a posto, ora potete dire che è un nostro giocatore ma non dovete nemmeno enfatizzare la cosa perché si tratta di un giovane interessante che abbiamo voluto bloccare soprattutto pensando all'avvenire».
Intanto, mastica amaro Beric negli spogliatoi: «Dite che 9 falli subìti sono una sorta di record in maglia Scavolini? Bè purtroppo ho fatto anche il record mondiale di tiri liberi sbagliati — sorride malinconico —. Non so perché mi capita, non mi capacito di questa cosa. La mia sfida con Scepanovic è stata aspra? Comprensibile che ci sia rivalità tra noi, siamo cresciuti nella stessa società ma siamo amici, però quando si gioca contro non si ride, dopo magari sì».
Una squadra, questa Scavolini, che esce sempre a testa alta ma troppo spesso battuta, come borbotta capitan Gigena negli spogliatoi: «E' vero, solo a Treviso non siamo mai entrati in gara, subito schiacciati nel primo quarto ma contro la Benetton è capitato a molti di perdere così. Contro tutte le altre, invece, stiamo in gara fino alla fine, ce la giochiamo sempre, possiamo solo migliorare d'ora in avanti». Beric ascolta e annuisce: «Abbiamo orgoglio, però alla fine contano i due punti. La prossima la dobbiamo vincere a tutti i costi, fosse anche per mezzo punto».
Scuote la testa, invece, Mc Ghee: «La difesa era tutta focalizzata su di me all'inizio, ho fatto una gran fatica a smarcarmi per farmi servire. Poi sono incappato nei falli e addio. Proprio una serataccia per me».
Elisabetta Ferri
Al presidente, visto che non si parla di rinforzi, chiediamo almeno lumi sull'ingaggio di Marquinho, il 18enne brasiliano da un mese in prova alla Vuelle: «E' tutto a posto, ora potete dire che è un nostro giocatore ma non dovete nemmeno enfatizzare la cosa perché si tratta di un giovane interessante che abbiamo voluto bloccare soprattutto pensando all'avvenire».
Intanto, mastica amaro Beric negli spogliatoi: «Dite che 9 falli subìti sono una sorta di record in maglia Scavolini? Bè purtroppo ho fatto anche il record mondiale di tiri liberi sbagliati — sorride malinconico —. Non so perché mi capita, non mi capacito di questa cosa. La mia sfida con Scepanovic è stata aspra? Comprensibile che ci sia rivalità tra noi, siamo cresciuti nella stessa società ma siamo amici, però quando si gioca contro non si ride, dopo magari sì».
Una squadra, questa Scavolini, che esce sempre a testa alta ma troppo spesso battuta, come borbotta capitan Gigena negli spogliatoi: «E' vero, solo a Treviso non siamo mai entrati in gara, subito schiacciati nel primo quarto ma contro la Benetton è capitato a molti di perdere così. Contro tutte le altre, invece, stiamo in gara fino alla fine, ce la giochiamo sempre, possiamo solo migliorare d'ora in avanti». Beric ascolta e annuisce: «Abbiamo orgoglio, però alla fine contano i due punti. La prossima la dobbiamo vincere a tutti i costi, fosse anche per mezzo punto».
Scuote la testa, invece, Mc Ghee: «La difesa era tutta focalizzata su di me all'inizio, ho fatto una gran fatica a smarcarmi per farmi servire. Poi sono incappato nei falli e addio. Proprio una serataccia per me».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino